Alluvione in Emilia-Romagna, Meloni nelle strade con i cittadini:’Non è il momento delle passerelle. Il governo c’è’

by | May 21, 2023 | CRONACA, EUROPA, Italy, PRIMOPIANO | 0 comments


Resta altissimo il pericolo frane. Cento i Comuni colpiti. Calano gli evacuati, sono 26.324. In 10mila rientrati nelle proprie case. Quattromila interventi dei vigili del fuoco


Camicia verde, pantaloni blu e stivali di gomma: la presidente del Consiglio – in un video che circola sui social – viene ripresa mentre è in strada e parla con alcuni cittadini delle aree alluvionate. “Ciao, Buongiorno.

Siete molto bravi”, dice rivolgendosi ad un uomo che l’ha incontrata nel comune di Ghibullo (Ravenna), come si sente in un breve video postato su Fb.

A general view shows a flooded property on May 20, 2023 in the village of Ghibullo, near Ravenna, after floodwaters hit the Emilia-Romagna region. The toll from floods that have devastated Italy’s Emilia Romagna region rose to 14 on May 19, amid calls for the government to revive an abandoned project to mitigate the impact of natural disasters. (Photo by Andreas SOLARO / AFP)

L’obiettivo della visita – come ha annunciato lei stessa – è quello di rendersi conto di persona della situazione lontano dai riflettori. La premier Giorgia Meloni, è accompagnata dal viceministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami, ha visitato la periferia di Forlì, Faenza, poi i dintorni di Ravenna. Il presidente della Regione Emilia-Romagna Bonaccini e la premier Meloni si sono incontrati nel primo pomeriggio a Forlì per un confronto sull’emergenza maltempo in Emilia-Romagna. Successivamente hanno visitato un’area colpita a Faenza. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è arrivata in piazza del popolo a Ravenna, accompagnata dal presidente della Regione Stefano Bonaccini. Ad attenderla il prefetto della città Castrese De Rosa. Non ha rilasciato dichiarazioni, rimandando al termine dell’incontro in Prefettura.

Il governo c’è. E’ stata una tragedia ma può essere un’occasione per rinascere più forti, difficile fare stime ma andranno mobilitate molte risorse”. Lo afferma la premier Giorgia Meloni da Ravenna.  “Non è il momento delle passerelle, sono commossa” dice la presidente del consiglio. “Il governo c’è e ci sono anche gli altri livelli istituzionali. Bisogna lavorare giorno per giorno ma ci siamo”. “Sono contenta che si parli del Pnrr perchè vuol dire che si è d’accordo anche” su una sua revisione. Le risorse, ha aggiunto “vanno usate nel modo migliore” ma “credo che in questa fase sia necessario l’uso di altri fondi”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni parlando dalla sua visita nelle zone alluvionate dell’Emilia Romagna. “Vengo dal G7 nel quale” in tanti “ci hanno detto ‘se serve qualcosa noi ci siamo’, cerchiamo di ottimizzare anche questa disponibilità”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni parlando dalla prefettura di Ravenna. Meloni ha lodato la protezione civile italiana: “è eccezionale”, ha osservato.

IL VIDEO

“Finalmente è uscito il sole. La situazione sta migliorando: abbiamo ancora alcune zone, in particolare nel Ravennate, quelle più basse, che sono allagate. A Cesena si sta veramente ripulendo la città e secondo me, domani sera, sarà ripulita, se non tutta, quasi tutta”. Lo ha detto, intervenendo in collegamento proprio da Cesena alla trasmissione’ L’ Indignato Speciale’ su Rtl 102.5, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.

 

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IL LIVEBLOG 

15.29 – La presidente del consiglio Giorgia Meloni ha passato il pomeriggio visitando, con una piccolissima delegazione, i paesi del Forlivese e del Ravennate, particolarmente colpiti dall’alluvione. Dopo essere atterrata all’aeroporto di Rimini si è spostata in macchina, per vedere i danni provocati dall’alluvione.

15.04 – Domani, dopo cinque giorni di sospensione, riprende l’attività didattica in tutte le scuole di Cesena, ad eccezione di quelle secondarie di secondo grado. Lo ha deciso l’Amministrazione della città romagnola

14.43 – .“Nessuno sa dove sia la premier Meloni oggi e questo credo che sia un fatto molto apprezzabile perché di tutto abbiamo bisogno, in questo momento, tranne che di passerelle con codazzi di centinaia di persone”: a dirlo è il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, al termine dell’incontro in Prefettura con il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, a cui ha partecipato anche il presidente dei Consorzi di bonifica della Romagna, Stefano Francia.

