Incendi in Calabria, muore un uomo di 76 anni

by | Aug 11, 2021 | Breaking News, Italy | 0 comments

In Prefettura a Reggio Calabria prosegue l’attività di monitoraggio e supporto della situazione di emergenza causata dagli incendi che sono divampati in alcune zone della provincia. Nelle aree maggiormente interessate, i territori dei comuni di Bagaladi, Cardeto, San Lorenzo, Condofuri, Roghudi, Roccaforte del Greco, sono riprese sin dalle primissime ore dell’alba della giornata, le operazioni di spegnimento, attraverso l’impiego di cinque mezzi aerei, tre Direttori delle operazioni di spegnimento e diverse squadre dei Vigili del fuoco e di Calabria Verde. ANSA/UFFICIO STAMPA VIGILI DEL FUOCO

Incendi in Calabria, muore un uomo di 76 anni

La Prefettura di Reggio Calabria ha richiesto ed ottenuto l’intervento dell’Esercito per domare le fiamme

In Calabria un uomo, Mario Zavaglia, di 76 anni, è morto nelle campagne di Grotteria a causa di un incendio boschivo e del successivo crollo della sua casa rurale provocato dal rogo. L’uomo, pensionato, si era recato nella sua proprietà per accudire il proprio orto in contrada Scaletta, alle falde dei monti della Limina.

In pochi minuti le fiamme hanno circondato l’abitazione senza lasciare scampo all’anziano.

La Prefettura di Reggio Calabria ha richiesto ed ottenuto l’intervento dell’Esercito per concorrere alle attività in corso per domare gli incendi scoppiati in diverse zone della provincia. Lo rende noto la stessa Prefettura, aggiungendo che “rappresentanti dell’Esercito parteciperanno ad un incontro operativo già nella mattinata di domani”.

L’Aspromonte intanto è ancora in fiamme e il santuario della Madonna Polsi, nel comune di San Luca (Reggio Calabria), è “quasi isolato”. Lo riferisce il Rettore don Tonino Saraco. “La situazione è difficile, la strada principale è bloccata dalle fiamme, si accede solo da due vie secondarie delle quali una è una mulattiera”. Lunghe colonne di auto stanno tornando indietro, centinaia di pellegrini partiti ieri a piedi da Cinquefrondi (Reggio Calabria), stanno facendo la via del ritorno. Gli uomini della forestale hanno infatti bloccato la strada al casello, negli ultimi otto chilometri di strada verso il santuario. I telefonini funzionano poco in questa zona e questo – riferiscono le parrocchie in pellegrinaggio – aggrava la difficoltà dei soccorsi. In questo periodo sono diversi i pellegrinaggi, soprattutto a piedi, verso il santuario dell’Aspromonte; anche se la festa patronale è a settembre molte parrocchie scelgono di andare in questi giorni, considerato il ritorno dei calabresi per le ferie che vivono fuori regione per motivi di lavoro.

I pellegrinaggi al santuario della Madonna di Polsi, in Aspromonte, sono frequenti in questo periodo anche per il ritorno in Calabria per le ferie di molti calabresi che vivono fuori regione per motivi di lavoro (mentre la festa solenne è il 2 settembre). Secondo quanto riferito dai pellegrini che questa mattina erano in cammino, a piedi, verso il santuario di San Luca, le fiamme lambiscono la strada che conduce al santuario della Madonna negli ultimi otto chilometri. Al casello dove sono stati bloccati i fedeli dalla forestale, perché procedere è troppo pericoloso, c’è una grande vasca per l’acqua che servirebbe in questi casi di emergenza ma attualmente – riferiscono i pellegrini della parrocchia di Cinquefrondi (Reggio Calabria) – è vuota. Intere distese di faggeti sono ridotte in cenere. “La situazione in questo momento è difficile”, conferma il rettore del santuario di San Luca, don Tonino Saraco.