Ucraina, bombe russe sui granai

by | Jul 23, 2022 | Breaking News, EUROPA, Guerra, POLITICS

 Guerra in Ucraina


Zelensky: “Mosca non vuole rispettare l’Intesa”


Ferma la condanna dell’Ue. La preoccupazione della Turchia

L’Ucraina accusa la Russia di aver lanciato quattro missili su Odessa colpendo anche il porto commerciale, cruciale per l’accordo sul grano firmato ieri a Istanbul. Secondo i media ucraini, i russi hanno usato missili da crociera del tipo Kalibr.

A photograph shows a burnt car in front of a destroyed house following a Russian airstrike in a village in the Odessa region, on July 19, 2022, amid the Russian military invasion of Ukraine. (Photo by Oleksandr GIMANOV / AFP)

Ferma la condanna dell’Ue con Borrell e Gentiloni. Zelensky attacca: “Dimostra solo una cosa: non importa cosa dica o prometta la Russia, troverà il modo di non attuare”, l’intesa.

La Turchia si è detta “preoccupata” per gli attacchi russi. “Il fatto che un incidente del genere sia accaduto subito dopo l’accordo che abbiamo raggiunto ieri… ci preoccupa davvero”, ha affermato il ministro della Difesa turco Hulusi Akar. Il ministro ha quindi riferito che la Russia nega l’attacco: “I russi ci hanno detto che non hanno assolutamente nulla a che fare con questo attacco e che stanno esaminando la questione molto da vicino”, ha riferito.

“I russi hanno colpito il porto di Odessa in Ucraina esattamente dove era immagazzinato il grano” ha denunciato Yuriy Ignat, portavoce del Comando dell’Aeronautica militare dell’Ucraina.

“Due missili sono stati abbattuti dalle forze di difesa antiaeree, due hanno colpito le strutture infrastrutturali del porto”, si legge nel messaggio di responsabili locali. Secondo il deputato Oleksiy Goncharenko, ci sono delle vittime. “Ancora una volta hanno mostrato quanto valgono gli accordi con loro”, ha scritto.

Con l’attacco missilistico su Odessa, Vladimir Putin ha “sputato in faccia” all’Onu e alla Turchia. Lo dichiara il ministero degli Esteri ucraino su Facebook, citato da Ukrainska Pravda.

Nel caso in cui l’accordo sul grano dovesse fallire sarà della Russia “la piena responsabilità”, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri di Kiev, Oleg Nikolenko, citato da Ukrainska Pravda.

L’Ue prende posizione con l’Alto Rappresentante per la Politica Estera Ue, Josep Borrell. “L’Ue condanna fermamente l’attacco missilistico russo al porto di Odesa. Colpire un obiettivo cruciale per l’esportazione di grano un giorno dopo la firma degli accordi di Istanbul è particolarmente riprovevole e dimostra ancora una volta il totale disprezzo della Russia per il diritto e gli impegni internazionali”, scrive in un tweet Borrell.

Per il commissario Ue Paolo Gentiloni è una sfida all’Onu. “Ieri l’accordo sul grano. Oggi bombe russe su Odessa. Una sfida alle Nazioni unite e a ogni sforzo di negoziato”, scrive Gentiloni su Twitter.

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha condannato senza mezzi termini l’attacco russo al porto ucraino di Odessa.

“Ci sono volute meno di 24 ore perché la Federazione russa lanciasse un attacco missilistico al porto di Odessa per mettere in discussione gli accordi e le promesse fatte all’Onu e alla Turchia nel documento firmato ieri a Istanbul” sulle esportazioni in sicurezza del grano ucraino, scrive il portavoce del ministero degli Esteri, Oleg Nikolenko su Facebook.

“Il missile russo è lo sputo di Vladimir Putin in faccia al segretario generale dell’Onu António Guterres e al presidente della Turchia Recep Erdogan, che hanno compiuto enormi sforzi per raggiungere un accordo, e ai quali l’Ucraina è grata”, aggiunge Nikolenko.

“L’Ucraina sottolinea la necessità di una rigorosa attuazione degli accordi sul ripristino dell’esportazione sicura di prodotti agricoli ucraini attraverso il Mar Nero da tre porti: Odessa, Chornomorsk e Yuzhnoye. Chiediamo alle Nazioni Unite e alla Turchia di garantire che la Russia rispetti i propri obblighi nel quadro del funzionamento sicuro del corridoio del grano. In caso di mancato rispetto degli accordi raggiunti – conclude -, la Russia si assumerà la piena responsabilità dell’aggravarsi della crisi alimentare mondiale”.