UNA PANETTERIA ITALIANA NEL CUORE DI BUENS AIRES
Nel cuore del quartiere di San Cristobal, a Buenos Aires, La Pompeya è un’autentica panetteria con il meglio della pasticceria italiana.
Selezionato da: itBuenosAires
Nel cuore del quartiere di San Cristobal, a Buenos Aires, La Pompeya è un’autentica panetteria con il meglio della pasticceria italiana.
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Il panificio La Pompeya ha quasi 100 anni e ha una particolarità: mantiene il processo produttivo come si faceva in quegli anni di fondazione. Perché “il gusto è unico, ed è più piacevole. I nostri clienti vengono a cercarlo”, afferma l’attuale proprietario, Massimo Maresca.
L’origine risale all’inizio del ‘900 e ha come protagonista una famiglia: i De Riso. Come tanti altri immigrati, i De Riso arrivarono dall’Italia, più precisamente da Salerno, per iniziare una nuova vita in Argentina. Luigi, il patriarca, era un fornaio e quando mise piede a Buenos Aires continuò con il commercio. Per prima cosa, acquistò una casa in quella che oggi è Avenida Independencia, in un momento in cui il quartiere era circondato da
caseggiati e “case chorizo” e a poco a poco la trasformò in una panetteria, molto simile a quelle della sua città natale.
Mássimo è arrivato in Argentina all’età di 10 anni, nel 1979. Da bambino andava in panetteria con la madre e all’età di 20 anni è entrato come dipendente. Non se n’è mai andato. Oggi è ancora appassionato del suo mestiere come lo era il primo giorno e anche se molte cose sono cambiate nel settore e ci sono sempre meno panetterie che mantengono i processi di lavorazione artigianale, con materie prime fresche, a La Pompeya tutto rimane uguale.
Mentre la panetteria si distingue per i suoi pani freschi e i loro derivati, la pasticceria occupa un posto speciale. I cannoli di La Pompei sono famosi in tutto il paese.
Attualmente c’è la crema pasticcera, la ricotta, il dulce de leche, la nutella e il pistacchio, uno più buono dell’altro!
La fama di questo dolce di origine siciliana è così grande che la gente viene dall’interno del paese per acquistarli. I figli e i nipoti degli italiani vengono in questa panetteria tradizionale e si sentono più vicini ai loro antenati quando varcano le porte del locale.
I racconti si intersecano con qualche dialetto che sopravvive nella grande città e, di tanto in tanto, se qualche distratto passa di lì, crede di aver attraversato un portale che lo ha portato in Italia.