ECONOMIA- Come perdere 25 miliardi in un giorno e finire in carcere. La caduta spettacolare del re delle crypto Bankman-Fried

by | Dec 13, 2022 | ECONOMIA, PRIMOPIANO, World | 0 comments


Dopo la bancarotta di Ftx e le dimissioni da amministratore delegato, ora l’enfant prodige della finanza è in prigione alle Bahamas. Gli Stati Uniti lo accusano di frode e riciclaggio e dovrebbero chiederne l’estradizione


Il re è morto, viva il re. Ma per la carica di re delle criptovalute Sam Bankman-Fried non lascia alcun erede e tanto meno un impero da governare. Ftx, la terza piattaforma di criptovalute al mondo (valutazione a febbraio 2022, 32 miliardi di dollari), che il famoso (ex) miliardario aveva fondato nel 2019, è finita in bancarotta un mese fa e il trentenne con il superattico alle Bahamas è stato arrestato. Sessantesimo nella lista dei miliardari del mondo di Forbes, founder nel 2017 di Alameda Research, società di trading focalizzata sulle valute digitali, Sam Bankman-Fried aveva un patrimonio di 26,5 miliardi di dollari, prima del crollo. Cinque anni per arrivare al top, poche settimane per cadere in disgrazia. Il suo patrimonio netto è sceso del 94% in un solo giorno, toccando i 991,5 milioni, secondo il Bloomberg Billionaires Index. Il più grande calo in un giorno nella storia dell’Index. “Una sciocchezza”, agli occhi del brillante matematico, solo dopo imprenditore, che così aveva definito il fallimento di Ftx sul suo profilo Twitter: “Ho fatto una sciocchezza e avrei dovuto fare di meglio”.

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Nato a Stanford, nel 1992, figlio di due professori di giurisprudenza della prestigiosa università californiana, “SBF” si è laureato in fisica e matematica al MIT nel 2014 e si è occupato di scambi di fondi d’investimento quotati in borsa prima di passare al trading di criptovalute alla fine del 2017. Sostenitore dei Democratici (ha contribuito con 5,2 milioni di dollari alla campagna 2020 del presidente americano Joe Biden), vegano, in co-housing alle Bahamas, a Nassau, con dieci coinquilini-colleghi, i capelli ricci e spettinati, le t-shirt, i pantaloncini e le scarpe da ginnastica, Bankman-Fried è sempre sembrato più uno studente universitario che un guru della finanza, anche un po’ per fare suo quell’approccio anti-sistema caratteristico degli appassionati di criptovalute. Approccio anti-sistema condiviso da tanti cryptoking reali e non, a partire dal famoso capostipite Satoshi Nakamoto o chiunque si celi dietro allo pseudonimo. Altruista per natura, era diventato famoso per essersi precipitato a salvare aziende crypto in difficoltà e aveva giurato di rinunciare al fascino della sua straordinaria ricchezza, dormendo in un sacco a pelo in ufficio o guidando una poco lussuosa Toyota Corolla.

Eppure qualcosa non quadrava almeno da aprile, quando alla conferenza alle Bahamas sponsorizzata da Ftx, le persone hanno iniziato a vedere come viveva in realtà il miliardario trentenne: in una villa da sogno sul lungomare da 40 milioni di dollari nell’esclusiva comunità privata di Albany, dove ogni esigenza veniva soddisfatta. Agli ospiti di Crypto Bahamas, tra cui Tony Blair e Bill Clinton, è stato permesso di festeggiare nei casinò dove i bahamiani non possono entrare e si sono intrattenuti con le celebrità presenti, tra cui la cantante Katy Perry e il veterano del football Tom Brady. In occasione di una festa, i vip hanno preso una barca che li ha portati su una seconda isola, ancora più lussuosa, per un banchetto a base di aragosta, un concerto privato e un open bar. Le foto del suo ufficio di Nassau – una sedia da gamer vicino a una scrivania ingombra di una mezza dozzina di monitor – a volte mostravano le scatole dell’Emsam, un cerotto stimolante prescritto per la depressione e a volte usato a scopo ricreativo.

