Dopo la morte di Enzo Di Mauro, giornalista di lungo corso e mio compagno di lavoro durante il proramma °Wake up Italian Style°, nel giro di sei giorni, ho perso un altro amico, Franco Valli, incredibile voce della Chin e instaccabile promotore del retaggio cutlurale italiano in Canada.
Con Franco abbiamo condiviso le avventure e l`evoluzione della radio multiculturale in Canada. Quando una persona lascia la terra per i cielo, tutti dovremmo essere gentili, misericordievoli e apprezzare soltanto il lato buono della persona.
Di Franco, avendolo conosciuto sin dal mio primo giorno di lavoro alla Chin, posso parlare con cognizione di causa ed essere anche critico.
Franco era un uomo timido e schivo, a volte superbo scontroso e a volte poco rispettoso del lavoro degli altri. Professionalmente preparato non lasciava nulla all`intentato.
I suoi cantanti preferiti: Mina, Lucio Battisti, Celentano e una certa inclinazione per Umberto Tozzi e Enrico Ruggeri.
Nel 1984, per iniziativa del fondatore della Chin, Johnny Lombardi, la nostra emittente organizzò una gita a Sanremo con una quarantina di ragazzi. Mentre io ero inviato al Festival di Sanremo, a Franco toccò il compito di fare il capo spedizione della comitiva.
Ricordo con nitida visione, il suo comportamento. Immaginate un gruppo di soldati comandati da un sergento ferro. Questo era Franco Valli. Un sergente di ferro che dava ordine ma spesso disubiva gli ordini impartiti dai suoi superiori, creandosi problemi e spesso anche serie conseguenze che con un pizzico di umiltà poteva benissimo evitare.
A parte questi piccoli difetti, Franco era un professionista con la P maiuscola.
Durante linverno del 2006, Franco Valli, guida un gruppo di ascoltatori della Chin al CHIN Winter Picnic a Varadero nell`
isola Cuba.
Durante la sua permanenza , Franco viene colpito da un ictus che lo lascia in coma per molti giorni, abbandonato al suo destino su un lettino di un ospedale nelle vicinanze di Varadero. Le sue condizioni, sono talmente critiche che il primario dell`ospedale è convinto della sua imminente morte.
Ma se è vero che la speranza è l`ultima a morire, alloracontinuamo a crederci.
Avvisato dell`accaduto, il presidente della Chin, Lenny Lombardi, prende il primo aereo disponibie per Varadero per ripostarlo a casa, vivo o morto.
Una volta sul posto si decide di riportarlo in Canada via una aeroambulanza, proveniente da Città del Messico.
Siccome la burocrazia non esiste soltanto da noi in Italia, Franco non può lasciare Cuba senza il nullaosta dell`ospedale di Toronto che dovrà accoglierlo.
Da questo momento in poi, inizia la corsa per salvare Franco. Lenny mi chiama da Varadero per mettermi al corrente eì della grave situazione in cui versa Franco. Io in quei giorni ero in piena campgna elettorale.
Non so se sia stata la fortuna o cosa, comunque il mio campain mager conosce il presidente dell`ospedale del General Western Hospital di Toronto e su mia insistenza lo chiama per vedere se fosse disponibile a ricevere il paziente Valli.
Per fare la storia corta, il presidente si attiva, telefona all`ospedale di Varadero che autorizza il decollo con Franco tra la vita e la morte per Toronto.
Una volta sistemato in ospedale a Toronto, Franco lentamente riprende conoscenza, ma la degenza sarà lunga e dolorosa.
Dopo mesi di degenza e riabilitazione , dimesso dall`ospedale, Franco torna al suo posto di lavoro, dove vi rimarrà sino a quando deciderà di rasferirsi a Miami.
Addio amico mio, mi macherà la tua battuta, quando ci vedavamo sul lavoro: “ciao vecchio… come stai?”….
Sono state le tue ultime parole… non lo dimeticherò mai.
Riposa in pace e che la terra ti sia lieve…
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