Il premio dedicato ed ispirato al poeta Dino Campana per iniziativa della testata giornalistica Marradi Free News
di Barbara Betti
XII^ Edizione Premio Internazionale Dino Campana nel segno di Pape Gurioli
Il Genio di Dino Campana e di Pape Gurioli sprigionano tanta qualità poetica e musicale e illuminano la memorabile ed emozionante cerimonia della XII^ Edizione del Premio internazionale di Poesia a La Spezia. L’edizione del 2026 arriverà nella città di Ravenna.
Nato nel 2013, questo premio dedicato ed ispirato al poeta Dino Campana per iniziativa della testata giornalistica Marradi Free Nws con la collaborazione di numerose associazioni culturali romagnole e toscane prima fra tutte l’Accademia degli Incamminati è cresciuto nel corso degli anni fino a diventare uno straordinario viaggio nel mondo della poesia moderna: un viaggio che è partito da Firenze verso tanti luoghi che sono stati di Dino Campana, un viaggio che ci ha coinvolto estimatori della poesia, della letteratura della musica e delle arti. Nel 2015 data la quantità di poesie e la loro particolarità, fu inserita all’interno del premio una sezione speciale per il “Testo Lirico Musicale” promosso da Opera In-Stabile, Associazione per la Musica, le Arti e la Storia, fondata a Marradi da Emilio Betti cui è stato intitolato dopo la sua scomparsa avvenuta nel dicembre 2020. Quest’anno un altro grande e storico protagonista della Giuria del Premio è scomparso Pape Giampaolo Gurioli, musicista di originalità riconosciuta ed indiscussa, compositore, jazzista con partecipazioni interdisciplinari che lo hanno portato a lavorare con artisti come Lindsay Kemp e William Congdon.
Nel segno di Pape si è quindi tenuto il XII premio internazionale di poesia nella splendida cornice della città di La Spezia che possiamo definire Campaniana non solo per il fortissimo legame di Dino con la terra ligure ma perché come sappiamo da una lettera inviata nel 1913 prima del viaggio in Sardegna, vi soggiornò. La Liguria fu per Dino Campana anche il solido legame con Mario Novaro fondatore della Rivista La Riviera Ligure sulla quale pubblicò tre poesie. Non so esattamente cosa mi abbia fatto intestardire nel cercare gli originali delle tre riviste, se il solo fatto di aver letto anni addietro le poesie pubblicate ed aver colto le piccole diversità testuali tra queste e i Canti Orfici del 1914 o inconsciamente il fatto che il Premio 2025 sarebbe stato a La Spezia. Devo comunque ringraziare la Libreria Antiquaria Pontremoli per la pazienza e la disponibilità che mi hanno riservato: è anche grazie a loro se ho potuto acquistare nel mese di Aprile le tre riviste per il Centro Studi Campaniani, ora a disposizione di studiosi e ricercatori. Questo legame tra La Spezia e Marradi, nel nome di Dino Campana, è
stato reso ancora più forte dalla presenza alla Premiazione degli Assessori del Comune di La Spezia Manuela Gagliardi, delegata del Sindaco, Daniela Carli e Giulio Guerri e di Tommaso Triberti, Sindaco di Marradi e Presidente dell’Unione dei Comuni del Mugello. La Vincitrice del Premio di Poesia Alessia Tarantino con l’opera La Veste è stata proclamata anche vincitrice del premio Emilio Betti per il testo Lirico Musicale, dalla giuria composta da: Micol Pambieri Attrice; Concetta Anastasi Direttore d’Orchestra e Compositrice; Raffaella Ridolfi Giornalista e Scrittrice, Elisabetta Costantini Pelosini Professore d’Orchestra, Federica Caseti Balucani Cantante; Barbara Betti Professore d’Orchestra e Ricercatore. Mentre nella Sezione Internazionale presieduta dal Prof. Luciano
Giovannini ha prevalso Lucia Lo Bianco con l’opera Dawn of ashes in Gaza. La numerosa partecipazione del pubblico ha reso la giornata, vivida di emozioni e di grande forza emotiva ma anche spontanea, sincera e commovente. E’ dall’incontro avvenuto durante uno dei premi di poesia che nasce l’amicizia tra Pape Gurioli e il Poeta spezzino Giancarlo Guani, autore del testo La Lupa Chiara che Pape ha musicato in collaborazione con Angelino Cappelli e che Federica Caseti Balucani ha interpretato a La Spezia, rendendo con la sua voce palpabile, la figura di Pape Gurioli come fosse fisicamente presente.
La presenza di Arianna, figlia di Pape ha rappresentato per tutti, autorità, pubblico, poeti e giurati, il momento simbolico più forte, quello che ha riunito tutte le espressioni dell’arte e della cultura nel nome della continuità, della collaborazione e della responsabilità di chi eredita non per se stesso ma per tutti, il dovere di preservare la storia per continuare a creare e a scoprire. Un grazie speciale per questo nuovo legame che vedrà nell’estate 2026, a La Spezia la continuazione di una nuova e sempre più grande avventura nel segno della poesia, della musica, delle arti, della ricerca e, citando Luigi Bartolini,…dell’immenso…
Barbara Betti