L’Italiano oggi nel Mondo
Emigrazione , una necessità! Zona comfort dove sei…
di Domizia Di Crocco
Chi espatria ha, generalmente, vede: migliori opportunità lavorative, prospettive di vita migliore, di cambiamenti positivi, di crescita personale.
Nonostante questo cambiamento faccia paura a molti, pensare di non essere i soli a espatriare ci dà la forza di farlo.
Altri, invece, non riescono ad abbandonare la vecchia, a volte insoddisfacente ma tanto cara zona di comfort e scelgono di restare.Soffermiamoci su chi parte.
Tra le priorità di chi parte troviamo la necessità lavorativa. Supera di gran lunga quella dell’avventura e delle emozioni.
In Italia non si sta più bene ed il muro tra la casta ed il popolo è sempre più evidente. Una nazione, l’Italia, sempre meno gestibile, sempre più complessa, dolorosa, disorganizzata , non fa intravedere più oltre l’orizzonte.
Ma gli Italiani hanno nel DNA uno stampo Cristiano cattolico che vince su tutto nonostante la odierna società vuole conformare alle scadenze culturali e la frammentazione del pensiero: Ci sentiamo cittadini italiani oltre Che Europei. Oltre oceano le cose cambiano. Siamo italiani DOP!
Il nostro pensiero con anime forti ed antiche ci porta a considerare che nulla è impossibile ed a tutto c’è un rimedio. L’italiano rinnega la scadenza, supera lo sdradicamento e risolve ogni cosa difendendo la propria cultura. La fede per ogni cosa. Prima di tutto con se stessi e con Dio.
La relazione intrapersonale per il proprio benessere e la posizione geografica e geopolitica di appartenenza sono requisiti che portano gli italiani nel mondo al prestigio ed il successo.
Con la società dell’integrazione ed inclusione, conosciuta come società interculturale partire per lavoro non deve più far paura perché andare e ritornare deve divenire non traumatico ma una risorsa ed un potenziale che porterebbe le Nazioni a equilibrarsi per il bene comune. Il confronto e l’arricchimento culturale, sociale, civile è un trampolino di lancio per portare civiltà dove non vi sia o acquisire strategie che non si possiedono.
La società della Conoscenza costruisce ponti e non muri.
Ma cosa fa il Governo per agevolare la rete degli italiani nel mondo?Il Ministero degli Esteri permette un agevole rimpatrio ed iter burocratico dell’italiano che espatria ?
Abbiamo diversi ostacoli da eliminare : AIRE, doppia tassazione, visti, snellimento burocratico, voto all’estero, Questa è solo la punta di un icerberg profondo ed immerso in uno oceano.
Dovere di cronaca è menzionare tutti gli artigiani del Made in Italy che si rivendono il nostro green food, la nostra pizza,? il nostro nostrano cibo che non fa una piega. Un dieci e lode tanto meritato. Noi italiani non possiamo ringraziare, ma imploriamo clemenza per un percorso più agevole è sicuro per chi decide lo sdradicamento e la partenza che non può più essere vista a tempo indeterminato con una società interculturale, Poi aggiungo la fuga di cervelli ben accolti in tutto il Mondo.
Ai parlamentari e funzionari un sincero augurio di buon lavoro ed un appello a favorire l’italiano nel Mondo.