CINEMA
Dall’attrice battute sull’orgoglio della lingua italiana
A movimentare la solennità della cerimonia al Quirinale con i candidati ai David di Donatello ha pensato Geppi Cucciari, con un monologo ironico rivolto direttamente al padrone di casa, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che lo ha seguito divertito.
“È sempre una grande emozione essere qui, in questa modesta magione, ampio cortile, molto luminoso, discreta armocromia, libero fra cinque anni.
Presidente, lei, libero tra cinque anni, mancano cinque anni, quasi sei”, l’incipit dell’attrice.
“Come sta, tutto bene? Lei ha un calendario… fa più giri dei Maneskin, sabato era a Londra per l’incoronazione di re Carlo, tra l’altro un ottimo spot per la nostra Repubblica, l’altro ieri Gianni Morandi al Senato, oggi qui con me: una discesa inarrestabile, di questo passo domani pomeriggio mi inaugura una bocciofila a Ladispoli con Mastrota. Si tenga pronto, perché stasera mi partite in Norvegia, vedrà un altro re: leggo nei suoi occhi lo sfrenato entusiasmo di chi si appresta a mangiare aringhe per tre giorni. Magari potete parlare del fatto che all’Eurovision Song Contest la cantante in gara per la Norvegia è italiana (Alessandra Mele, ndr). Le do così uno spunto di conversazione col re”.
Poi ancora battute sul secondo mandato di Mattarella: “È bello ritrovarla, dopo questi due anni, un nuovo incarico che ha accettato con grandissimo entusiasmo. Quando l’hanno rieletta meno male aveva la mascherina, non si è visto cosa ha detto sotto… Pensi, lei – ha continuato Cucciari – oggi poteva essere un uomo libero, un pensionato. E invece che andare al cinema è stato costretto a farlo venire tutto qua, il cinema è qua per lei, da lei”, ha sottolineato l’attrice tra gli applausi. Poi l’introduzione dei candidati a David, “che quest’anno per motivi di orgoglio si chiameranno Davide di Donatello, perché anche al cinema è ora di tornare alla lingua italiana: lo shooting torni a essere ripresa, il casting provino quando è lento, raccomandazione quando è veloce, il runner diventi apprendista sottopagato, mentre azione resta in italiano, ma per par condicio bisogna dire anche Italia Viva all’inzio del film”.