Lavrov insiste, vogliamo garanzie sulla sicurezza russa
Il capo della diplomazia russa, Serghei Lavrov, ha affermato che Mosca vuole relazioni “rispettose” con Washington, sottolineando l’importanza per la Russia di ottenere garanzie concrete per la sua sicurezza sullo sfondo della crisi ucraina. “Vogliamo relazioni buone, giuste, rispettose e uguali con gli Stati Uniti, come con qualsiasi altro Paese al mondo”, ha detto Lavrov in un’intervista trasmessa alla televisione russa, sottolineando tuttavia che la Russia “non vuole rimanere in una posizione in cui la (sua) sicurezza viene regolarmente violata”.
Lavrov ha poi parlato dell’allargamento dell’Alleanza atlantica a est, ricordando che “ogni volta, si scopre che la linea che (i paesi della Nato, ndr) devono difendere si sposta più a est” e “ora si è già avvicinata all’Ucraina”. Il ministro degli Esteri russo ha infine annunciato che Mosca invierà presto ai Paesi della Nato e all’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Osce) “una richiesta ufficiale esortandoli a specificare come intendono attuare il loro impegno a non rafforzare la loro sicurezza a scapito di quella della altri”.
Intanto il portavoce del Pentagono, John Kirby, intervenendo su Fox ha affermato che la Russia ha aumentato ulteriormente le sue truppe al confine con l’Ucraina durante questo fine settimana. Vladimir Putin continua a “rafforzare le truppe al confine con l’Ucraina – mette in evidenza Kirby – e lo abbiamo visto anche durante il fine settimana”.
Nelle scorse ore il presidente americano Joe Biden aveva annunciato che gli Stati Uniti invieranno nel breve termine truppe in Europa dell’est nei paesi della Nato. Biden ha risposto ai giornalisti al suo seguito a una domanda sull’Ucraina. L’invio di un numero limitato di truppe nell’Europa dell’est “nel breve termine” arriva sulla scia dei crescenti timori su una possibile invasione dell’ucraina da parte della Russia. “Invierò truppe in Europa dell’est nei paesi della Nato nel breve termine. Non molte”, ha detto Biden rientrando dalla visita a Pittsburg, in Pennsylvania, durante la quale ha avuto modo di visitare il ponte crollato poche ore prima del suo arrivo. Il Pentagono ha messo 8.500 militari in stato di allerta per un possibile dispiegamento nei paesi Nato dell’Europa dell’est.
Nella sua telefonata al presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, Joe Biden “ha detto che c’è una possibilità concreta che i russi invadano l’Ucraina in febbraio”: lo ha riferito la portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Emily Horne. Quest’ultima ha ricordato che Biden lo ha detto anche “pubblicamente” e che anche l’amministrazione ha “messo in guardia su questo in gennaio”.
Il Pentagono ha reso noto alcune delle unità che sono state messe in stato di allerta per essere eventualmente dislocate in Europa dell’est nel caso la Russia invada l’Ucraina, per un totale di 8.500 uomini. Tra queste, come ha riferito il portavoce John Kirby, figurano elementi della 82/ma divisione aviotrasportata e del 18/mo Corpo aviotrasportato, entrambi basati a Fort Bragg, Carolina del nord. Ci sono poi elementi della 101/ma divisione aerotrasportata di Fort Cambell, Kentucky, elementi della quarta divisione di fanteria di Fort Carson, Colorado. Coinvolti anche la base aerea Davis-Monthan, Arizona, Fort Hood, Texas, la base Lewis-McChord, Washington, Fort Polk, Louisiana, la base aerea Robins, Georgia, Fort Stewart, Georgia, la base aerea Wright-Patterson, Ohio. Le unita’ mobilitate includono il supporto medico, aereo, logistico e formazioni da combattimento. La maggioranza delle truppe allertate sono dedicate alla forza di risposta rapida della Nato.
Il capo della diplomazia russa, Serghei Lavrov, ha affermato oggi che Mosca vuole relazioni “rispettose” con Washington, sottolineando l’importanza per la Russia di ottenere garanzie concrete per la sua sicurezza sullo sfondo della crisi ucraina. “Vogliamo relazioni buone, giuste, rispettose e uguali con gli Stati Uniti, come con qualsiasi altro Paese al mondo”, ha detto Lavrov in un’intervista trasmessa alla televisione russa, sottolineando tuttavia che la Russia “non vuole rimanere in una posizione in cui la (sua) sicurezza viene regolarmente violata”. Lavrov ha poi parlato dell’allargamento dell’Alleanza atlantica a est, ricordando che “ogni volta, si scopre che la linea che (i paesi della Nato, ndr) devono difendere si sposta più a est” e “ora si è già avvicinata all’Ucraina”. Il ministro degli Esteri russo ha infine annunciato che Mosca invierà presto ai Paesi della Nato e all’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (Osce) “una richiesta ufficiale esortandoli a specificare come intendono attuare il loro impegno a non rafforzare la loro sicurezza a scapito di quella della altri”.