Quando Bankman-Fried e la sua banda di cripto-risparmiatori si sono trasferiti alle Bahamas l’anno scorso avevano promesso di trasformare l’isola in una capitale globale della nuova élite finanziaria. Invece Bankman-Fried si è dimesso da amministratore delegato di Ftx, dopo aver causato uno dei più rapidi crolli di ricchezza della storia moderna. Alle 23:00 di lunedì 12 dicembre gli agenti della Financial Crimes Investigation Unit delle Bahamas lo hanno arrestato nel suo superattico, ora in vendita, su richiesta del governo degli Stati Uniti, sulla base di un’accusa sigillata depositata dal Southern District of New York (SDNY) e sembra certo che gli Usa chiederanno l’estradizione per il processo. Proprio l’opacità dei rapporti fra Ftx e Alameda Research è al centro delle investigazioni delle autorità americane, insieme al furto da parte dell’ex Ceo di più di 600 milioni in criptovaluta dalle riserve di Ftx (anche se i portavoce dell’azienda hanno sempre parlato di un attacco hacker).

 

 

Mentre gli investigatori iniziano a mettere insieme i pezzi del naufragio finanziario di Ftx, le Bahamas emergono come il fulcro delle molte contraddizioni di Bankman-Fried e alimentano le domande sul perché così tanti lì e altrove abbiano sostenuto una società che presentava già segnali di allarme. Ftx si era definita “il marchio più pulito della criptovaluta” e aveva promesso agli investitori “alti rendimenti, nessun rischio”. Ma il nuovo capo di Ftx, John J. Ray III, assunto per tirare su le sorti della piattaforma, dichiarava che il “piccolissimo gruppo di individui inesperti e potenzialmente compromessi” di Bankman-Fried alle Bahamas aveva speso in modo sfarzoso per sé stesso, senza riuscire a tracciare i miliardi di dollari dei clienti. Sebbene Ftx sia diventata una delle più grandi borse finanziarie del mondo, radicata in una complessa rete di oltre 130 entità commerciali, ora fallite, il team lavorava senza elenchi centralizzati di conti bancari e nemmeno di dipendenti, spiegava Ray. “Nella mia carriera non ho mai visto un così completo fallimento dei controlli aziendali e una così totale assenza di informazioni finanziarie affidabili”, chiosava Ray, che in passato supervisionò la liquidazione della Enron, una delle più famose frodi aziendali americane.

Le vittime dello spettacolare crollo di Ftx si contano solo ora, e i danni saranno probabilmente enormi: negli atti del tribunale fallimentare, gli avvocati hanno stimato che più di un milione di persone o imprese hanno perso denaro, con oltre 3 miliardi di dollari di perdite solo dai primi 50 creditori. Le autorità di vigilanza statunitensi hanno accusato Sam Bankman-Fried di aver frodato gli investitori. La Securities and Exchange Commission ha dichiarato di aver accusato Bankman-Fried di aver frodato i venture capitalist e altri investitori azionari che hanno investito 1,8 miliardi di dollari nella Ftx, la maggior parte dei quali ha sede negli Stati Uniti, dal maggio 2019. “Accusiamo Sam Bankman-Fried di aver costruito un castello di carte su una base di inganni, mentre diceva agli investitori che era uno degli edifici più sicuri nel settore delle criptovalute”, ha dichiarato il presidente della SEC Gary Gensler. L’autorità di vigilanza di Wall Street ha sostenuto che Bankman-Fried ha promosso la sua società ai potenziali investitori azionari come un attore sicuro e affidabile nel selvaggio west degli asset digitali, concentrandosi sulla sofisticata gestione del rischio dell’azienda. In realtà, secondo le autorità di regolamentazione, Bankman-Fried “ha orchestrato una frode lunga anni” per nascondere “il dirottamento dei fondi dei clienti di Ftx verso Alameda Research”, la sua società di trading privata.

Da quando Ftx ha presentato istanza di fallimento, Bankman-Fried ha preso le distanze dall’immagine che ha proiettato di sé e ha cercato di ritrarsi come vittima di sfortuna, dichiarando al giornale Vox che la colpa è delle regole e che le sue discussioni sull’etica del settore erano almeno in parte di facciata. Il crollo di Ftx ha fatto precipitare il bitcoin ai minimi storici degli ultimi due anni (16mila dollari), poiché gli investitori temevano che i problemi dell’azienda si sarebbero estesi ad altre società di criptovalute. I dipendenti sono stati colti alla sprovvista, alcuni hanno inviato note di scuse ai clienti esprimendo shock per l’accaduto. Lo stesso SBF si è scusato più volte con clienti e dipendenti. Nonostante le recenti adesioni di celebrity, la notorietà e i grandi finanziatori, Bankman-Fried ha dichiarato di non essere sempre stato fiducioso sulle prospettive di Ftx. “Pensavo che saremmo falliti”, ha detto Bankman-Fried durante una conferenza di giugno, “perché nessuno avrebbe mai usato le nostre piattaforme”.