E’ corsa contro il tempo per localizzare sommergibile Titan

by | Jun 20, 2023 | Canada, PRIMOPIANO, World


‘Il primo passo è individuarlo, ma non basta’. Autonomia di ossigeno di 70 ore


Si fa di ora in ora più affannoso lo sforzo dei team di Usa e Canada per salvare le 5 persone a bordo del piccolo sommergibile Titan disperso da ieri nell’Atlantico mentre era sulle tracce del relitto del Titanic, adagiato a 3800 metri di profondità a circa 600 chilometri dalle coste nordamericane di Terranova.

Lo confermano citati dalla Bbc i responsabili dei soccorsi, coordinati da Boston: precisando, per bocca dell’ammiraglio John Mauger, della Guardia Costiera Usa, che il primo difficile passo necessario è quello di localizzare il batiscafo in un tratto di mare remoto.

I contatti con il Titan sono stati persi da ormai oltre 20 ore, un’ora e 45 minuti dopo la sua immersione in profondità, in un’area remota a 600 km dalla costa. E agli occupanti già ieri sera non restavano più di 70-96 ore di riserve d’ossigeno. Le ricerche sono condotte dal mare e dal cielo.
La Guardia Costiera degli Usa ha messo a disposizione due Hercules C-130, mentre le autorità canadesi contribuiscono con un C-130 e un secondo velivolo P-8: tutti dotati di strumenti sofisticati per la perlustrazione subacquea dall’alto. In mare è stata inoltre dispiegata una rete di sonar, per cercare di cogliere la minima eco del mini sommergibile scomparso nell’oceano.

l Titan, capace di scendere a ben 4.000 metri sotto il livello del mare, ha in effetti una capienza massima concepita proprio per 5 passeggeri. Visitatori disposti a pagare un biglietto salatissimo per farsi calare negli abissi per oltre una settimana e vedere con i propri occhi i fondali su cui sono adagiati i resti di quello che fu il bastimento più famoso del mondo, a circa 3.800 metri di profondità: resti identificati nel 1985 dopo decenni di esplorazioni febbrili.
L’avventura, gestita dalla società OceanGate Expeditions, prevede otto giorni di missione, al costo – tutt’altro che abbordabile per i comuni mortali – di 250mila dollari a persona. Il prezzo di un’esperienza da vivere a contatto con l’oscurità delle fosse oceaniche, ma soprattutto con gli spettri passati della vicenda del transatlantico maledetto, rimasta legata alla memoria collettiva d’intere generazioni grazie a libri, canzoni o film di successo (in primis il kolossal con Leonardo Di Caprio e Kate Winslet per la regia di James Cameron vincitore nel 1997 di 11 premi Oscar).

Disperso sottomarino turistico in visita al Titanic, il video promozionale

Progettato nel 1908, varato nel 1911 dai cantieri di Belfast per conto della White Star Line al costo complessivo di 1,5 milioni di sterline dell’epoca (circa 200 milioni di oggi) e registrato nel porto di Liverpool, il Titanic colò a picco con oltre 1.500 dei suoi 2.200 passeggeri circa – a dispetto della nomea pubblicitaria di nave “inaffondabile” – la notte del 15 aprile 1912, dopo aver urtato un iceberg alla prima traversata fra Southampton, in Inghilterra, e l’America. Scomparendo tra i flutti dell’oceano, a 370 miglia marine (600 chilometri) dalle coste canadesi di Terranova, senza mai riuscire ad approdare nel porto d’arrivo di New York. Epilogo che non ha scoraggiato i moderni turisti dell’avventura ‘overpriced’ dallo sfidare un destino a rischio di rivelarsi ora drammaticamente beffardo. Mentre alla società organizzatrice non resta che affidarsi alle ricerche dei team di soccorso, limitandosi ad assicurare – in un messaggio carico di ansia crescente – “pensieri e preghiere” per i propri clienti e le loro famiglie.