Afghanistan, i talebani sono a 11 km da Kabul. Usa si preparano alla sua caduta
Il presidente afghano assicura che non permetterà altre morti e annuncia la riorganizzazione dell’esercito
L’amministrazione Biden si sta preparando alla caduta di Kabul e al ritiro di ogni presenza diplomatica in Afghanistan. Lo scrive il sito Axios, secondo cui si tratta di uno “straordinario capovolgimento delle previsioni”.
Agli alti consiglieri di Joe Biden sembra sempre più probabile che gli Stati Uniti non manterranno una presenza diplomatica duratura in Afghanistan oltre il 31 agosto, la data entro la quale il presidente Usa ha promesso di completare il ritiro delle truppe.
Sono circa 30 mila le persone che gli americani intendono evacuare dall’ Afghanistan entro il 31 agosto, data fissata da Joe Biden per il ritiro delle truppe. Sono le stime del Pentagono, che entro la fine del weekend dispiegherà 3000 soldati all’aeroporto di Kabul per garantire la sicurezza delle operazioni. Un secondo contingente di Marines e’ arrivato oggi, dopo quello di ieri. Gli Stati Uniti intendo evacuare “migliaia di persone al giorno”, ha detto il portavoce del Pentagono John Kirby. Circa 4200 persone lavorano all’ambasciata statunitense nella capitale.
“Le nuove istituzioni afghane e la tenuta delle forze armate si sono rilevate molto meno forti di quanto era stato previsto; i Talebani hanno conquistato intere province praticamente senza combattimenti e questo dovrà essere oggetto di riflessione prospettica rispetto ai nostri impegni”. Così il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, intervistato dal Gr1 Rai. Il Paese, ha aggiunto, “non dovrà tornare ad essere un ‘safe haven’, un rifugio sicuro, per terroristi. La comunità internazionale non permetterlo. Gli eventi di questi giorni non sono un buon messaggio che l’Occidente trasmette al mondo”.
Il presidente afghano, Ashraf Ghani, parla di “consultazioni rapide” per garantire “pace e stabilità” nel paese. Ma intanto i talebani hanno conquistato 18 capitali provinciali e raggiunto il distretto di Char Asyab, a soli 11 chilometri a sud di Kabul, dove si svuotano le ambasciate. Gli Usa hanno mandato 8mila soldati per proteggere il proprio personale in partenza. Di Maio avverte, “Ci stiamo preparando ad ogni evenienza, anche quella dell’evacuazione”. E, aggiunge, anche se “non ci sarà un nuovo impegno militare, non possiamo pensare di abbandonare dopo 20 anni il popolo afghano”. Il presidente ell’Associazione culturale afghani in Italia, Qorbanali Esmaeli, parla di “un terrore indescrivibile tra la gente” e sottolinea che “la cosa più preoccupante, più assurda e più atroce è che le donne e le ragazze, sopra i 12 anni, sono considerate bottino di guerra”.
La città di Sherana, capitale della provincia afghana di Paktika, è caduta in mano ai talebani. Lo riferisce la Cnn, citando un giornalista locale di Sherana che ha confermato che la capitale provinciale è stata completamente occupata dai talebani intorno alle 13 locali (le 10.30 italiane) di oggi. Secondo quanto riferito, Sherana è il diciottesimo capoluogo di provincia a cadere nelle mani dei talebani negli ultimi otto giorni. Paktika è a sud di Kabul e confina con il Pakistan. Il portavoce dei talebani Zabiullah Mujahid ha affermato che le forze talebane hanno preso la città e che le truppe governative si sono arrese.
E continua l’avanzata verso Kabul dei Talebani, che hanno raggiunto il distretto di Char Asyab, a soli 11 chilometri a sud della capitale afghana. Lo ha riferito la legislatrice provinciale Hoda Ahmadi, citata da Al Jazeera, secondo cui il gruppo armato ha catturato una provincia a sud della città, Logar, e ha arrestato i suoi funzionari provinciali. Gli insorti hanno anche attaccato la città settentrionale di Mazar-e-Sharif da diverse direzioni, scatenando pesanti combattimenti alla periferia, ha riferito Munir Ahmad Farhad, portavoce del governatore provinciale.
Intanto stanno arrivando a Kabul le truppe statunitensi con il compito di aiutare personale diplomatico e altri americani a lasciare il Paese. La “rimobilitazione” delle forze armate afgane è una “priorità assoluta”: lo ha detto oggi in un discorso televisivo alla nazione il presidente del Paese, Ahsraf Ghani, mentre prosegue l’avanzata dei talebani verso la la capitale Kabul. “Nella situazione attuale, la rimobilitazione delle nostre forze di sicurezza e di difesa è la nostra massima priorità e seri passi vengono presi in questo senso”, ha affermato Ghani.
Il capo delle Nazioni Unite ha avvertito che la situazione sta andando fuori controllo con conseguenze devastanti per i civili. Finora più di 250.000 persone sono state costrette a lasciare le loro case e molti di loro si sono concentrati a Kabul, nei parchi o in alloggi di fortuna.
L’ambasciata degli Stati Uniti – riportano vari media internazionali, ha invitato il personale a distruggere ogni materiale sensibile presente nelle strutture, inclusi opuscoli e bandiere che potrebbero essere utilizzati per la propaganda.
Anche il Regno Unito ha annunciato l’invio di 600 soldati per aiutare l’evacuazione dei cittadini britannici e dell’ex personale afghano. Come la Germania, manterrà aperta l’ambasciata con il personale al minimo.
Danimarca e Norvegia stanno invece chiudendo del tutto le loro rappresentanze diplomatiche.