Migranti, naufragio Steccato di Cutro: Frontex, subito avvertita Italia. Guardia Costiera, alle 4.30 le prime chiamate

by | Feb 28, 2023 | CRONACA, EUROPA, Italy, PRIMOPIANO, World

Trovato un altro corpo, è di un uomo. Sale a 64 vittime il bilancio ufficiale. Rinviata a domani la camera ardente


“Nelle tarde ore di sabato, un aereo di Frontex che sorvegliava l’area italiana di ricerca e soccorso nell’ambito dell’operazione Themis ha avvistato un’imbarcazione pesantemente sovraffollata che si dirigeva verso le coste italiane: come sempre in questi casi, abbiamo immediatamente informato tutte le autorità italiane dell’avvistamento”. Lo riporta un portavoce di Frontex all’ANSA.

A photograph taken on February 28, 2023 shows a onesie and pieces of wodd washed up on the beach, two days after a boat of migrants sank off Italy’s southern Calabria region, in Steccato di Cutro, south of Crotone. – The overloaded wooden boat broke up and sank early on February 26, 2023 in stormy seas off Italy’s southern coast, with bodies, shoes and debris washing up along a long stretch of shoreline. The death toll rose on February 27, 2023 to 62 people, a coast guard official told AFP — and that number looked likely to increase. (Photo by Alessandro SERRANO / AFP)

“Il nostro aereo ha continuato a monitorare la zona fino a quando non è dovuto rientrare alla base per mancanza di carburante”, aggiunge.

L’imbarcazione, che trasportava circa 200 persone, stava navigando da sola e non c’erano segni di pericolo.

Le autorità italiane hanno inviato due motovedette per intercettare l’imbarcazione, ma le condizioni meteorologiche avverse le hanno costrette a rientrare in porto. L’operazione di salvataggio è stata dichiarata nelle prime ore di domenica, dopo che il naufragio è stato localizzato al largo di Crotone. L’operazione, coordinata dalle autorità italiane, è stata condotta via terra, via mare e via aerea con il supporto di una nave e di un aereo di Frontex. L’operazione è in corso”. Lo riporta un portavoce di Frontex all’ANSA.

Uno degli scafisti del barcone naufragato fu aggredito sulla battigia di Steccato di Cutro subito dopo la tragedia in un tentativo di linciaggio da parte dei superstiti. La scena fu notata dai carabinieri intervenuti per prestare soccorso: i militari prelevarono l’uomo e lo portarono via. I successivi accertamenti portarono al fermo dell’uomo indicato dai superstiti come uno degli scafisti. E’ quanto emerge dagli atti dell’inchiesta sul naufragio.

Un altro corpo è stato recuperato nelle acque di Steccato di Cutro dopo il naufragio domenica scorsa di un barcone carico di migranti e che ha provocato la morte di decine di persone. E’ stato individuato e poi recuperato nella zona. Si tratta di un uomo. Salgono a 64 le vittime accertate.

Guardia Costiera, alle 4.30 le prime chiamate per la barca in pericolo – La sera di sabato 25 febbraio un velivolo Frontex ha avvistato un’unità in navigazione nel Mar Jonio, che “risultava navigare regolarmente, a 6 nodi e in buone condizioni di galleggiabilità, con solo una persona visibile sulla coperta della nave”. Il velivolo ha inviato la segnalazione al punto di contatto nazionale preposto per l’attività di ‘law enforcement’ (la Guardia di finanza, ndr), informando, tra gli altri, per conoscenza, anche la Centrale operativa della Guardia Costiera di Roma”. Si è attivata quindi la Gdf per intercettarla. Alle 4.30 circa sono giunte alla Guardia costiera alcune segnalazioni telefoniche da terra relative ad un’imbarcazione in pericolo a pochi metri dalla costa. I Carabinieri, precedentemente allertati dalla Gdf, giunti in zona hanno riportato alla Guardia Costiera l’avvenuto naufragio. “Questa – sottolinea la Guardia costiera – è la prima informazione di emergenza pervenuta alla Guardia Costiera riguardante l’imbarcazione avvistata dal velivolo Frontex”.

È stata è rinviata a domani mattina l’apertura della camera ardente nel Palamilone, il palazzetto dello sport di Crotone dove sono state collocate le bare delle vittime del naufragio di domenica mattina. Il rinvio è stato deciso in quanto la polizia scientifica e medicina legale hanno chiesto ulteriore tempo per le verifiche sui cadaveri dei migranti recuperati nelle ultime ore e per ultimare le operazioni di identificazione. La camera ardente sarà aperta quindi domattina alle 9.

Piantedosi: ‘Evitare che migranti si affidino a trafficanti’
“E’ una tragedia che ci addolora profondamente e interpella le nostre coscienze ad agire per fermare traversate così pericolose e trovare risposte concrete alla questione migratoria. E’ evidente che questo si può fare solo con un’azione decisa dell’Ue e una forte sinergia con i Paesi di transito. Dobbiamo evitare che chi scappa dalle guerre si affidi a trafficanti di essere umani senza scrupoli, servono politiche responsabili e solidali dell’Ue”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi – in merito al naufragio di Cutro in Calabria – in audizione alla Commissione Affari costituzionali sulle linee programmatiche del dicastero.

Superstite a nipote: “Tutto bene tra poco arriviamo”
“Mio zio che era sulla barca mi ha mandato un messaggio alle 3.50 dicendomi ‘Stiamo tutti bene tra un’ora arriviamo. Il peggio è passato. Ora aspettiamo la polizia’. Il capitano gli ha detto ‘Vi porto in sicurezza’ ma poi hanno trovato la secca e la barca ai è distrutta. E dopo non l’ho più sentito”. E’ il racconto di Alladin Mohibzada, di 25 anni, afgano, arrivato davanti ai cancelli del Palamilone dalla Germania, dopo un viaggio di 25 ore, per riconoscere i parenti deceduti nel naufragio di domenica. Nel disastro ha perso la zia e tre cugini di 12, 8 e 5 anni. Lo zio invece, con un altro figlio di 14 anni è tra i superstiti.