Opinioni
Il superbonus uno
spreco gigantesco
di Nello Passaro
L‘ esclusione da un eventuale aiuto energetico da parte del governo degli immobili che hanno usufruito del superbonus casa renderebbe giustizia nei confronti di chi , per varie ragioni, non ha potuto usufruirne. Tale esclusione renderebbe piu‘ congrua la disponibilita‘ economica a favore di chi sarebbe costretto a sopportare costi maggiori a causa di consumi maggiori dovuti al non adeguamento degli immobili che non hanno goduto di interventi pubblici.
Premesso che secondo il parere di autorevoli opinionisti italiani il superbonus sulla casa rappresenta il piu‘ grande spreco di risorse pubbliche della storia della nostra Repubblica ed in attesa di conoscere se e in che modo il governo intenda intervenire a favore delle famiglie per attenuare le conseguenze derivanti dall’attuale crisi energetica , ci si chiede se sia giusto o meno che a benificiarne siano anche coloro che abbiano goduto del suddetto superbonus.
Per una ripartizione piu‘ equa delle risorse pubbliche , per evitare che siano gli stessi ad esserne avvantaggiati, sarebbe forse il caso di escluderli dagli eventuali aiuti che si vorranno, sotto qualsiasi forma, concedere.
Tale misura tiene conto degli effetti che ne derivano, a causa del superbonus, dai lavori di ristrurazione della casa ( cambio caldaie, nuovi infissi, cappotto termico, etc..) che dovrebbero aver comportato, se eseguiti a regola d‘ arte, di conseguenza un consistente risparmio energetico a beneficio delle famiglie beneficiarie.
Tale risparmio energetico giustificherebbe il mancato aiuto per quelle famiglie che , una volta estromesse, non potranno benificiarne.
In sostanza cio‘ determinerebbe un certo riequilibrio, anche se solo simbolico, della grave ingiustizia che la concessione di questo superbonus ha comportato.
Sostanzialmente le famiglie escluse niente avrebbero a lamentarsi o a pretendere in termini di equita‘ di trattamento in ragion del fatto di aver potuto godere di una regalia da parte del nostro Stato che , pur non avendo disponibilita‘ economica sufficiente e quindi finanziando a debito questo intervento, ha favorito di fatto una fetta di cittadini a discapito di altri contribuendo ad aumentare quella disparita‘ di trattamento che vede spesso soccombere i piu deboli.
Sarebbe ullteriormente discriminante ed ingiusto che di fronte a un minor costo energetico prodotto dai lavori effettuati corrisponda lo stesso quantitativo di aiuti rispetto a chi questo effetto non ha potuto produrre.
I beneficiari verrebbero a trovarsi nella posizione di chi godrebbe di un doppio vantaggio rispetto agli altri: meno consumo e piu‘ bonus energia .
Nello Passaro