D-Day dei migranti, caos e paura al confine col Messico

by | May 11, 2023 | CRONACA, Mexico, PRIMOPIANO, USA, World | 0 comments



Ma gli Usa avvertono: ‘I nostri confini non sono aperti’


Militari al confine con il Messico – ANSA

L’America ripiomba nel caos e nella paura dell’emergenza migranti al confine col Messico con la decadenza alla mezzanotte dell’11 maggio del titolo 42, la misura introdotta nel marzo 2020 dall’allora presidente Donald Trump che di fatto ha sigillato il confine meridionale consentendo di espellere immediatamente i richiedenti asilo per l’emergenza Covid.  E decine di migliaia di migranti, affamati e assetati sotto un sole cocente, premono ormai da giorni al confine col Messico mettendo in stato di emergenza El Paso, in Texas: da venerdì si prevede un’ondata di oltre 150mila persone, con una media di circa 10mila al giorno.

epa10621239 Migrants wait to be processed by US Border Patrol officers after they crossed in the US illegally, in Yuma, Arizona, USA, 11 May 2023. A significant increase in the number of migrants crossing is expected as Covid-era Title 42 policy, which allowed for a quick expulsion of illegal immigrants, is set to expire on 11 May. EPA/ETIENNE LAURENT

“I nostri confini non sono aperti”, ribadisce però il ministro della sicurezza interna Alejandro Mayorkas nel briefing della Casa Bianca a poche ore della scadenza del titolo 42, la misura introdotta da Donald Trump che consente di espellere immediatamente i richiedenti asilo per l’emergenza Covid.

Mayorkas ha messo in guardia da conseguenze più dure per chi entra illegalmente, dal procedimento penale all’espulsione con il divieto di rientrare negli Usa per almeno 5 anni.

E Il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador ha annunciato oggi di avere impartito istruzioni alla Guardia nazionale affinché sia
rafforzato il presidio della frontiera con gli Stati Uniti.

López Obrador ha aggiunto che il provvedimento non è stato preso per pressioni del Paese vicino, ma che si tratta di una decisione del governo del Messico, in modo che a partire da domani “non ci sia caos, e ancor meno violenza, alla frontiera comune con gli Usa”.

New York ha raggiunto intanto il limite dell’ospitalità per i migranti e il sindaco dem Eric Adams sospende temporaneamente con un ordine esecutivo già in vigore una vecchia norma che garantisce a chiunque ne abbia bisogno “il diritto ad un tetto” entro la notte stessa e, in caso di una famiglia, il diritto a stanze private con bagno e cucina, evitando assembramenti. La svolta arriva in vista della temuta ondata di migranti al confine col Messico dopo la decadenza oggi del titolo 42, le misure di emergenza per il covid.

epa10621234 Migrants wait to be processed by US Border Patrol officers after they crossed in the US illegally, in Yuma, Arizona, USA, 11 May 2023. A significant increase in the number of migrants crossing is expected as Covid-era Title 42 policy, which allowed for a quick expulsion of illegal immigrants, is set to expire on 11 May. EPA/ETIENNE LAURENT

A New York ormai arrivano fino a mille migranti ogni giorno, ha rivelato il capo dei servizi per l’immigrazione del sindaco di New York, Manuel Castro. L’attuale conteggio dei migranti sbarcati in città dalla primavera scorsa è a quota 61mila persone, ha spiegato, ma con la fine oggi del ‘titolo 42’ salirà alle stelle “a meno che qualcosa non cambi”. A suo parere, infatti, “una buona parte” dei clandestini che attraversano il confine potrebbe finire nei cinque distretti della City. “È difficile sapere quanti di loro saranno portati in autobus a New York, ma potrebbero essere più di 12mila”, ha precisato.

New York è una delle città democratiche nel mirino dei governatori repubblicani degli stati del sud, che vi hanno inviato decine di autobus pieni di migranti. Tra le soluzioni di emergenza al vaglio dei funzionari cittadini c’è l’istallazione di tende a Central Park e un hangar riadattato all’aeroporto John F. Kennedy.

Un portavoce del sindaco ha spiegato che la città aveva “raggiunto il suo limite” e la scorsa settimana è stata costretta a sistemare i migranti
appena arrivati nelle palestre. “Questa non è una decisione presa alla leggera e faremo ogni sforzo per portare i richiedenti asilo in un riparo il più rapidamente possibile, come abbiamo fatto dal primo giorno”, ha aggiunto.

epa10621249 Migrants are processed by Border Patrol officers after they crossed in the US illegally, in Yuma, Arizona, USA, 11 May 2023. A significant increase in the number of migrants crossing is expected as Covid-era Title 42 policy, which allowed for a quick expulsion of illegal immigrants, is set to expire on 11 May. EPA/ETIENNE LAURENT

Attualmente ci sono oltre 78mila persone nel sistema di ‘shelter’ cittadino, in gran parte migranti, ospitati tra 120 “rifugi” e otto centri di soccorso umanitario. Il loro numero è aumentato anche in seguito alla mossa di alcuni governatori repubblicani, dal Texas alla Florida, che continuano ad inviare a New York e nelle altre ‘città santuario’ degli immigrati, governate dai dem, centinaia di richiedenti asilo. Adams ha avvisato che ospitare i migranti sta costando alla città miliardi di dollari e che la città sarà “distrutta” dalla crisi, criticando Joe Biden per la sua gestione della situazione. Il suo tentativo di alleggerire la situazione spedendo centinaia di irregolari alla periferia della città è stato respinto dalle contee vicine.