Il killer del Maine è ancora a piede libero. A 48 ore dal massacro che ha compiuto, nel quale hanno perso la vita 18 persone e altre 13 sono rimaste ferite, di Robert Card non si ha nessuna traccia.
Il suo cellulare è stato recuperato e vicino alla sua auto abbandonata è stato trovato un “biglietto” che, secondo indiscrezioni, potrebbe essere di addio.
La polizia locale ha messo in allerta le autorità canadesi al confine, temendo che il killer possa decidere di lasciare gli Stati Uniti. L’allerta è salita anche a New York: Card conosce molto bene l’area del New Jersey, del Connecticut e di New York e la paura è che stia trovando riparo in un’area densamente abitata, come la Grande Mela. Oltre 350 agenti e investigatori stanno passando al setaccio Lewiston e le contee limitrofe, approfittando dell’ordine di restare in casa ancora in vigore per i residenti. Nelle ricerche sono stati coinvolti anche i sommozzatori per perlustrare il fiume Androscoggin, vicino al quale è stata rinvenuta l’auto del killer. Nella vettura è stata recuperata un ‘arma, forse quella usata per il massacro, ed è stato trovato un biglietto, i cui contenuti non sono stati resi noti. Secondo indiscrezioni, si tratterebbe di una nota di addio che potrebbe indicare che Card si è tolto la vita, opzione scelta da molti autori di stragi di massa. Gli investigatori hanno recuperato anche il cellulare del killer dal quale si augurano di poter decifrare cosa è successo prima del gesto folle di aprire il fuoco in una sala da bowling e in un ristorante. Ma il recupero del cellulare si traduce anche in ricerche più complesse in quanto viene a mancare uno strumento chiaro di localizzazione. Prima di concentrarsi nell’area del fiume Androscoggin, gli agenti hanno assediato la casa del killer nella notte e a un certo punto hanno urlato: “Esci fuori con le mani alzate” e “sei sotto arresto”. Nell’abitazione però non c’era nessuno, tantomeno il killer. Gli investigatori stanno seguendo molte piste segnalate dai residenti ma finora senza successo: i presunti avvistamenti si sono rivelati un buco nell’acqua. La famiglia del killer, secondo indiscrezioni, starebbe collaborando con le autorità, ma anche questa pista non ha finora portato i frutti sperati. Migliaia di persone a Lewiston e nelle vicinanze restano così con il fiato sospeso in attesa di poter lasciare in sicurezza le loro abitazioni e riprendere la loro vita normale.
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