Esercito Israele lancia ‘Operazione Spade di Ferro’. Richiamati decine migliaia riservisti. Confermati 2200 lanci
L’esercito israeliano ha richiamato in servizio decine di migliaia di riservisti, secondo quanto ha appreso la televisione pubblica Kan.
Si tratta, secondo la emittente, dell’inizio della ‘Operazione Spade di ferro’. L’esercito ha confermato il lancio di almeno 2200 razzi da Gaza. ”Sono in corso combattimenti in sette località di Israele”, ha aggiornato la emittente. Le sirene di allarme antimissili da Gaza sono di nuovo risuonate a Tel Aviv. Lo ho constatato l’ANSA sul posto. “Decine di aerei israeliani stanno attaccando a Gaza un numero di obiettivi di Hamas nella Striscia”. Lo ha annunciato il portavoce militare.
“Decine di aerei israeliani stanno attaccando a Gaza un numero di obiettivi di Hamas nella Striscia”. Lo ha annunciato il portavoce militare.
“Seguiamo con angoscia le notizie provenienti da Israele e condanniamo senza riserve gli attacchi condotti da Hamas”. E’ quanto scrive su X l‘Alto rappresentante Ue Josep Borrell. “Queste orribili violenze devono cessare immediatamente. Con il terrorismo e la violenza non si risolve niente”, aggiunge Borrell. “L’Ue esprime la sua solidarietà a Israele in questi difficili momenti”. Anche la Francia “condanna con la massima fermezza gli attacchi terroristici in corso contro Israele e la sua popolazione”: lo scrive questa mattina in una nota il Quai d’Orsay. Parigi “esprime piena solidarietà ad Israele e alle vittime di questi attacchi” e “ribadisce il suo assoluto rifiuto del terrorismo e il suo impegno per la sicurezza di Israele”.
In seguito all’inizio delle ostilità i supermercati di Gaza sono stati presi d’assalto dalla popolazione che teme che dovrà adesso affrontare un conflitto prolungato con Israele. Gli scaffali dei prodotti alimentari – riferiscono fonti locali – si sono presto svuotati. Lunghe file sono segnalate anche dai fornai. Nelle stazioni di benzina automobilisti cercano di aggiudicarsi le ultime scorte di combustibile disponibili, in un’atmosfera di forte tensione.
Hamas ha affermato di aver lanciato contro Israele “5.000 razzi” nella fase di apertura della operazione che ha chiamato ‘Alluvione al-Aqsa’. “Abbiamo deciso di mettere fine ai crimini di Israele”, si legge in un comunicato in cui denuncia “profanazioni” avvenute nei Luoghi santi di Gerusalemme.
Razzi sparati da Gaza hanno centrato nel Negev il villaggio beduino di Kseifeh. Lo ha detto alla televisione pubblica Kan il sindaco di quella località, secondo cui finora si ha notizia di quattro morti. Gli abitanti, ha aggiunto, non dispongono di rifugi in cui proteggersi durante attacchi di razzi.
“Siamo in stato di guerra. Abbiamo 21 episodi in corso nel sud del Paese”: lo ha affermato il capo della polizia israeliana, Yaakov Shabtai. Unità scelte della polizia, ha aggiunto, sono state mobilitate ed inviate nella zona degli scontri. La polizia ha inoltre eretto posti di blocco sulle arterie fra il sud ed il centro di Israele. Misure di sicurezza sono state approntate anche lungo la linea di demarcazione con la Cisgiordania e nelle città di Israele a popolazione mista di ebrei ed arabi.
Hamas “ha commesso un grave errore questa mattina e ha lanciato una guerra contro lo Stato di Israele”. Lo ha detto il ministro della difesa Yoav Gallant aggiungendo che l’esercito “sta combattendo contro il nemico in ogni luogo. Invito tutti i cittadini israeliani a seguire le istruzioni di sicurezza. Lo Stato di Israele – ha concluso – vincerà questa guerra”.
Secondo notizie dei media – ma non confermate ufficialmente – miliziani di Hamas infiltrati nel sud di Israele avrebbero preso in ostaggio dei civili israeliani. In particolare – secondo Haaretz – nella cittadina di Ofakim a ridosso della Striscia di gaza.Secondo il quotidiano, a Sderot i miliziani di Hamas sarebbero entrati nella locale stazione di polizia. Sono segnalati anche diversi scontri a fuoco. Eguali notizie riferite anche dalla tv – sebbene non confermate ufficialmente – riferiscono di soldati israeliani presi in ostaggio da Hamas.
