Covid: Merkel, ‘molto preoccupata, serve uno sforzo nazionale’

by | Nov 13, 2021 | EUROPA, Health | 0 comments

‘Il numero di contagiati è il più alto di sempre’, dice la cancelliera

Abbiamo bisogno di uno sforzo nazionale per stoppare l’ondata autunnale e invernale della pandemia”. Lo ha detto Angela Merkel, nel suo podcast del sabato, sottolineando che il numero di contagiati in Germania sia “il più alto di sempre nella pandemia” e che “anche il numero dei pazienti in terapia intensiva aumenta” mentre “purtroppo ogni giorno dobbiamo registrare molti morti”. La cancelliera ha sottolineato che la situazione non è grave dappertutto, sul territorio federale, allo stesso modo, ed è chiaramente peggiore dove la quota dei vaccinati è inferiore.

Robert Koch Institute President Lothar Wieler shows a map of Germany wich pictures the spread of the coronavirus disease (COVID-19) during a press conference about the current pandemic Covid-19 situation, in Berlin, Germany, 12 November 2021. EPA/FILIP SINGER

La Bundeswehr (le forze armate tedesche) si prepara a mobilitare 12 mila militari per supportare la sanità in Germania nell’ambito dell’emergenza Covid. I soldati, secondo quanto riporta lo Spiegel, dovranno sostenere gli ospedali, le cliniche e gli enti sanitari sovraccarichi, e mettersi a disposizione anche per la terza dose di vaccino e i test veloci nelle case per gli anziani.

In Germania “le capacità di trattamento stanno diminuendo” e i reparti di terapia intensiva presentano gravi problemi di personale. Lo ha detto il presidente del Rki Lothar Wieler in conferenza stampa a Berlino. I letti occupati in terapia intensiva sono, secondo l’ultimo report giornaliero del Rki, 19.562 mentre quelli liberi sono appena 2.478. Particolarmente grave è il caso della Baviera: secondo un sondaggio della Bayerische Rundfunk 36 distretti sanitari bavaresi su 66 lamentano meno personale a disposizione rispetto alla primavera scorsa. Le persone che lavorano nel tracciamento dei contagi rispetto alla scorsa primavera sono un quinto in meno, mentre la situazione nel Land è decisamente peggiore rispetto a sei mesi fa.

In Olanda la polizia ha usato un cannone ad acqua per disperdere dei manifestanti all’Aja che stavano lanciando pietre e fuochi d’artificio per protestare contro un nuovo lockdown parziale, annunciato dal governo per contrastare la ripresa della diffusione del Covid, riferisce un giornalista dell’Afp. Circa 200 manifestanti si sono scontrati con la polizia in tenuta antisommossa e agenti a cavallo davanti al ministero della Giustizia, dove il premier Mark Rutte stava tenendo una conferenza stampa per annunciare le nuove restrizioni sanitarie.

Los Angeles impone uno degli obblighi di vaccino più stringenti d’America nel tentativo di evitare il ripetersi di un altro inverno nero. I residenti, compresi i ragazzi dai 12 anni in su, dovranno mostrare la prova della completa inoculazione prima di entrare in ristoranti, cinema, teatri, palestre e altri spazi pubblici come i musei e i saloni di bellezza. La città degli angeli ha allargato la platea dei locali off limit per i no vax spingendosi oltre a quanto fatto a New York e San Francisco in materia di obbligo di vaccinazione per l’ingresso in alcuni locali. Una decisione forte per cercare di aumentare di vaccinazione nella città, la seconda più popolosa degli Stati Uniti, ma che ha scatenato anche proteste.

Il governo britannico consentirà ai cittadini di ricevere la terza dose del vaccino anti Covid dopo cinque mesi, un mese prima rispetto ad oggi, nel tentativo di impedire che il servizio sanitario nazionale venga sopraffatto in inverno. Lo rende noto il Guardian, precisando che questo cambiamento andrebbe contro il parere del comitato degli esperti che hanno raccomandato di attendere fino a sei mesi dopo la seconda dose prima di effettuare il booster. Non è ancora chiaro, si sottolinea, se questa accelerazione riguarderà soltanto l’Inghilterra o tutto il Regno Unito.