Putin dialogo con gli ucraini con la pistola sul tavolo
Miami – 9 marzo 2022- Tutto il mondo sta attraversando un periodo di ansia e di preoccupazione per la guerra che si è scatenata tra la Russia e l’Ucraina.
L’esito militare del conflitto, considerate le attuali forze in campo e l’impossibilità di Putin per una marcia indietro, è predeterminato.
Inoltre, per poter concludere più rapidamente le operazioni militari, i russi potrebbero adottare uno stile bellico molto più violento, con conseguente aumento di caduti civili e sterminio di intere città.
Invece Putin ha dimostrato di avere tutto l’interesse di distruggere il minimo possibile e di contenere al massimo i lutti di un popolo, che auspicabilmente dovrà dialogare ancora con quello russo.
Allora, pur con il massimo dolore nel vedere immagini di famiglie in fuga e di bambini uccisi dalle bombe, cerchiamo di capire quali potrebbero essere le ulteriori conseguenze e le conclusioni finali, evitando il vergognoso servilismo della stampa dominante, che con scorrettezza diffonde prevalentemente notizie di parte.
Che Putin sia da condannare è fuori dubbio, perché si tratta di una guerra determinata da un’invasione della Russia in uno stato sovrano qual è l’Ucraina, però dobbiamo fare molta attenzione a non sottovalutarlo e come muoverci in Europa, perché le sanzioni economiche rimbalzano sempre con danni per tutti e le forniture di armi nella storia non hanno mai portato la pace.
Non dimentichiamo inoltre che la Russia dispone di oltre seimila bombe atomiche con missili supersonici per inviarle ovunque; non solo, ma gli accordi della Russia con le altre potenze, tipo Cina, Nord Corea e Iran, potrebbero generare delle amare sorprese.
Quindi i ripetuti inviti di Zelensky di mandargli delle armi più potenti e di instaurare una no-fly zone sono estremamente pericolosi, perché potrebbero causare l’inizio di una vera guerra tra Russia ed Europa con le conseguenze più catastrofiche.
Ricordiamoci che le ragioni fondamentali di Putin sono il riconoscimento delle repubbliche separatiste e quella di non aver la NATO troppo vicina, perché non solo i politici europei lo avevano sempre rassicurato, ma lo stesso Biden aveva paventato che avrebbe potuto generare l’inizio di una terza guerra mondiale.
Gli attuali obiettivi degli USA sarebbero quelli di togliere di mezzo Putin, un leader che ha saputo impedire alle multinazionali straniere di impadronirsi delle immense ricchezze naturali del proprio paese, riportandolo a potenza internazionale e ridando ai propri cittadini un certo orgoglio nazionale.
Gli obiettivi primari dell’Europa e soprattutto dell’Italia, restano quelli di poter mantenere la pace e di non farsi minimamente coinvolgere in un conflitto dalle conseguenze sempre più pesanti.
In conclusione, possiamo solo augurarci che gli attuali capi di Stato europei si attivino realmente per una pace immediata, con ogni mezzo e senza alcuna ipocrisia, confidando che il popolo russo riesca a ridurre l’eccessivo potere in mano ad una sola persona.