Come mai il Canada sta stupendo il mondo del pallone filando come il vento verso il Qatar?
In tanti hanno detto, scritto e spiegato il segreto della crescita del team biancorosso.
Uno sportivo di Toronto, Mario Rubello, ha fotografato la prestazione contro gli americani in maniera concisa e accurata con tre belle frasi postate su Facebook.
“That’s Awsome, niente femminucce in campo…veloci e di prima per tutti i 95 minuti”.
Niente femminucce in campo, vi ricorda qualcosa?
Veloci, di prima, attenti in difesa ma sempre pronti a verticalizzare il gioco.
Il Canada non si perde in chiacchiere, non butta la palla, la gioca senza il tic-tocchete orizzontale, cercando l’affondo quando le circostanze lo permettono.
Gioco duro, mai cattivo, qualche battibbecco ma nulla di grave.
La posta in palio era altissima ma anche gli americani hanno tenuto a freno nervi, tacchetti e lingua.
Avete notato?
La Var non e’ mai intervenuta, l’arbitro messicano se l’e’ cavata egregiamente.
Ah, gli arbitri!
Non sono fighetti predisposti alla sceneggiata convinti di essere Padreterni con il fischietto in bocca.
Va notato che mancava Alfonsino Davies.
L’anno scorso, nel 2021, i progressi del Canada erano stati merito quasi esclusivamente delle prestazioni del fenomeno del Bayern.
Contro gli Usa il Canada ha dimostrato di non essere Alphonso-dipendente ma di avere una struttura in grado di reggersi da sola senza il suo asso.
Il Canada è una squadra che preferisce restare compatta e non dominare il possesso, per poi azionare i suoi attaccanti rapidi e guizzanti. È una scelta dovuta ovviamente alle caratteristiche degli atleti a disposizione.
«Questo nostro grande momento è forgiato sul grande spirito di squadra che abbiamo scoperto di possedere. Non smetteremo mai di combattere, e ora anche i tifosi se ne sono accorti: diversamente rispetto al passato, abbiamo un Paese che ci sostiene, perché ha imparato a vivere anche di calcio».
Insomma, i risultati hanno trascinato i tifosi, e viceversa. Ora il Canada è prima in classifica ed è l’unica squadra imbattuta nel cosiddetto League Group, vale a dire il girone a otto squadre che assegna tre slot per la qualificazione diretta a Qatar 2022 e un posto agli spareggi interzona. Ma non è tutto: i Canucks hanno il miglior attacco, la miglior difesa e sono rimasti imbattuti nelle quattro gare giocate contro Messico e Stati Uniti, che da sempre sono le due anime dominanti del calcio nordamericano. Ecco, ora questo storico duopolio potrebbe essere giunto al termine: tra Messico e Stati Uniti si sta inserendo un terzo incomodo, una Nazionale che magari non sarà ancora ricca di talento grezzo, ma ha imparato a produrre giocatori di qualità, a esportarli e a inserirli in un contesto di gioco funzionale. Per dirla con le parole di Herdman: “Ha imparato a vivere di calcio”.
Era ora.
*Nella foto, Sam Adekugbe, autore dl secondo bellisimo gol contro gli Usa. Adekugbe, classe 1995, e’ nato a Londra da genitori nigeriani poi emigrati in Canada nel 2005.