Ucraina: bombardati stabilimento aerei Antonov e un condominio a Kiev

by | Mar 14, 2022 | Breaking News, PRIMOPIANO, World

Guerra in Ucraina


Sirene nelle notte. Oggi nuovo round Kiev-Mosca e vertice Usa-Cina

Prosegue l’assedio russo alle città ucraine con Mosca che si dice pronta a prendere il controllo di tutte le grandi città del Paese. E si stringe l’accerchiamento alla capitale, Kiev dove oggi è stato bombardato un grande condominio di otto piani, oltre che una fabbrica di aerei.

Sempre più drammatica la situazione a Mariupol, dove si contano 2.500 vittime dall’inizio del conflitto mentre anche a Leopoli nella notte hanno risuonato le sirene di allarme. Prosegue, però, anche il lavoro della diplomazia che vede un nuovo round di negoziati, oltre che l’incontro Usa-Cina organizzato a Roma.

NUOVO ROUND DI COLLOQUI – Mentre è in corso il nuovo round di negoziati tra Russia e Ucraina il vice capo dell’ufficio del presidente Zelensky, Ihor Zhovkva, ha detto di ritenere che la posizione di Mosca sia più costruttiva di quanto non fosse in precedenza. “Invece di darci un ultimatum o linee rosse o chiedere all’Ucraina di capitolare, ora sembrano avviare negoziati costruttivi”, ha detto a Radio 4’s Today, secondo quanto riporta la Bbc. In mattinata era arrivato, però, un appello del ministro ucraino Kuleba via twitter. “A coloro che all’estero hanno paura di essere trascinati nella terza guerra mondiale. L’Ucraina combatte con successo. Abbiamo bisogno di voi per aiutarci a combattere. Forniteci tutte le armi necessarie”, ha scritto in Kuleba su Twitter. “Applicate più sanzioni alla Russia e isolatela completamente. Aiutate l’Ucraina a costringere Putin al fallimento e scongiurerete una guerra più grande”, chiede il ministro ucraino.

Il presidente ucraino Zelensky ha detto che “colloqui difficili” sono in corso con la Russia nel quarto round di negoziati. “I colloqui difficili continuano. Tutti stanno aspettando notizie. Questa sera riferiremo il risultato”, ha detto Zelensky in un messaggio video. Zelensky parlerà mercoledì al Congresso degli Stati Uniti. Lo rendono noto i Democratici.

In corso a Roma anche  il vertice Usa-Cina fra il consigliere alla Sicurezza nazionale americano Jack Sullivan e il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Yang Jiechi.

MOSCA ‘PRONTA A PRENDERE IL CONTROLLO’ – L’esercito russo non esclude di prendere il “controllo totale” delle grandi città ucraine. Lo afferma il Cremlino. Il portavoce del Cremlino Peskov, su richiesta dei giornalisti, non ha voluto annunciare un’ipotetica data per la fine di quella che Mosca chiama “l’operazione speciale” in Ucraina. Lo riferisce la Tass. Sono più di 40mila – intanto – i miliziani siriani arruolati finora dalla Russia in Siria, secondo quanto riferito dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani che si avvale da anni sul terreno di una fitta rete di fonti locali. L’Osservatorio precisa che finora però nessun combattente siriano è stato trasferito al fronte ucraino dai rappresentanti militari russi. “Finora si sono iscritti alle liste di arruolamento più di 40mila combattenti”, ha affermato l’Osservatorio, sostenendo che questi non sono “volontari” bensì si sono iscritti dietro promesse di ricevere “un salario e privilegi”.

ASSEDIO A KIEV – Prosegue intanto l’assedio alla capitale ucraina. Un condominio di 9 piani a Kiev, nel distretto di Oblon (zona nord-ovest), è stato colpito stamattina dai bombardamenti russi e nelle operazioni di soccorso sono state trovate 2 persone morte, mentre 3 feriti sono stati portati all’ospedale. Lo riporta il Kyiv Independent citando il Servizio statale di emergenza. Altre 15 persone sono state salvate dall’incendio e 63 sono state evacuate mentre si provvedeva a spegnere le fiamme. Colpito anche lo “stabilimento” degli aerei Antonov. L’impianto di produzione di aerei Antonov si trova a Sviatoshyn Airfield, a circa 10 km dal centro della capitale ucraina. Le autorità di Kiev dicono – intanto – di aver accumulato generi alimentari essenziali per un minimo di due settimane. Lo riporta il Kyiv Independent specificando che nel caso in cui la capitale ucraina venga accerchiata e assediata, c’è cibo per almeno due settimane per nutrire i due milioni di persone che sono rimasti nella città.

La donna incinta che era stata fotografata mentre veniva evacuata da un ospedale pediatrico bombardato nella città ucraina di Mariupol è morta insieme al suo bambino. Lo riferiscono i media internazionali. La donna era stata trasportata d’urgenza in un altro ospedale dopo l’attacco russo la scorsa settimana ed era stata fotografata, distesa su una barella, mentre si teneva con le mani il grembo insanguinato. La foto fece il giro del mondo in pochi minuti. Nonostante il rapido intervento, i medici non sono riusciti a salvare né lei, né il bimbo.Novanta bambini sono stati uccisi e oltre 100 feriti dall’inizio dell’invasione in Ucraina. Lo afferma l’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina, secondo quanto riporta il Guardian. “Il maggior numero di vittime è nelle regioni di Kiev, Kharkiv, Donetsk, Chernihiv, Sumy, Kherson, Mykolayiv e Zhytomyr”, afferma in un comunicato.

UN’ALTRA NOTTE DI SIRENE – Le sirene hanno suonato ancora una volta nella gran parte dell’Ucraina: in almeno 19 delle 24 province del Paese la nottata è stata ancora di paura sotto il fuoco dell’artiglieria russa. I civili che cercano di scappare da Mariupol raccontano di scene disperate nella città in cui le forze russe hanno intensificato l’assedio. Lo riferisce la Bbc che ha raccolto le testimonianze dei cittadini. Padre Pavel Komashevsky, un prete, ha raccontato che nelle zone residenziali gli abitanti vengono bombardati senza sosta notte e giorno, con il rombo dei jet sulle loro teste e le esplosioni di missili Grad. L’uomo ha spiegato anche che manca l’elettricità e che cibo e acqua stanno per finire e che gli abitanti hanno iniziato a saccheggiare negozi e farmacia. Padre Pavel ha detto di aver provato ad andarsene giorni fa, ma i tentativi di evacuare attraverso un corridoio umanitario sono stati abbandonati per i bombardamenti russi. Volodymyr Zelensky esorta la popolazione a resistere: “vinceremo”, dice in uno dei suoi video serali. Con toni duri il presidente ucraino mette poi in guardia la Nato: senza una no-fly zone “è solo questione di tempo” prima che un missile russo cada nel territorio dell’Alleanza. Zelensky chiede da tempo un faccia a faccia con Putin, ma la sua richiesta finora non è stata accolta dal Cremlino.