Dacia Maraini, Il passato è una terra da coltivare

by | Aug 23, 2022 | Culture, Here New York

Cultura

Si accusa il grande navigatore Colombo di avere favorito il colonialismo

e si buttano giù le sue statue


Dacia Mariani

Si accusa Jefferson di avere combattuto gli indiani d’America e si loda la sua immagine con getti di vernice rossa, e così via.
Da noi forse le proposte della cancel-culture sembrano meno sentite che in una America ancora fortemente legata al suo passato puritano.
Dalle statue poi si passa al linguaggio e anche quello viene preso di mira. Si propone di eliminare le differenze fra il femminile e il maschile mettendo un asterisco al posto della vocale. (…)
Prendersela con personaggi e idee del passato, perché non corrispondono alle sensibilità odierne, vuol dire negare la grande capacità metamorfica della storia. Vuol dire sconfessare le conquiste fatte, vuol dire rifiutare l’evoluzione, smantellare i passaggi preziosi del tempo (…), vuol dire entrare in quel pericoloso luogo della mente in cui, come asseriva Goethe, il sonno della ragione genera mostri. (…)
Una giusta voglia di adeguare il linguaggio e le azioni umane alle nostre certezze attuali ci porta a gettare in mare grandi filosofi e grandi artisti con un gesto di rabbia. (…)
Fra qualche decennio i nostri nipoti ci guarderanno con aria di sufficienza e troveranno che molte delle nostre convinzioni erano arcaiche e fuori luogo.
Questa è la meravigliosa vitalità del nostro viaggiare dentro le contraddizioni della storia.”
Dacia Maraini
“Il passato è una terra da coltivare, 20 agosto 2022”