Ucraina: braccio di ferro Mosca-Kiev sul controllo del Lugansk, raid sull’aeroporto di Melitopol

by | Jul 3, 2022 | Breaking News, Guerra, World

Guerra in Ucraina


Gli ucraini ammettono: ‘Lysychansk potrebbe cadere in mani russe’

La Russia afferma di aver conquistato la città di Lysychansk e l’intera regione del Lugansk nell’Ucraina orientale.

Lo fa sapere il ministero russo della Difesa, citato da Interfax.

Un post tratto dal profilo Governatore Lugansk: I residenti di Lysychansk, colpiti dai russi con bombe a grappolo, continuano a essere consegnati agli ospedali del Paese
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Kiev smentiva la presa dell’ultima città del Lugansk ma stamattina il consigliere di Zelensky Oleksiy Arestovych aveva ammesso la possibile caduta della città gemella di Severodonetsk. Il portavoce del Ministero della Difesa ucraino Yuriy Sak ha dichiarato alla Bbc che la città di Lysychansk non è sotto il “pieno controllo” delle forze russe, nonostante Mosca abbia affermato che la città è caduta. Ma ha aggiunto che i combattimenti in città sono “molto intensi da un bel po’ di tempo”, con le forze di terra russe che “attaccano senza sosta”. “Per gli ucraini, il valore della vita umana è una priorità assoluta, quindi a volte ci ritiriamo da certe aree per poterle riprendere in futuro”, ha aggiunto. La battaglia per il Donbass non è ancora finita: anche se la Russia conquista tutto il Lugansk non siamo al game over. Lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa ucraino Yuriy Sak alla Bbc, aggiungendo che ci sono “altre grandi città nell’area del Donbass, in particolare nella regione di Donetsk” che sono sotto il controllo delle forze armate ucraine. “Queste sono città che negli ultimi due giorni sono state bersaglio di severi attacchi missilistici, bombardamenti di artiglieria”, ha detto. Sak ha affermato che l’Ucraina è fiduciosa e sta ricevendo sostegno dai suoi alleati occidentali.

RAID UCRAINO A MELITOPOL
Potenti esplosioni intorno alle tre di notte nel perimetro dell’aeroporto di Melitopol, città dell’Ucraina sud-orientale occupata dall’esercito russo dove hanno sede le truppe della Federazione. Lo riporta Ria Melitopol pubblicando foto e video. Kiev intanto ammette che i russi potrebbero prendere Lysychansk. Ammissioni anche dal fronte russo: per la prima volta si riconosce l’affondamento della Saratov.

Sull’area dell’aeroporto di Melitopol si è alzata un’enorme colonna di fumo. Le conseguenze dell’attacco sono visibili anche a decine di chilometri dalla città. I civili non hanno potuto accedere ai rifugi antiaerei perchè le forze russe li hanno chiusi tutti – riferiscono i media ucraini – e molti residenti starebbero tentando di lasciare la città.

A Melitopol le forze armate ucraine hanno distrutto una delle quattro basi militari russe. “Sono stati lanciate più di 30 bombe”, ha scritto sui social il sindaco Ivan Fedorov. E ha aggiunto che si prevede un grande flusso di residenti di Melitopol per l’evacuazione: “Il nostro compito è quello di aiutare ad accogliere le persone che vogliono trasferirsi a Zaporizhzhia”. “I russi stanno cercando di affermare che ci sono stati bombardamenti su aree civili e che la popolazione è stata colpita: ma questo non è vero”, ha affermato Fedorov.
La città è sotto l’occupazione russa dalla fine di febbraio.

Un’altra controffensiva ucraina nei territori occupati dai russi è avvenuta a Chornobayivka, cittadina vicino Kherson nel sud est dell’Ucraina. Le forze armate dell’Ucraina hanno fatto saltare in aria un magazzino di munizioni russe. Lo rende noto l’amministratore militare regionale di Odessa Serhiy Bratchuk su telegram, come riporta Unian.

Il centro di Lysychansk

L’UE VALUTA UN’AUTHORITY PER RAFFORZARE L’APPLICAZIONE DELLE SANZIONI
L’Unione europea sta valutando la possibilità di rendere più efficaci le sanzioni adottate, specialmente quelle contro la Russia, attraverso la costituzione di un’ Authority ‘ad hoc’ che ne controlli l’applicazione poichè quest’ultimo compito ricade sotto la responsabilità degli Stati membri e non sempre viene svolto al meglio. Lo ha confermato la commissaria Ue per i servizi finanziari Mairead McGuinness in un’intervista al Financial Times, dicendosi favorevole all’idea che potrebbe prendere la forma di una versione Ue dell’Ufficio per il controllo degli asset esteri (Ofac), l’agenzia del Tesoro Usa.

