I posti a tavola erano 10. Otto sono rimasti vuoti.
Che tristissima, malinconica, demoralizzante vigilia e’ stata.
Mia figlia e’ risultata positiva la mattina del 24.
Il giorno prima la sua famiglia si era incontrata con quella del fratello.
Cosi’ alla tavola di casa mia sono mancati otto commensali.
Il pranzo della viglia e’ rimasto incompiuto.
Anche quello di oggi, Natale, avra’ soltanto due commensali.
Il cibo, almeno, non e’ andato perduto.
Quello gia’ preparato e quello da friggere se lo sono venuti a prendere dalla porta di casa, senza entrare.
Dentro due scatoloni tanta buona roba ed i regali, naturalmente.
Che angosciosa camurria e’ questo nemico invisibile che da due anni ha rivoltato la vita anche di quelli che non credono ci sia, o che non sia tanto pericoloso.
Nel frattempo, tiriamo avanti con le dovute precauzioni, sperando che i vaccini ci faccino ornare alla normalita’.
Nel frattempo ho stabilito – voglio e pretendo – di rifare con tutta la famiglia la vigilia, e Natale, anche se sara’ maggio, o luglio.
Coraggio, adda’ passa’ a nuttata.
