Altre città sotto assedio. Zelensky: “Colpiti ospedali e civili”
L’Ucraina conferma i negoziati con la Russia al confine con la Bielorussia. Lo riferisce la presidenza ucraina.
“Abbiamo convenuto che la delegazione ucraina si sarebbe incontrata con la delegazione russa senza precondizioni al confine ucraino-bielorusso, vicino al fiume Pripyat”. Lo afferma in un messaggio su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, confermando l’incontro negoziale con la Russia. Durante la conversazione telefonica con il presidente bielorusso, “Alexander Lukashenko si è assunto la responsabilità di garantire che tutti gli aerei, elicotteri e missili di stanza sul territorio bielorusso rimangano a terra durante il viaggio, i colloqui e il ritorno della delegazione ucraina”, ha concluso Zelensky.
L’ultimatum di Mosca a Kiev sui negoziati in Bielorussia per porre fine alla guerra scadeva alle 15 di oggi ora di Mosca (le 13 in Italia). “La Russia sta cercando di mettere l’Ucraina in condizioni di ultimatum inaccettabili, che abbiamo rifiutato categoricamente molto tempo fa”, aveva risposto il capo dell’ufficio del presidente ucraino, Mykhailo Podoliak. Putin aveva quindi accusato l’Ucraina di non “aver colto l’occasione” per i negoziati.
Intorno alle 13.15 tre forti esplosioni si sono distintamente sentite dal centro di Kiev nell’arco di 20 minuti. Lo ha constatato l’inviato dell’ANSA a Kiev. Al momento non si hanno ancora informazioni sull’origine di questi boati, né quali danni possano aver provocato. Si tratta senz’altro di esplosioni più potenti di quelle di ieri. Intanto il governatore di Kharkiv annuncia che le forze ucraine hanno ripreso il controllo di Kharkiv e hanno cacciato le truppe russe.
L’UE CHIUDE I CIELI ALLA RUSSIA – L’Ue chiude i cieli alla Russia, si valuta lo stop anche alle navi. Da oggi Italia, Finlandia, Danimarca hanno chiuso lo spazio aereo ai russi.
Le sanzioni contro la Russia sono “peggio di una guerra. La Russia viene spinta verso una terza guerra mondiale”: lo ha detto oggi il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, secondo quanto riporta la Tass. “In una situazione come questa dovremmo essere consapevoli che ci sono tali sanzioni. Si parla tanto di settore bancario, gas, petrolio, Swift. È peggio della guerra. La Russia viene spinta verso una terza guerra mondiale. Dovremmo essere molto riservati e stare alla larga da essa. Perché la guerra nucleare è la fine di tutto”.
I COMBATTIMENTI – Le forze ucraine hanno ripreso il controllo di Kharkiv e hanno cacciato le truppe russe. Lo annuncia il governatore ucraino di Kharkiv.
“E’ stata una notte dura”, Mosca ha sparato sulle abitazioni. Lo ha detto il presidente ucraino Zelensky in un discorso alla nazione. “Hanno mentito sul fatto che non avrebbero toccato i civili, ma dalle prime ore dell’invasione le truppe russe hanno attaccato le infrastrutture civili. Hanno deliberatamente scelto tattiche per colpire le persone e tutto ciò che rende la vita normale: elettricità, ospedali, case. Zelenskiy ha quindi chiesto ai cittadini stranieri di tutto il mondo di unirsi alla guerra contro “i russi criminali di guerra”.
Nella città un palazzo di nove piani è stato colpito da un missile russo: una donna è morta e altre 20 persone sono state evacuate. Altri 60 residenti nel palazzo si erano rifugiati nello scantinato e nessuno di loro è rimasto ferito. L’attacco russo ha fatto saltare in aria un gasdotto a Kharkiv. Lo riporta il Kyiv Independent mostrando un video dell’esplosione e delle fiamme del Servizio per le comunicazioni speciali dell’Ucraina. La città nordorientale del Paese è da ore sotto pensanti bombardamenti.
Nella stessa regione di Kharkiv le forze russe hanno catturato 471 soldati ucraini, secondo quanto ha reso noto il ministero della Difesa russo, secondo quanto riporta l’agenzia Interfax. I soldati si sarebbero “arresi volontariamente”. Putin ha elogiato l'”eroismo” delle Forze Speciali.
La Russia, intanto, sta facendo entrare in Ucraina altri carri armati e lanciarazzi. Le forze russe hanno quindi “completamente” assediato le città ucraine di Kherson (sud) e Berdyansk (sudest): lo ha annunciato il portavoce del ministero della Difesa, Igor Konashenkov.
I russi hanno colpito un sito di smaltimento di rifiuti radioattivi a Kiev. Lo riferisce il Kyiv Independent. Secondo un primo rapporto dell’Autorità nazionale per la regolamentazione nucleare dell’Ucraina, non ci sono minacce per le persone fuori dalla zona di protezione sanitaria. Il Servizio di emergenza statale ucraino ha precisato che il bombardamento sul sito non ha portato alla depressurizzazione dello stoccaggio di sostanze radioattive: è stata colpita la recinzione del sito, mentre l’edificio è rimasto intatto.
LE VITTIME E I FERITI – Almeno 64 civili sono stati uccisi da quando la Russia ha invaso l’Ucraina e oltre 170 sono rimasti feriti, secondo un bilancio dell’Onu. In totale sono state colpite 240 persone, 64 delle quali sono morte, secondo l’Onu, inoltre i danni alle infrastrutture civili hanno privato centinaia di migliaia di persone dell’accesso all’elettricità o all’acqua. Centinaia di case, prosegue l’Onu, sono state danneggiate o distrutte, mentre ponti e strade danneggiati dai bombardamenti hanno lasciato alcune comunità tagliate fuori dai mercati. Oltre 210 civili ucraini sono stati uccisi e più di 1.100 sono rimasti feriti dall’inizio dell’invasione russa nel Paese, sono i dati del governo di Kiev.
LE AGENZIE ONU LASCIANO – Le agenzie dell’Onu e i loro partner umanitari hanno sospeso le operazioni in Ucraina “a causa del deterioramento della situazione della sicurezza”: lo ha reso noto l’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli affari umanitari. L’Onu e i suoi partner manterranno comunque la loro presenza nel Paese e riprenderanno il lavoro “quando la situazione lo permetterà”, ha aggiunto. Lo riporta la Bbc.
NUOVO APPELLO DEL PAPA – “Ho il cuore straziato per quanto accade in Ucraina e in altre parti del mondo”, “tacciano le armi, Dio sta con gli operatori di pace, non con chi usa la violenza”. Lo ha detto il Papa all’Angelus. Poi ha rivolto un pensiero alla popolazione civile in Ucraina “in fuga”. “Sono fratelli e sorelle per i quali è urgente aprire corridoi umanitari, vanno accolti”.