Mosca: “Missili ucraini con munizioni a grappolo a Belgorod”. L’esercito ucraino ha colpito le cittaà russe di Kursk e Belogorod, vicino al confine, con missili Tochka-U e droni Reis “con un attacco deliberato con missili balistici Tochka-U con munizioni a grappolo e droni Tu-143 Reis sulle aree residenziali, dove non ci sono militari”. Lo afferma il ministero della difesa russa, come riporta Ria Novosti aggiungendo che “l’attacco missilistico è stato pianificato ed effettuato di proposito contro la popolazione civile delle città russe”.

L’affondamento della Saratov. La Russia afferma di aver recuperato una grande nave da sbarco che sarebbe stata affondata dal suo equipaggio “per prevenire la detonazione delle munizioni di bordo a causa dell’incendio scoppiato” dopo che un missile ucraino l’aveva colpita nel porto di Berdyansk il 24 marzo: è la prima volta che Mosca ammette l‘affondamento della Saratov. Lo riporta la Bbc. Un post di Telegram di un funzionario nominato dalla Russia nell’Ucraina meridionale, Vladimir Rogov, dichiara che missili balistici Tochka-U avevano preso di mira il porto controllato dai russi. La nave sarà rimorchiata a Kerch, in Crimea.

Tre navi russe con a bordo 24 missili da crociera e due grandi navi anfibie nel Mar Nero sono pronte per attacchi al terriotorio ucraino. Lo ha annunciato su Facebook il Comando operativo meridionale di Kiev, riferisce Ukrinform. “Sono avvenuti cambiamenti quantitativi e qualitativi nella formazione navale della flotta russa: sono adesso in attività tre portamissili dotati di 24 missili da crociera e due grandi navi anfibie “, si legge nel post.

ZELENSKY: “FEROCI OSTILITA’ NEWL DONBASS”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riferito che dallo scoppio della guerra, il 24 febbraio, i territori di 10 regioni dell’Ucraina sono stati colpiti e che da allora è stato possibile liberare 1.027 città e villaggi. Altri 2.610 sono ancora sotto l’occupazione russa e molti dovranno essere ricostruiti, ha aggiunto Zelensky nel consueto messaggio video ripreso da Ukrainska Pravda, in vista della conferenza internazionale sulla ricostruzione in programma lunedì a Lugano.

Ucraina, Zelensky: ‘2.610 citta’ e villaggi ancora occupati dai russi’ Feroci ostilità continuano lungo l’intera linea del fronte, nel Donbass” ha detto Zelensky nel suo discorso serale citato da Ukrinform, spiegando che “l’epicentro è, ovviamente, nelle città della regione di Lugansk”. Il presidente ucraino ha poi aggiunto che “l’attività del nemico nella regione di Kharkiv si sta intensificando. Siamo riusciti a cacciare gli occupanti da Ivanivka, nella regione di Kherson, e continuiamo a fare pressione nel sud del nostro Paese”.

“In molte città delle retrovie ora” ci si sente sollevati, “ma la guerra non è finita, la sua brutalità sta aumentando in alcuni luoghi e questo non può essere dimenticato”. Lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram, rivolgendo un appello agli ucraini ad “aiutare l’esercito, aiutare i volontari, aiutare tutti coloro che sono rimasti soli in questo momento”, e a “diffondere la verità sulla guerra e sui crimini degli occupanti”. “Non importa quanto sia difficile oggi, dobbiamo ricordare cosa accadrà domani. E domani potrebbe portare il massimo beneficio all’Ucraina”, aggiunge. Zelensky, riferisce Ukrainska Pravda, ha ricordato che lunedì a Lugano, in Svizzera, si terrà una conferenza speciale sulla ricostruzione dell’Ucraina, dove Kiev presenterà il suo piano.

Zelensky ha riferito che dallo scoppio della guerra, il 24 febbraio, i territori di 10 regioni dell’Ucraina sono stati colpiti e che da allora è stato possibile liberare 1.027 città e villaggi. Altri 2.610 sono ancora sotto l’occupazione russa e molti dovranno essere ricostruiti, ha aggiunto Zelensky nel consueto messaggio video ripreso da Ukrainska Pravda, in vista della conferenza internazionale sulla ricostruzione in programma lunedì a Lugano.
“Feroci ostilità continuano lungo l’intera linea del fronte, nel Donbass”, ha detto il presidente ucraino nel suo discorso serale citato da Ukrinform, spiegando che “l’epicentro è, ovviamente, nelle città della regione di Lugansk”. Zelensky ha poi aggiunto che “l’attività del nemico nella regione di Kharkiv si sta intensificando. Siamo riusciti a cacciare gli occupanti da Ivanivka, nella regione di Kherson, e continuiamo a fare pressione nel sud del nostro Paese”.