IL FIUME AMSENO LEGA DUE PROVINCE: FROSINONE E LATINA

by | Dec 27, 2022 | Italy, PRIMOPIANO | 0 comments

Il fiume Amaseno, tra storia, leggenda e identità

Il fiume Amaseno è un corso d’acqua del basso Lazio molto importante dal punto di vista storico. Esso principia nella provincia di Frosinone, legandola in qualche modo a quella di Latina, in cui sfocia. L’Amaseno come fiume tuttavia, non va confuso con l’omonimo torrente affluente del fiume Liri.

Il fiume Amaseno

La foce del fiume, è su unìaltura denominata Monte Quattordici, a circa 447 metri d’altezza. Ci troviamo in un’area compresa tra i comuni di Amaseno e Castro dei Volsci. Il fiume si dirige verso ovest; percorrendo una valle denominata “valle Fratta”,  fino a lambire proprio il paese di Amaseno. Il rio riceve quindi da sinistra alcuni torrenti che scendono dai Monti Ausoni.

Il fiume Amaseno - Cascatella Priverno Dell'Amaseno
fonte foto – LatinaToday

L’Amaseno, segna anche per un breve tratto il confine tra le province di Frosinone e Latina; per poi entrare definitivamente in quest’ultima, dove subito riceve da destra l’apporto idrico del fiume Monteacuto, che è il suo principale affluente. Qui ci troviamo presso Prossedi. Quindi il fiume continua il suo corso bagnando Priverno dove devìa bruscamente verso sud entrando corposamente nell’Agro Pontino presso l’Abbazia di Fossanova. Come si evince, il fiume Amaseno lambisce antichi paesi e quindi antichissime vestigia, di cui è stato protagonista.

Fiumi del Lazio

Il fiume inoltre, dopo un percorso di circa 40 km, in località Ponte Maggiore nei pressi di Terracina, prende la denominazione di fiume Portatore. Si affianca al canale Diversivo Linea che raccoglie le acque del fiume Ufente; altro fiume importante nella storia e nella leggenda locale e del canale Linea Pio VI. Assieme a quest’ultimo sfocia nel mare Tirreno in località Badino.

Il fiume Amaseno -  Priverno e il fiume Amaseno
fonte foto – visitPriverno

Oggi possiamo dire che la fauna ittica del corso d’acqua è relativamente intatta. Vi sono presenti varie specie in via d’estizione come il ghiozzo di ruscello o la trota macrostigma. Come dicevamo, il fiume Amaseno a ragion veduta, può rivendicare una particolare importanza storica; tanto che è citato dal poeta Virgilio nei libri VII e XI dell’Eneide. Al riguardo, nel Libro VI, Virgilio definisce l’Amaseno come il padre di nobili guerrieri; riferendosi ai Volsci. Lo scrive non solo perché le sue rive erano abitate da nobili popolazioni.

Metabo re del Volsci attraversa il fiume Amaseno

Ma anche perché le piene molto abbondanti rendevano i terreni vicini fertili, ottenendo così un buon raccolto. Inoltre, sempre Virgilio nel Libro XII, inserisce il nostro fiume nella storia e nella leggenda della nostra progenitrice,  la Regina Camilla, figlia di re Metabo, Re le Volsci. Re Metabo viveva a Priverno, l’antica capitale del Regno dei Volsci; con sua moglie Casmilla e la loro figlia Camilla.

Il fiume Amaseno - Regina Amazzone con la faretra

Un giorno, però, i nemici organizzarono una rivolta popolare e il re fu costretto a fuggire da Priverno con Camilla in braccio. Dopo una lunga fuga durante una tempesta, inseguito dai soldati avversari, fu costretto a fermarsi di fronte ad un fiume, ovvero l’Amaseno. Il rio era in piena perché durante la notte aveva piovuto molto per via della tempesta. Sarebbe stato pericolosissimo da attraversare con la bimba in braccio. L’unica soluzione per Metabo era quella di attraversare il fiume a nuoto, da solo.

Camilla amazzone regina dei Volsci

Allora il Re chiede aiuto alla Dea Diana, le consacra la figlia da crescere come amazzone. Avvolge la bimba in una corteccia, la lega ad una lancia, e la scaglia dall’altra parte del fiume. Non esita, perché sente avvicinarsi i nemici. La lancia scagliata si conficca su un albero,  subito lui si getta nel fiume e a nuoto raggiunge Camilla salva. La raccoglie e scappa verso le montagne, perché nessuna città li accoglie. Iniziarono così a vivere su quei monti e quando Camilla inizia a camminare il padre le insegna l’uso delle armi. Proseguendo la leggenda di Virgilio, Camilla diventa adulta e guida un suo esercito; combattendo a fianco di Turno, il Re dei Rutuli, contro Enea ed i Troiani. Sopravvive la leggenda della regina amazzone, progenitrice della nostra gente e delle sue gesta, cantate da Virgilio che la definisce “Vergine d’Italia”.