La politica non e` un “male necessario”
di Angela Fucsia Nissoli
Molti pensano che un Deputato sia una persona privilegiata, che gode di tutte le comodità e che, nella maggior parte dei casi, non produca nulla di utile per il Paese. È usuale pensare che il Parlamento sia il luogo dove si discute, litiga e non si ottengono risultati. Si, lo so, è facile pensarlo e, talvolta, anche per nostra responsabilità (ovvero noi che siamo eletti per rappresentarvi) diamo una immagine non sempre edificante.
Siamo persone e, come tali, vi rappresentiamo, giacche’ siamo esattamente come voi: cittadini, con diverse caratteristiche, aspettative, sensibilità ed un diverso livello di attaccamento alla Patria ed al mandato che abbiamo assunto.
Talvolta ci avete votati o avete deciso di dire “basta alla politica”. Permettetemi di osservare che, proprio questo, è il problema. La politica non è un “male necessario” ma una espressione popolare utile, soprattutto quando voi cittadini la vivete, la esprimete e, quindi, la condizionate. I famigerati Governi dei tecnici, per esempio, hanno dimostrato tutti i limiti di chi non applica una visione politica nell’affrontare le gravi problematiche che spesso affliggono una comunità. Quando si decide il futuro di un popolo si decide quello di persone, di storie, di esigenze diverse, molto spesso divergenti e mai coincidenti. Li deve esserci politica, mediazione e, prima ancora, comprensione ed una visione che vada oltre l’immediato, il riscontro o l’opportunità.
Sono consapevole che, in quanto, cittadina eletta per rappresentare altri cittadini, posso avere alcuni limiti (non ho certo la presunzione di sapere tutto solo per il ruolo che, provvisoriamente, ricopro) ma ho una unica certezza: io ci credo. Credo nella necessità di un ruolo intermedio di rappresentanza. Lo vedo un ruolo che, a parte la ovvia onesta’ mentale, debba sapere guardare ad un interesse comune e non particolare. Credo nella politica, quella fatta dalla gente per la gente. Credo nel termine greco “polis”, da cui il termine trae le sue origini, ovvero una politica fatta fra la gente e credo, al contempo, che sia necessaria una “maturità politica” anche da parte dei cittadini, elettori che sappiano, talvolta, rinunciare al proprio tornaconto personalissimo in favore di un benessere diffuso per la collettività, tutta.
La mia scelta di fare politica e, anche, di mettermi in gioco, candidandomi, non è stata una scelta di comodo, ma una vocazione di servizio. Certo, potreste pensare, che altro potrei dire.
È proprio per questa ragione che ho deciso da realizzare, ad esempio, una pubblicazione tesa a mettere le cose in chiaro, oserei dire “metterle in piazza”, ovvero condividere la mia attività parlamentare. Rendicontarla non solo a chi mi ha eletta ma a coloro che mi pagano lo stipendio. Ne sono ben consapevole e non smetto mai di sentire questo debito di onestà mentale che mi lega non tanto al “mio elettorato” ma a tutta la collettività che rappresento e, più in generale, agli italiani tutti.
La política non è vuota, non è marcia, non è sbagliata, casomai siamo noi cittadini, spesso con il nostro disinteresse, a renderla tale. Certamente vi sono soggetti che, non tanto al Parlamento, ma in angoli nascosti delle istituzioni, non adempiono al proprio dovere o mandato e nei vari livelli della republica. Sono certamente una minoranza ma, quando evidenziano la propria mala fede o viene alla luce, fa male a tutti, perché, noi cittadini, in queste istituzioni, vogliamo crederci. È un colpo allo stomaco, ti fa nascere ostilità e rabbia. Ma non è il rancore che lenisce le ferite ma l’impegno per cambiare le cose, che inizia da ogni singolo cittadino e dal suo impegno politico (non partitico, che è un altra cosa).
Anche per questo, come cittadina e con la assoluta trasparenza, pubblicherò un resoconto, come dicevo, delle mie attività. Ve lo devo ed in modo altrettanto chiaro mi sia permesso gentilmente ricordarvi che, anche voi, avete un obbligo verso il vostro Paese che è quello di partecipare alla vita democratica valutando le cose, non per spirito di squadra o sentito dire, ma per fatti concreti.
Possiamo pensare che il sistema democratico nel quale viviamo non sia perfetto: vero. Ma dobbiamo anche ricordarci che, se da un lato ne facciamo parte e, quindi, lo condizioniamo, dall’altro viviamo in un sistema dove possiamo dire quello che pensiamo, punire i colpevoli e fruire di opportunità costruendo quel futuro che, nonostante tutto, ci permette di essere una potenza economica mondiale.
I recenti accadimenti, a livello internazionale, ci stanno dimostrando che, vivere in questa realtà, ci rende certamente più liberi rispetto ad altri “ sistemi”, storicamente falliti, dove si continuano a prevaricare i diritti delle persone. Io, quando vado a votare, ci penso ed ogni giorno che vedo la tragedia, per immagini, mi sento tremendamente fortunata ed ancora più motivata a migliorare la vita a casa nostra, dovunque essa sia.
Buona Pasqua a Voi e alle Vostre Famiglie!
La Pasqua è Speranza, è passaggio alla Vita, è la Resurrezione che ci rende fiduciosi in un mondo migliore!