Il fuoco assedia il Sud, bruciano la Calabria e la Sicilia
In arrivo in Italia 3 Canadair dalla Francia grazie al sistema Ue
Dopo aver completato le operazioni in Grecia, altri tre Canadair francesi saranno riassegnati in Italia attraverso il meccanismo di Protezione civile europeo, a seguito della richiesta italiana di supporto per combattere gli incendi boschivi. Lo annuncia la Commissione europea, in una nota. Inoltre, è stato attivato il satellite europeo di emergenza Copernicus per fornire mappe di valutazione dei danni nelle aree colpite.
“Sono 59 i roghi attivi in Calabria. Un dato in diminuzione rispetto alla giornata di ieri, ma la situazione continua a essere grave”. Lo afferma il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, “che ha ricevuto – informa una nota dell’ufficio stampa – il nuovo report di Calabria verde sugli incendi attivi in regione. Ieri la Giunta regionale ha chiesto formalmente al Governo la dichiarazione dello stato di emergenza”. “Dei 59 incendi registrati questa mattina – continua il presidente Spirlì – 12 sono di interfaccia. Le squadre impegnate nelle operazioni di spegnimento sono in tutto 70. I mezzi aerei regionali sono attualmente operativi nei comuni di Isca sullo ionio, Cardeto, Longobucco e Orsomarso, quelli dello Stato a Bagaladi. Più nello specifico, è presente un canadair in ognuno dei comuni di Isca, Cittanova, San Luca, Mammola, Aiello. Un elicottero dell’esercito è attivo su Mendicino. Le criticità maggiori si registrano nel Reggino e, precisamente, nelle zone Bagaladi/Cardeto, Grotteria/Mammola/Martone, San Luca e Cittanova”. “Nel condannare, una volta di più, l’azione scellerata dei piromani – conclude Spirlì -, non posso non rivolgere un sentito ringraziamento a tutte le squadre di soccorso regionali e nazionali che si stanno prodigando senza risparmio per fare rientrare questa emergenza”.
La notte appena trascorsa è stata caratterizzata nuovamente da vasti incendi in provincia di Palermo; in particolare sono state colpite dalle fiamme ancora una volta le montagne delle Madonie. I roghi sono divampati a Polizzi Generosa, Castellana Sicula e Geraci. Da questa mattina è tornata a bruciare anche la zona delle Petralie, devastata nei giorni scorsi da decine di incendi che hanno distrutto ettari ed ettari di bosco e macchia mediterranea. Per tutta la notte vigili del fuoco, forestali e operatori della protezione civile hanno cercato di proteggere aziende e abitazioni.
È stato domato alle prime luci dell’alba l’incendio che in nottata ha interessato il centro abitato di Caltabellotta (Agrigento), con fiamme che si sono sviluppate all’ingresso del paese, lambendo le abitazioni e costringendo diversi residenti a scendere in strada per paura di essere raggiunti dalle fiamme. Il fuoco si è poi via via propagato in altre aree del perimetro comunale e ha rischiato di avvolgere un chiosco ristoro situato sulla strada che conduce all’eremo di San Pellegrino. L’intervento tempestivo del Corpo forestale e dei vigili del fuoco ha scongiurato il peggio. “Sono andati in fumo centinaia di ettari, causando danni gravissimi per i nostri allevatori”, ha detto il sindaco Calogero Cattano. Il quale, sulle cause dell’incendio, nutre pochi dubbi: “Non credo alle coincidenze, dietro questo episodio c’è sicuramente la mano maledetta di qualche criminale che ha appiccato il fuoco. Le altissime temperature di queste ore hanno poi fatto il resto”.
Anche un fienile e diversi mezzi agricoli coinvolti in un incendio che in piena notte è divampato nelle campagne di Mandas. La zona è stata subito raggiunta da una squadra dei vigili del fuoco: gli operatori hanno predisposto l’immediata evacuazione di alcuni animali messi in salvo. Le fiamme alla fine sono state spente. E nessuna persona risulta coinvolta. Il fronte del fuoco però si era avvicinato pericolosamente ad alcune abitazioni. L’intervento dei pompieri è cominciato intorno alle 2 con le squadre alle prese con un vasto incendio di vegetazione e macchia mediterranea nelle campagne lungo la statale 128 in località “Sa Ceraxia”. Le fiamme si sono propagate su più fronti mandando in fumo erba e piante in due colline. La sala operativa del 115 ha inviato sul posto, oltre le squadre di pronto intervento dei distaccamenti di Mandas e Sanluri, anche altri due automezzi e sette operatori dalla sede centrale di Cagliari. Alle prime luci dell’alba i vigili hanno avviato le operazioni di bonifica dei focolai.
Dal 15 giugno, data d’inizio della campagna antincendi boschivi, i Vigili del fuoco hanno effettuato 48.656, oltre 20mila in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (quando furono 28.160). Secondo i dati del centro operativo nazionale dei Vigili del Fuoco, per ritrovare numeri simili bisogna tornare al 2017, quando gli interventi fino all’11 agosto furono 50.004. Rispetto allo scorso anno, inoltre, sono più che raddoppiati anche gli interventi dei Canadair – 879 contro 359 – e le ore di volo della flotta aerea dello Stato: 3.975 quest’anno, 1.820 nel 2020. Nel 2017, invece, gli interventi dei velivoli furono 1.377 e le ore di volo 6.155.
“Continua da giorni, senza sosta apparente, il dramma incendi nel nostro Paese”. Lo affermano i ministri di FI Mariastella Gelmini, Renato Brunetta e Mara Carfagna. “Abbiamo già pianto diverse vittime, e stiamo perdendo di ora in ora un patrimonio naturalistico di inestimabile valore”, dicono. “L’esecutivo lavorerà per ristorare anche economicamente le comunità maggiormente danneggiate. Ma occorre anche intervenire a monte, rafforzare i controlli e punire duramente i responsabili di queste immani tragedie. Proporremo di modificare, dunque, la legge sugli incendi, con pene più severe per i piromani”.