Emilio Fede morto, il suo forte legame con Napoli: dalla moglie Diana all’arresto sul lungomare

by | Sep 2, 2025 | CRONACA, EUROPA, Italy, PRIMOPIANO


Tanti gli amici napoletani dell’ex direttore del Tg4


Emilio Fede con la moglie Diana
Emilio Fede con la moglie Diana
martedì 2 settembre 2025, 19:34 – Ultimo agg. 19:41
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Fortissimo il legame di Emilio Fede, morto oggi all’età di 94 anni al termine di una lunga malattia, con la città di Napoli.

La moglie Diana De Feo scomparsa nel 2021 era napoletana, figlia del grande scrittore e giornalista Italo De Feo, e abitava nella meravigliosa Villa Lucia al Vomero, di epoca borbonica, che la coppia visse quando era lontana dagli impegni a Milano e a Roma e che di recente le figlie hanno fatto ristrutturare, aprendola per eventi speciali.

Emilio Fede alla Nuvola di Fuksas durante la registrazione del programma ‘Lucci incontra Funari’, una puntata speciale condotta da Enrico Lucci in programma su Rai 2 il 25 febbraio, Roma, 10 febbraio 2019. ANSA/GIUSEPPE LAMI

Profonda l’amicizia di Fede con Antonio Sasso, direttore del quotidiano Il Roma, e presidente del fan club “Amici di Emilio Fede”, nato in omaggio alla storia professionale del giornalista e al suo rapporto con Napoli, città in cui Fede aveva scelto di formare la sua famiglia e che considerava una seconda vita. Fede, nei suoi lunghi soggiorni, alloggiava presso l’hotel Santa Lucia ed era assiduo frequentatore del ristorante Antonio&Antonio in via Partenope. Oltre a Sasso, i rapporti stretti con il presidente dell’Ussi e caporedattore Rai Gianfranco Coppola, il giornalista Mimmo Falco e i medici Michele Romano e Pippo Papaccioli.

 

 

Il 22 giugno 2020 Fede, che scontava la pena per il caso Ruby Bis, fu arrestato a Napoli per evasione dagli arresti domiciliari mentre stava cenando in un ristorante assieme alla moglie Diana per l’89º compleanno dell’ex direttore del Tg4.

Fu posto agli arresti in un hotel sul lungomare. l gip di Napoli convalidò l’arresto per evasione dalla detenzione domiciliare ma non emise nei suoi confronti alcuna misura cautelare, perché territorialmente incompetente.A Napoli, dove risiedeva la moglie, Fede era stato anche in cura da un ortopedico per i postumi di una caduta, e da un cardiologo. All’udienza di convalida aveva rinunciato a comparire, delegando i suoi legali. Molto vicino a lui negli ultimi anni era stato il professore Gustavo Pansini, maestro del diritto recentemente scomparso.

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