di Nello Passaro
Il CGIE si e‘ recentemente rivolto al Presidente della Repubblica Mattarella per chiedere, nell’interesse degl italiani all’estero, il rinvio delle elezioni per il rinnovo dei Comites.
La motivazione addotta e’la seguente :“ Le condizioni sanitarie nel mondo non permettono ovunque la partecipazione dei nostri connazionali per la scelta dei propri rappresentanti e, quindi, senza il rinvio delle elezioni, si rischia una Caporetto per la credibilita‘ e l’immagine di questa istituzione basilare.“
Nell’interesse di tutti gli italiani all’estero sarebbe stato invece il caso, ma gia‘ da lungo tempo, di rivolgersi , se proprio necessario, al Presidente della Repubblica adducendo tutte le altre ragioni che in assenza di pandemia hanno invece determinato il superamento di tante altre Caporetto che questi organismi hanno , in modo quasi incredulo, vissuto in modo indenne finora, seppur determinando la poca credibilta‘ e scalfendo l’immagine di questa istituzione tra gli italiani all’estero.
Fa specie,tuttavia, constatare che il Consiglio degli italiani all’estero, pur consapevole della necessita‘ di una loro riforma , si prodighi ,ora, scomodando il Presidente della Repubblica , per chiedere il dilazionamento dei tempi per tenere in vita un organismo agonizzante mentre ci si dovrebbe coerentemente prodigare per accelerarne i tempi per un loro scioglimento .
La stessa cosa andrebbe fatta anche da parte di chi sostiene invece, con argomentazioni varie, la conferma della data prevista per le elezioni .
Si assiste invece al prodigarsi degli uni e degli altri per garantirne unicamente lo stato comatoso e, prendendo a pretesto di farlo nell’interesse di tutti gli italiani all’estero, si specula per prolungare la sopravvivenza .
Nello Passaro