14.37 – Sono 622 le strade chiuse, di cui 225 chiuse parzialmente e 397 totalmente in Emilia-Romagna a causa delle frane e delle inondazioni. Sono 236 a Bologna, 201 in provincia di Forlì-Cesena, 139 nella provincia di Ravenna e 46 nel Riminese.

14.21 – Con la progressiva pulizia delle aree alluvionate, diminuiscono le persone evacuate: sono (dato aggiornato alle 12) sono 26.324. Circa diecimila persone che ieri erano sfollate sono potute rientrare in casa. La maggior parte degli evacuati, 19.500, sono nel Ravennate, poi 4.918 in provincia di Forlì-Cesena e 1.906 nel Bolognese. Di questi 5.370 (di cui circa 4mila nel ravennate, 734 nel bolognese, 632 nel forlivese-cesenate e 4 nel riminese) sono accolti in albergo e nelle strutture allestite dai Comuni: scuole, palazzetti e palestre; le altre hanno trovato sistemazioni alternative (seconde case, amici e parenti). Restano 43 i Comuni coinvolti dagli allagamenti e, sul versante del dissesto idrogeologico, risultano attive circa 305 frane concentrate in 54 comuni.

13.00 Quattro camion con novanta quintali di materiale consegnato a Forlì, in aiuto alle persone colpite dalle alluvioni di questi giorni, più uno speciale messaggio di solidarietà. E’ il risultato della giornata organizzata da Usmia Carabinieri e Siulp Modena: sotto la pioggia, in tanti sono andati al centro di raccolta viveri di Modena, portando beni di prima necessità.

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12.59 “Si continua a lavorare sul Canale emiliano romagnolo, il Cer, sia per invertire il corso così da far confluire le sue acque verso il Po, sia per utilizzarlo come cassa di accumulo”: così all’ANSA l’assessore comunale alla Protezione civile, Gianandrea Baroncini, spiega le opere che l’amministrazione comunale di Ravenna sta mettendo da giorni in campo “nel tentativo – sottolinea – di alleggerire i canali della bonifica presenti in città”.

12.49 – Non cala il livello dell’allerta in Emilia-Romagna: la protezione civile ha, infatti, rinnovato l’allerta rossa anche per domani sulle aree interessate dal maltempo dei giorni scorsi. Il codice rosso sul Bolognese e sulla Romagna è connesso alle gravi criticità idrogeologiche e idrauliche già presenti sul territorio e originate dagli eventi dei giorni scorsi. Domani sono comunque previste deboli precipitazioni sparse. Non si prevedono significativi incrementi dei livelli dei fiumi. Resta altissimo il pericolo frane.

12.16 “Rinnovo di cuore la mia vicinanza alla popolazione dell’Emilia Romagna, colpita in questi giorni dalle inondazioni”. Lo ha detto papa Francesco al Regina Caeli in Piazza San Pietro, ricordando che oggi inizia la Settimana Laudato Si’.

12.11 A Barge, il paese della provincia di Cuneo che ieri ha visto cadere più pioggia, 189 millimetri, resta chiuso da ieri il ponte sul torrente Ghiandone, che già ieri mattina aveva raggiunto il livello di guardia. “Ci sono delle microfrane, in particolare sul monte Bracco – riferisce Maurizio Rasetto, assessore comunale alla Protezione civile – ma al momento non abbiamo grandi problemi. I fiumi sono ovviamente ingrossati e qualche bealera è uscita, ma sembra che ora la pioggia a tratti si calmi”.

11.36 Il centro abitato di Ribordone, paese di una settantina di abitanti nell’omonima valle in provincia di Torino, è isolato per la caduta di alcuni massi sulla strada.

La Cab Terra fa allagare i propri terreni per salvare Ravenna dall’acqua

10:57 “Finalmente è uscito il sole. La situazione sta migliorando: abbiamo ancora alcune zone, in particolare nel Ravennate, quelle più basse, che sono allagate. A Cesena si sta veramente ripulendo la città e secondo me, domani sera, sarà ripulita, se non tutta, quasi tutta”. Lo ha detto, intervenendo in collegamento proprio da Cesena alla trasmissione’ L’ Indignato Speciale’ su Rtl 102.5, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.

