Dal nostro archivio – Coco: “Questo e` il nostro programma

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Coco: “Questo e` il nostro programma

CANDIDATI NEL MONDO
Lunedì 17 Marzo 2008  – Da “la gente d’italia (Miami)”


Coco: “Questo e` il nostro programma
E queste sono le nostre aspirazioni…”

di Vittorio Coco


Le liste elettorali sono state chiuse da qualche giorno ma noi dell`UDC Il nostro lavoro in
seno alla comunita` lo facciamo da sempre.Un caro amico, mi ha suggerito di godermi la vita e i miei tre nipotini. E` troppo facile!.
Certo, ho un lavoro ben remunerato, sono direttore politico e affari sociali dell`emittente
radiotelevisiva CHIN TV International, conduco la piu` seguita trasmissione televisiva “Festival Italiano di Johnny Lombardi in Canada, ho tre stupendi nipoti che adoro, una moglie e anche qualche anno sulle spalle. Ma ho anche una grossa responsabilita` nei confronti della mia comunita`. Per me is “pay back time”.Ridare alla comunita` un po di quello che la comunita` mi ha dato. Successo, popolarita` e visibilita` in tutto il il Nord America. Candidarsi per il Senato della
Repubblica Italiana all`estero e` titolo d`orgoglio, ma soprattutto di responsabilita`.
Ho accettato la candidatura, perche` me lo ha chiesto il mio partito, di cui sono orgoglioso di
appartenere sin da ragazzo, e ho accettato soprattutto perche` credo nei valori profondi
che ho ereditato dagli insegnamenti di Don Luigi Sturzo.In questo immenso Continente,
nell`UDC e nel suo leader Pierferdinado Casini e nei suoi valori se ne ricoscono in tanti. Insieme con me, ci sono uomini e donne che appartengono e lavorano in America Settentrionale e Centrale. Conoscono da vicino le problematiche dei nostri elettori. Chi scrive ha vissuto sulla propria pelle, il sacrificio di essere emigrante, ho subito la discriminazione
di chi non ci voleva in questa terra, ma in Canada dove vivo, abbiamo sofferto, lavorato
senza tregua, imparato la lingua, e abbiamo messo su famiglia. Due nostri giovani candidati sono nati in Canada e America. Di battaglie e sacrifici potremmo scrivere libri. Possiamo quindi dirci appagati e sentirci a tutto titolo soci del Canada, degli Stati Uniti?
Direi propri di si. I nostri genitori, i nostri nonni, arrivati da questa parte dell`Oceano, sono stati meno fortunati di noi. Sono stati loro ad insegnarci il rispetto altrui, la lingua del paese dove viviamo, e
dove abbiamo studiato, lavorato e messo su famiglia.Siamo orgogliosi dei figli di italiani in
terra americana. I nostri figli sono imprenditori, capitani di industrie, dirigenti di istituti
finanziari.
E tutto questo potrebbe bastarci per essere felici, ma non e` proprio cosi`: oggi i nostri figli, i
nostri nipoti, conoscono la nostra lingua, la nostra cultura non perche` si sia fatto qualcosa
dall`Italia. Amano e apprezzano l`Italia, perche` l`abbiamo voluto noi! Mangiano il cibo che viene
dall`Italia, ascoltano musica italiana, vestono
made in Italy.
E` vero, le nostre radici sono profonde, ma non basta. Bisogna essere vigili, attenti alle loro
problematiche ai loro bisogni, e, noi dell`UDC crediamo di avere la giusta ricetta.
Ci stupisce quando si leggono le varie dichiarazioni del deputato Bucchino e del senatore
Turano. Ed allora ci accorgiamo che il lupo cambia il pelo ma non il vizio.
Dopo due anni si ricandidano perche` non sono riusciti a fare nulla per i nostri figli, per gli ita
liani che li hanno votati. Che coraggio!
Secondo il loro ragionamento, la loro ricandidatura e` basata sul fatto che non avrebbero
avuto il tempo necessario per risolvere i problemi dei loro elettori.
A chi gli rimprovera la sua assenza sul territorio` Turano risponde:” ero occupato a Roma a
votare per non far cadere il mio governo… Che faccia tosta!E chi lo dice che questa volta non
fara` lo stesso? L`mico Bucchino e` un po` piu` sensibile ai problemi della comunita`, si ricandida alla
Camera per il Pd, nonostante abbia dichiarato prima della caduta del suo governo che non
avendo potuto fare molto per i suoi elettori, questa volta non si sarebbe ripresentato.
Invece rieccolo pronto a rilegarsi alla poltrona della camera dei Deputati, questa volta con
molta probabilita` nei banchi dell`opposizione.
Questi sono gli uomini che dovrebbero rappresentarci, al prossimo parlamento italiano?
Spero proprio di no.
L`UDC di cui sono orgoglioso rappresentante in Canada in veste di segretario politico e candidato al Senato, si presenta agli elettori italiani del Nord e Centro America con idee innovative, e vuole essere l`arbitro tra i due schiaramenti principali: PDL e PD.
Una nostra vittoria al Senato in questa circoscrizione vale non una promessa, ma una certezza: “i nostri valori non sono in vendita” per un pugno di voti.
I nostri elettori, spero, ci vorranno premiare per quello che siamo e per quello che siamo stati
per oltre 50 anni. Una forza politica con ideali e valori che nessuno ci puo` negare.
Noi non facciamo promesse assurde che non possono essere realizzate.
Ecco, in sintesi il nostro programma ed i nostri obiettivi:
1) Una scuola di eccellenza d`italiano con
docenti dall`Italia;
2) Dieci per cento dei posti nella pubblica
amministrazione, riservati ai nostri giovani
laureati di origine italiana;
3) Una normativa che stabilisce un minimo
del 40% di musica programmata dalle radio
private e pubbliche in lingua italiana;
4) I contributi per giornali in lingua italiana
editi all`estero estesi anche a Radio e
Televisioni che trasmettono programmi in
lingua italiana;
5) Rai International, in chiaro per gli anziani;
6) Riapetura dei termini illimitati per riacquistare la cittadinanza italiana;
Pochi punti, ma chiari e realizzabili.