Mohammed Deif, capo dell’ala militare di Hammas, ha precisato che l’operazione ‘Alluvione al-Aqsa’ rappresenta una reazione “alla profanazione dei luoghi santi a Gerusalemme” e al costante rifiuto da parte di Israele di “liberare i nostri prigionieri”. Ha affermato che i miliziani hanno avuto ordine di “non uccidere donne e bambini”. Ha anche fatto appello a tutti i palestinesi di unirsi alla lotta armata. “Il nemico – ha detto – è più debole di quanto non si pensi”. Questo testo è stato diffuso sul web da Hamas che, come in passato, ha mostrato solo un profilo oscurato del volto di Deif.
L’esercito israeliano ha dichiarato “lo stato di allerta di guerra“. Lo ha scritto il portavoce militare, ricordando che “l’organizzazione terroristica di Hamas ha cominciato un massiccio di tiro di razzi verso il territorio israeliano e in diversi luoghi”. Israele ha deciso il richiamo dei riservisti.
Attacco a sorpresa da Gaza su Israele, con nutriti lanci di razzi in parte intercettati dalle batterie di difesa israeliane Iron Dome. Gravemente ferita un’anziana nell’area di Gederot, vicino Ashkelon, poi deceduta. Ci sarebbero 15 feriti (di cui uno grave) provocati dal lancio dei missili dalla Striscia. Sirene di allarme antimissili a Tel Aviv. Incontro tra il premier Benyamin Netanyahu e il ministro della difesa Yoav Gallant con i responsabili della sicurezza e militari.
Nell’ultima mezz’ora “razzi sono stati tirati” da Gaza verso Israele. Lo ha annunciato l’esercito, senza tuttavia precisare per ora il numero degli ordigni. Il portavoce militare ha raccomandato ai cittadini del sud e del centro di Israele di “restare nelle aree protette e seguire le istruzioni del Centro di comando interno”. I servizi di pronto soccorso israeliani, citati dai media, hanno riferito di un ferito leggero nella cittadina di Yavne, nel centro del Paese, a causa del lancio di razzi da Gaza.
Atmosfera di guerra a Gaza. Dalla prima mattina la popolazione vede nutriti lanci di razzi verso Israele, parte dei quali sono intercettati dalle batterie di difesa israeliane Iron Dome. L’attacco – riferiscono fonti locali – è iniziato nella prima mattina mentre i bambini si stavano andando a scuola. Sono subito rientrati nelle loro case mentre le strade – secondo le fonti – si stanno svuotando.
Ieri decine di migliaia di sostenitori della Jihad islamica si erano raccolti in piazza a Gaza per celebrare l’anniversario della fondazione del movimento. Ma ancora non è chiaro se ci sia un legame fra quell’evento e i lanci di oggi.
Fonti locali aggiungono che dagli altoparlanti delle moschee sono diffusi messaggi di tripudio. Fra questi: “Abbiamo sorpreso il nemico. E’ una grande vittoria della resistenza armata”.
Il premier Benyamin Netanyahu e il ministro della difesa Yoav Gallant incontreranno a breve i responsabili della sicurezza e militari dopo l’attacco a sorpresa da Gaza. Alcuni analisti segnalano che l’attacco da Gaza avviene quasi nella stessa data di ottobre del 1973 quando Egitto e Israele attaccarono Israele nel giorno di Kippur. ‘Un certo numero di terroristi sono penetrati in territorio israeliano da Gaza. Gli abitanti della zona devono restare nelle loro abitazioni”: lo ha reso noto il portavoce militare israeliano.
Sul web si sono intanto diffuse immagini – la cui autenticità non è stata ancora confermata – che mostrano miliziani palestinesi in volo da Gaza verso Israele con deltaplani.
Amb.Italia in Israele a connazionali, ‘massima attenzione’
L’ambasciata italiana in Israele ha invitato i connazionale “ad evitare ogni spostamento non strettamente necessario, mantenere la massima attenzione, restare informati e seguire le indicazioni delle autorità locali”. L’ambasciata ha quindi ricordato “il massiccio lancio di razzi in varie località del Paese” e che “le autorità israeliane hanno dichiarato uno stato di allerta che riguarda tutte le località in un raggio di 80 chilometri dalla Striscia di Gaza”.
“La Farnesina, in stretto raccordo con l’ambasciata italiana in Israele, continua a monitorare l’evoluzione della situazione di sicurezza nel Paese. Invitiamo i connazionali alla massima prudenza. Unità di Crisi attivata. Numero di emergenza: +39 06 36225”. Questo il testo di un messaggio del Ministero degli affari Esteri su X.
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