Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al nuovo decreto legge Covid. Il Cdm ha dato anche l’autorizzazione della fiducia sulla riforma della giustizia “L’economia va bene, si sta riprendendo e l’Italia cresce a un ritmo anche superiore a quello di altri Paesi europei. La variante Delta è anche più minacciosa di altre varianti”, ha detto il premier, Mario Draghi, in conferenza stampa. Non ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire: non ti vaccini, ti ammali, contagi, qualcuno muore”. Sono raggelanti le parole del premier Mario Draghi.
Una pietra tombale sulle timidezze di alcuni politici sulle vaccinazioni e soprattutto una bocciatura definitiva della posizione espressa da Matteo Salvini, che qualche giorno fa aveva detto che ai giovani vaccinarsi “non serve” e che dai 40 ai 59 si può decidere liberamente se farlo. Il leader della Lega risponde puntuto: “L’obiettivo di tutti, mio come di Draghi, è salvare vite, proteggere gli italiani. Comunità scientifiche e governi, come quelli di Germania e Gran Bretagna, che invitano alla prudenza sui vaccini per i minorenni, invitano forse a morire? Per fortuna no”, afferma, limitando le sue perplessità ai giovanissimi. Poi, dopo aver chiesto con i suoi ministri in Cdm di limitare il più possibile l’obbligo di Green pass, ripete più volte la parola “libertà”, come principio guida per gli italiani. Ma anche qui Draghi, nella conferenza stampa che segue il Consiglio dei ministri, ribatte alle perplessità leghiste con una posizione netta: “Senza vaccinazione si deve chiudere tutto di nuovo, il vaccino si sta diffondendo e con il vaccino abbiamo visto che le conseguenze, per quanto riguarda ricoverati e morti, sono molto meno serie”. Insomma, Green pass o chiusure. Il confronto nel governo proseguirà già dalla prossima settimana sui temi che per ora il nuovo decreto legge Covid non affronta: lavoro, trasporti e scuola. I leghisti chiedono di non imporre il Green pass (e i vaccini) per salire sugli autobus, entrare in classe o al lavoro