“Nella vita bisogna saper scegliere consapevolmente, ascoltando il proprio cuore e le proprie passioni”.
Così Luigi Giordano, giovane pastore di 33 anni di Carpino, in provincia di Foggia, parla della sua scelta di occuparsi del gregge e di avere ritmi di vita che lasciano ben poco spazio al tempo libero.
“Dopo il diploma conseguito presso l’Istituto tecnico agrario a San Severo, dove vivevo per tutta la settimana scolastica per poi far rientro al paese, ho scelto la mia strada. Certo ho rinunciato alle uscite serali, al classico drink con gli amici, a tirar tardi la sera (cose fatte quando frequentavo ancora la scuola) ma l’ho fatto seguendo il mio cuore, la mia grande passione per gli animali. E’ ciò che mi fa star bene. Ai mie coetanei e ai tanti giovani che si trovano a dover scegliere il proprio futuro dico semplicemente: ‘Ascoltate il vostro cuore’. Perchè quando una scelta si fa con il cuore tutto ciò che ne consegue viene tranquillamente accettato”.
Luigi si occupa del suo gregge, 400 pecore circa, svegliandosi alle 5 del mattino e terminando di lavorare intorno alle 20. Una storia che ha radici antiche, iniziate mezzo secolo fa.
“Mio nonno – racconta Luigi – praticava la transumanza. Da Monte Sant’Angelo dove aveva la masseria scendeva sul lago di Varano e da dicembre a maggio restava lì con il suo gregge per poi fare rientro in montagna”. Una tradizione di famiglia iniziata con la transumanza per passare alla produzione e trasformazione dei prodotti, latte e formaggi in vendita presso l’azienda agricola che si trova sul lago di Varano (nei pressi del crocifisso, luogo dal fascino mistico) e lavorati con l’ausilio di tutta la famiglia, genitori, sorella gemella, zii.
“Sono felice così. E’ un lavoro che fai solo se hai una grande passione che ti anima. Le difficoltà ti portano ad assaporare con più gioia il risultato finale”, confessa.