10.39 La situazione relativa all’emergenza alluvione in corso è stata monitorata tutta la notte e al momento appare sostanzialmente invariata. È quanto fa sapere il Comune di Ravenna attraverso l’aggiornamento quotidiano del sito internet istituzionale. Aggiungendo che “il livello dei canali è stabile”.

10.26 Dopo la forte mareggiata di ieri si contano i danni nelle isole Eolie mentre sono già partiti gli interventi di messa in sicurezza e di ripristino della viabilità che era stata chiusa in varie aree delle isole per l’invasione di acqua salmastra, pietrisco e detriti vari.

10.25 Dopo avere raggiunto il livello di guardia, 4 metri di altezza, il Po questa mattina è esondato a Villafranca Piemonte, al confine tra le province di Cuneo e Torino. Esondazioni si sono verificate anche nel paese di Cardè.

9.50 Occorre garantire protezione, acqua e cibo agli oltre 250mila bovini, maiali, pecore e capre allevati nelle stalle della Romagna alluvionata dove si contano anche circa 400 allevamenti avicoli, tra polli, galline da uova e tacchini e quasi 45mila alveari di api, molti dei quali sono dispersi. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti

9.35 E’ continuato a piovere per tutta la notte in molte zone del Piemonte e il fiume Po ha superato questa mattina il livello di guardia, a Carignano e Villafranca, nel Torinese. Le precipitazioni più abbondanti nel Cuneese: la stazione meteo di Arpa a Barge ha registrato in tre giorni oltre 300 millimetri di pioggia.

9.15 Sono circa 180 gli sfollati dell’alluvione che ad oggi sono ospitati nei 4 hub messi a disposizione dal Comune di Ravenna.

9.10 La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è in volo verso l’Emilia Romagna, dove è attesa attorno all’ora di pranzo per un sopralluogo nelle aree colpite dal maltempo. L’aereo di Stato italiano, decollato nella notte da Hiroshima in anticipo sulla chiusura del vertice del G7, ha fatto uno scalo tecnico in Kazakistan e ora è diretto in Italia.

9.08 Sono due le inchieste aperte sull’elicottero precipitato ieri mattina a Belricetto di Lugo, nel Ravennate, tra un campo allagato e una strada ricoperta di fango. Una – come riportato dai due quotidiani locali – è stata avviata dall’Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile. E l’altra è stata aperta dal pm di turno Angela Scorza che ha disposto il sequestro del relitto. Due le ipotesi di reato al vaglio: lesioni colpose e disastro aviatorio, in prima battuta contro ignoti

9.06 La strada statale 16 “Adriatica” è provvisoriamente chiusa al traffico, in entrambe le direzioni, tra il km 171 e il km 173, a Cervia, in provincia di Ravenna.

9.04 Quasi 4mila interventi sono stati effettuati dai vigili del fuoco in Emilia Romagna . Gli uomini impegnati nelle operazioni di soccorso sono 1.121

8.41 Alle 8 sulla A14 Bologna-Taranto è stato riaperto il tratto compreso tra Faenza e Forlì, rendendo disponibili al traffico tre corsie verso Ancona e due corsie verso Bologna.

L’allarme dei geologi
Una “situazione disperata” in un territorio vasto sulle colline in Emilia Romagna, che va dal Bolognese al Cesenate fino quasi al Riminese per effetto del “bombardamento di frane” dopo l’alluvione. A dirlo all’ANSA è il presidente regionale dell’Ordine dei Geologi, Paride Antolini. “Abbiamo sempre avuto un’ottima mappatura delle frane esistenti ma, ora, l’aumento di fenomeni di questi giorni ha stravolto la cartografia e registriamo eventi anche in aree non previste”, spiega Antolini raccontando di “molte strade completamente sparite e che non saranno neanche riparabili, con un tracciato completamente da rifare”. Inoltre molte case sono isolate e anche gli allevamenti. “L’Appennino, con rocce tenere, ha mostrato tutta la sua fragilità – prosegue l’esperto – nelle colline del Cesenate la situazione è difficile. Credo che nei comuni più colpiti sarà dfficile prevedere spostamenti per tutta questa estate”. Una situazione, prosegue “che nei miei 63 anni mai avrei potuto immaginare di vedere e di vivere. Questo – afferma Antolini – è troppo anche per un geologo. Qui è un disastro”