Seconda Parte: Fabbrica di Cappelli Canotier “Italia”
Benvenuti alla seconda parte di “Un immigrato italiano in Messico”. In questa parte impareremo come funzionava la fabbrica di cappelli, un po’ del grande Café Rico Moka; così come l’esito della vita di Mario Zumpano Albamonte.
La fabbrica di un italiano molto altruista Mario Zumpano era molto amato da tante persone grazie al suo grande spirito altruistico, non solo con i suoi connazionali, poteva essere anche chiunque lo richiedesse. Ha dedicato molto tempo alla sua fabbrica di cappelli che era stata installata nella sua casa. A quel tempo vendeva grandi quantità, sia a Città del Messico che fuori, poiché esportava i suoi cappelli anche in altre parti del mondo. Per il corretto funzionamento delle sue macchine, la fabbrica aveva bisogno di serbatoi di gas. In un’occasione un carro armato è caduto a terra ed è esploso facendo esplodere gli altri pochi secondi dopo. La fabbrica, l’inizio e la fine Un giorno che sembrava ordinario come un altro, la fabbrica andò a fuoco. Grazie al tempestivo arrivo dei vigili del fuoco, gran parte è stata recuperata e l’incendio non ha raggiunto l’abitazione. Mario rialzò rapidamente la fabbrica e tornò a vendere grandi quantità. Ciò che lo rendeva più felice era poter assumere persone che avevano bisogno di lavoro. Questo è durato ancora qualche anno, finché non è successo di nuovo, la fabbrica è esplosa e la storia si è ripetuta. Mario ha iniziato a lavorare sodo per farla rialzare. La fabbrica ha riaperto i battenti e ha venduto di nuovo. fabbrica – Mario Zumpano Albamonte Segundap Mario Zumpano Albamonte nel 1948. Autore: Ileana Zumpano Arrivarono però tempi molto difficili in quanto la gente iniziò a smettere di indossare il cappello, le nuove generazioni non lo trovavano più attraente e la vendita era sempre meno. Mario ha dovuto iniziare a licenziare le persone che lavoravano in fabbrica e questo lo rattristava molto. Caffetteria Rico Moka Dopo vari tentativi, la fine del Cappellificio Canotier “Italia” giunge al termine.
Mario cadde in una fortissima depressione, tuttavia, la moglie ei figli lo incoraggiarono giorno dopo giorno e lui, un po’ ripresosi, decise di aprire una caffetteria. Café Rico Moka (in seguito imparerai la storia di questa grande caffetteria). Situato nelle strade di Ayuntamiento e Revillagigedo, a due isolati dalla stazione radio XEW, molto vicino anche al Televicentro oggi noto come Televisa. Addio al grande maestro L’italiano si presentava raramente al caffè,
aveva un socio che si occupava degli affari. Mario usava il suo tempo per visitare i suoi connazionali e per scrivere lettere alla sua famiglia in Italia. Soprattutto il ragazzo che ha interpretato il suo tutor. Pochi anni dopo, l’italiano Mario ricevette una notizia molto triste: il suo precettore era morto. Mario non si era ancora ripreso dalla depressione causata dalla chiusura della sua fabbrica. Quindi questo ha significato un duro colpo per la sua salute emotiva. depressione persistente Ogni domenica dopo aver mangiato usciva di casa per passeggiare da solo e tornava a tarda notte sprofondato nella depressione. Si sentiva una persona inutile per non poter assumere più persone, la morte del suo tutor è avvenuta prima di un viaggio che aveva già programmato per fargli visita. fabbrica – Famiglia Zumpano Seconda Parte Famiglia Zumpano e Campos 1955 Autore: Ileana Zumpano Sua moglie ei suoi figli hanno fatto del loro meglio per tirarlo su di morale, ma non si è mai ripreso. Fino a quando nel luglio 1958, l’immigrato italiano Mario Zumpano Albamonte decise di togliersi la vita con un’overdose di barbiturici. Uno dei suoi figli lo ha trovato privo di sensi nel suo letto e lo hanno subito portato in ospedale, era troppo tardi, purtroppo Mario era morto. Grazie nonno per il tuo grande amore 10 anni dopo la morte di mio nonno, sono nata io, e anche se non l’ho mai conosciuto, grazie ai racconti di mio padre e alle foto che mi ha sempre mostrato, gli sento molto vicino. Oltre al fatto che si è preso cura di insegnare la sua cultura a mio padre, che a sua volta l’ha insegnata a me. Grazie nonno per esserti preoccupato affinché i tuoi discendenti avessero una vita migliore. Grazie per esserti unito a noi in questa avventura! Non sappiamo mai cosa sta passando una persona. Cerchiamo di essere sempre gentili. Ileana Zumpano. Autore foto di copertina: Ileana Zumpano
Familia Zumpano y Campos 1955
Autor: Ileana Zumpano