Deborah e Riccardo: italiani in India
“Perché in India???” Questa fu la domanda che amici e parenti posero ai giovani italiani Deborah e Riccardo quando, appena sposati, scelsero di trasferirsi in India. Lei con una laurea in Lettere e lui in Pittura, insieme decisero di dare una svolta alla loro vita.
Il trasferimento di Deborah e Riccardo in India
Nel 2016 il trasferimento in India cambiò le vite degli italiani Deborah e Riccardo. Il primo impatto con Mumbai fu travolgente come il calore umido e asfissiante e, al tempo stesso, intenso come l’odore di spezie che si respira nelle strade. Inizialmente, la giovane coppia di italiani lavorava e viveva in una scuola residenziale, a stretto contatto con studenti e personale.
Fu un’esperienza unica che permise loro di svolgere, finalmente, il lavoro dei loro sogni: lei come insegnante di teatro e recitazione, lui come insegnante di arti visive. Come si suol dire “Scegli un lavoro che ami, e non dovrai lavorare neppure un giorno in vita tua”. Certamente le difficoltà non mancavano, ma la giovane coppia si adattò al nuovo stile di vita. Entrambi impararono a dosare l’acqua calda per la doccia; o ad accontentarsi del cibo che il luogo offriva, ad esempio il pani puri (tipico cibo di strada). Inoltre, il supermercato più vicino era a due ore di strada.
Per motivi di lavoro, successivamente Deborah e Riccardo si trasferirono a Chennai, una calda e conservatrice città dell’India meridionale. Qui, scoprirono il piacere di vivere in un sontuoso complesso e, soprattutto, nella privacy di una propria casa. Dopo varie peripezie, riuscirono pure ad ottenere la patente indiana e ad acquistare una moto.
Italiani che vivono in India
India è sinonimo di escursioni termiche (freddo mattutino e caldo torrido pomeridiano), strade trafficate e clacson suonati insistentemente, odori penetranti, colori sgargianti (arancione, viola, verde) e abiti sfarzosi. Ancora, spezie ayurvediche (cumino, zenzero, curcuma), incensi al gelsomino e sandalo che profumano la casa; sorrisi di bambini per strada, cittadini curiosi e ospitali. L’India è anche condividere il pasto su un pavimento durante una gita scolastica, ballare al Dandyia Festival e cospargersi di acquarelli ballando allegramente alla Festa del colore.
Ma vivere in India significa anche provare emozioni fortissime ascoltando le storie di donne coraggiose, costrette a sposarsi e a rinunciare alla loro carriera per accontentare una società conservatrice. Vivere in India significa convivere con l’evidente divario tra le classi sociali. L’India non si ama e non si odia: l’India si vive.
La missione di Deborah e Riccardo in India
La missione in India dei due insegnanti italiani è valorizzare l’arte. Come purtroppo spesso accade, l’arte in India è derubricata a materia secondaria. I genitori preferiscono finanziare l’istruzione dei propri figli per le materie scientifiche piuttosto che per quelle umanistiche. Eppure, una mente creativa non si ferma davanti ai primi ostacoli. Fu così, infatti, che Deborah e Riccardo impararono a entrare nella quotidianità della popolazione locale, contribuendone alla crescita e all’apertura mentale e culturale. I due impararono ed insegnarono a loro volta l’arte della tolleranza, servendosi pure della meditazione e dello yoga.