Ucraina, Kiev: ‘Mosca risponde al discorso di Zelensky con i missile’

by | Nov 15, 2022 | PRIMOPIANO, World

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‘Qualcuno pensa davvero che il Cremlino voglia la pace’

“La Russia risponde al potente discorso di Zelensky al G20 con un nuovo attacco missilistico. Qualcuno pensa seriamente che il Cremlino voglia davvero la pace? Vuole obbedienza.

Ma alla fine i terroristi perdono sempre”, denuncia il capo dell’ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak, su Twitter.

Un post tratto dal profilo Twitter ?????; ‘Collage of 100 foreign volunteers who died in Ukraine. Heroes, rest in peace’, 15 ovembre 2022. TWITTER +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO’ ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L’AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE, CUI SI RINVIA+++NPK+++

Circa 70 missili sono stati lanciati oggi pomeriggio sull’Ucraina, afferma il consigliere del ministero della Difesa ucraino Yuriy Sak, citato dalla Bbc.

Attacchi missilistici russi, oltre che a Kiev, anche nella regione di Chernihiv e di Mykolaiv, riferiscono le autorità ucraine come riporta Unian. “Rimani nei rifugi o in un luogo sicuro”, ha annunciato Vyacheslav Chaus, capo dell’oblast di Chernihiv mentre il responsabile di Mykolayiv Vitaly Kim ha annunciato una ondata di attacchi missilistici russi nella regione. Un raid ha colpito un altro edificio “a più piani” a Kiev, ha comunicato il sindaco Vitali Klitschko, aggiornando la situazione. Esplosioni e raid sono state segnalati anche a Leopoli e Kharkiv, secondo quanto hanno riferito le autorità locali, invitando i residenti a scendere nei rifugi.

Diverse regioni dell’Ucraina hanno subito interruzioni alle reti elettriche dopo i nuovi raid russi. A Leopoli sono state colpite “infrastrutture energetiche critiche”, con interruzione dell’elettricità e del segnale per la telefonia mobile, ha reso noto su Telegram il governatore Maksym Kozytskyi. Di danni alle “infrastrutture critiche” ha parlato anche il sindaco di Kharkiv Ihor Terekhov. “Al momento non ci sono informazioni sulle vittime. A causa dei danni alla struttura, ci sono problemi con l’alimentazione elettrica. Interrotto il trasporto elettrico a terra, la metropolitana”.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo intervento al G20, aveva detto che la guerra della Russia “deve finire ora” ma ha anche escluso un terzo “accordo di Minsk”, che fa riferimento ai due falliti accordi di cessate il fuoco tra Kiev e Mosca sullo status della regione orientale del Donbas. Punto sul quale ha replicato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov vedendo nel rifiuto al ‘Minsk 3’ la conferma della riluttanza di Kiev a negoziare. “La Russia continua a perseguire i suoi obiettivi nell’operazione militare in Ucraina perché Kiev rifiuta i negoziati”, ha detto citato dalla Tass. Anche il ministro degli Esteri Serghei Lavrov ha bocciato  le proposte ucraine, definendole “non realistiche e non adeguate”.

Il  ministro degli Esteri russo, rimasto nella stanza mentre il leader di Kiev parlava, ha precisato però che la Russia vuole vedere “fatti concreti, e non parole” sull’influenza esercitata dall’Occidente su Zelensky perché accetti di negoziare, ha aggiunto Lavrov. “Altri Paesi sono sempre più convinti che il conflitto in Ucraina sia stato provocato da Washington” – ha affermato nel suo intevento – Per quanto riguarda l’argomento ucraino, sia gli Stati Uniti che tutti i suoi alleati sono stati piuttosto aggressivi durante le discussioni di oggi, accusando la Russia, come si suol dire, di aggressione non provocata contro l’Ucraina. Ma altri Paesi sono convinti che l’aggressione sia stata provocata da loro”.

Cremlino, risoluzione Onu sull’Ucraina formalizza un furto
La risoluzione approvata ieri dall’Assemblea generale dell’Onu, secondo la quale la Russia deve risarcire l’Ucraina per i danni provocati nell’invasione ordinata da Putin, è stata criticata dal Cremlino, che l’ha definita “la formalizzazione di un furto”, riporta l’agenzia Interfax. “Naturalmente – ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov – gli organizzatori di questo processo stanno cercando di completare il furto delle nostre riserve all’estero, che sono state bloccate in modo assolutamente illegale. In realtà, (questa è) la formalizzazione di un furto tramite la piattaforma delle Nazioni Unite”.