Covid: Regioni in pressing sul green pass

by | Nov 18, 2021 | Health, Italy, Montecitorio, PRIMOPIANO | 0 comments

Il sottosegretario alla Salute: ‘Con i numeri odierni non da attuare, sul tavolo con altre opzioni’

Nessuna zona che rischia il giallo dalla prossima settimana.

“Dai dati al momento la situazione è sotto controllo, non ci dovrebbero esser cambiamenti.

Green Pass vaccine passports of passengers departing from the Central Station are checked, in Milan, Italy, 01 September 2021. Starting from today Italy’s Green Pass vaccine passport is obligatory for long-distance trains, domestic air flights and schools amid widespread grumblings. Trade unions came out against the anti-Green Pass protest movement Tuesday by saying they were firmly against trains being blocked by anti-vax passengers who did not have the passport on them. ANSA/MOURAD BALTI TOUATI

Quelle più a rischio? Ci sono alcune regioni, come il Friuli, il Veneto, le Marche vanno un po’ attenzionate”. Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, che oggi è intervenuto alla trasmissione condotta da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro. “La zona gialla, a livello di restrizioni, ha solo l’uso della mascherina all’aperto”.

I governatori sono comunque in pressing sul governo. “In un momento in cui i contagi stanno crescendo è importante avviare in tempi rapidi, entro 72 ore, un confronto con il Governo. In Conferenza delle Regioni ho chiesto che la divisione del Paese in zona gialla, arancione o rossa, valga soltanto per i non vaccinati”. Lo afferma il presidente della Liguria Giovanni Toti a proposito della possibilità di una nuova attuazione del Green Pass. “Il 90% degli italiani non può essere tenuto in scacco da un 10% che non comprende l’importanza del vaccino. I vaccinati invece potranno continuare ad organizzare la propria vita, il lavoro, la socialità”.

“In questo momento non è possibile mantenere un atteggiamento attendista, bisogna anzi dettare norme chiare per affrontare questa fase della pandemia, tutelando la salute dei cittadini e consentendo all’economia di continuare la sua fase di crescita dopo aver attraversato una grave crisi”, afferma Toti. “Questo è il momento in cui si programmano le vacanze di Natale e tutta la macchina economica che vi gira intorno, soprattutto dobbiamo dare la certezza ai lavoratori di tutti questi settori che il paese non richiuderà”, aggiunge il governatore ligure. Intervenendo alla Conferenza delle Regione il presidente della Liguria ha anche detto: “I numeri ci dicono che il 90% delle terapie intensive sono occupate da non vaccinati. È quindi, in primis, una questione di protezione delle persone, oltre che della ripartenza dell’economia e di una pressione ospedaliera”.

Intanto, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ipotizza in caso di aggravamento della situazione lockdown per i non vaccinati in zona arancione.

“Lockdown per non vaccinati? Non è la strategia da attuare con i numeri odierni, può essere valutata  – ha detto a Radio Cusano Campus – in caso di passaggio in zona arancione”.

“Non è la strategia da attuare con i numeri odierni – ha affermato Sileri -. C’è qualche area del Paese che rischia di finire in zona gialla, ma questa non prevede grosse restrizioni, quindi al momento non vi è motivo di fare restrizioni per i non vaccinati. Va tenuta sul tavolo, come tante altre opzioni, ma la situazione, e’ sotto controllo”.

Il presidente della Regione Marche Francesco Aqauroli ritiene che non siano “utili” ulteriori restrizioni per i non vaccinati o un Green pass rinforzato, “perché anche se il contagio ha ripreso a correre siamo in una fase diversa dallo scorso anno” e anche perché “nonostante il primo e il secondo Green pass, non stiamo vedendo un aumento sconvolgente delle vaccinazioni”. Acquaroli lo ha detto a Sky Tg 24, poco prima dell’incontro delle Regioni che dovrebbe decidere sulla ulteriori misure. Misure che, secondo il governatore marchigiano, rischierebbero di creare “altre tensioni e divisioni tra chi è vaccinato e chi non lo è”.