Regione Abruzzo
Italia e il figlio oggi a Mosciano S.Angelo accolti dal sindaco
Lei si chiama Italia Senese Oliver ed è figlia di emigranti italiani, nata e cresciuta a Poughkeepsie, nello Stato di New York, vive a Long Beach, in California e ha sempre coltivato il desiderio, condiviso con il figlio Jessiah Thomas Lee, di entrare in contatto con i luoghi dei suoi avi.
Oggi, oltre un anno dopo aver cominciato a organizzare il suo primo viaggio nel Bel Paese, ha potuto incontrare i parenti rintracciati a Mosciano Sant’Angelo, in provincia di Teramo, dove suo padre trascorreva l’estate dai nonni.
Grazie anche all’impegno della Pro Loco Musiano e del Gal ‘Terreverdi Teramane’, Italia ha trovato parenti di sua nonna paterna, Italia Di Donato, da cui lei stessa prende il nome. Emozionante, questa mattina, l’accoglienza in Comune.
In quello che è stato decretato “Anno delle radici italiane” dal ministero degli Esteri, “questa esperienza ci fa comprendere che il turismo delle radici è cambiato – ha commentato il sindaco di Mosciano Sant’Angelo, Giuliano Galiffi – Non è più il classico ritorno a casa da parenti e amici, ma un viaggio di italianità e di scoperta del Paese che è stato loro raccontato e che hanno visto al cinema. E’ un privilegio per noi ospitare questi turisti, anche per comprendere meglio lo sviluppo economico che si può generare per il nostro territorio”.
Un anno fa Italia Senese contattò Letizia Sinisi, titolare di ‘ItalyRooting Consulting’, realtà specializzata in esperienze e cultura delle radici. Meticolose ricerche genealogiche hanno consentito di ricostruire cento anni di storia di questa famiglia e sono state affiancate in questi mesi da un progetto turistico, allestito in collaborazione con Borghi Italia Tour Network, che, per la tappa a Mosciano, ha coinvolto l’operatore ‘Living Italy’.
Italia Senese Oliver, insieme al figlio, resterà due giorni in Abruzzo, poi visiterà Roma, dove è nato suo padre, e Alatri dove lui visse prima di trasferirsi negli Stati Uniti per raggiungere sua madre che lì, negli anni Quaranta, aveva trovato lavoro come sarta. Terza tappa del viaggio sarà Prepezzano, in Campania, alla ricerca dei ponti di ricongiungimento con la nonna materna, poi l’Umbria dove viveva la bisnonna dal lato materno. La partenza per gli Usa è prevista il 18 giugno.
“Il turismo delle radici si rivolge a una comunità enorme, che ha voglia di riscoprire le proprie origini, e rappresenta dal punto di vista turistico una domanda potenziale di dimensioni sorprendenti – commenta Letizia Sinisi – Sono sei milioni gli italiani residenti all’estero, 80 milioni comprendendo oriundi e discendenti e addirittura 260 milioni se si include il numero degli affini con legami parentali, di quanti parlano la nostra lingua o comunque si sentano particolarmente vicini alla nostra cultura, anche per motivi di lavoro”.
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