La questione tra i temi al centro della missione di Blinken
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu sta valutando le richieste americane di una pausa umanitaria.
Lo riportano i media israeliani, citando Kan News in lingua ebraica.
Un funzionario israeliano afferma che è possibile un cessate il fuoco di diverse ore. La questione sarà tra i temi al centro della missione di domani in Israele del segretario di Stato americano Antony Blinken.
‘Speriamo domani di farne uscire ancora in un numero maggiore’
“Noi ne abbiamo sempre considerati 19 nostri, tra italiani e familiari stretti.
Ne abbiamo ancora 12, speriamo che domani possa essere un giorno in cui riusciremo a farne uscire ancora, magari in un numero maggiore”.
Lo ha detto il console italiano al Cairo Federico Novellino al Tg1, parlando dei connazionali già usciti da Gaza e degli altri che dovranno essere evacuati.
Iministri del gabinetto di sicurezza di Israele hanno votato per trasferire i fondi fiscali raccolti per l’Autorità Palestinese a Ramallah, ma hanno detratto il denaro stanziato per la Striscia di Gaza.Lo ha reso noto l’ufficio del primo ministro.
Aggiungendo che “Israele sta interrompendo ogni contatto con Gaza”.
Nel comunicato, riferisce Times of Israel, si spiega “non ci saranno più lavoratori palestinesi da Gaza e i lavoratori che erano in Israele il giorno in cui è scoppiata la guerra torneranno a Gaza”. Gli Stati Uniti avevano esortato Israele a trasferire i soldi all’Autorità Palestinese e il tema ha suscitato un intenso dibattito nel governo. Alla fine, secondo quanto riportato dalla Radio dell’Esercito, il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich si è astenuto, il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir si è opposto e il resto del gabinetto ha sostenuto il trasferimento dei fondi.
In base agli accordi di pace provvisori, il ministero delle finanze israeliano riscuote le tasse per conto dei palestinesi ed effettua trasferimenti mensili all’Autorità Palestinese, che vanno a pagare gli stipendi del settore pubblico e altre spese pubbliche. Ma il ministro delle finanze israeliano Smotrich si era rifiutato di stanziare i fondi accusando l’Autorità Palestinese di sostenere gli “orribili massacri dell’organizzazione terroristica nazista Hamas”. Tunisi: al via iter legge che rende reato i rapporti con Israele
Pene fino all’ergastolo per relazioni dirette o indirette
‘Attivato tutto il fronte di guerra con il nemico’
02 novembre 2023 – 18:23
Gl ezbollah ha annunciato di aver aperto il fuoco contro Israele attraverso 19 punti lungo tutta la linea del fronte col nemico, attivando anche i combattenti delle Brigate Qassam di Hamas.Lo riferisce la tv al Manar degli Hezbollah.
Lo ha fatto sapere l’esercito secondo cui “i soldati continuano a condurre feroci combattimenti contro i terroristi di Hamas nella Striscia di Gaza”.
“Aerei da combattimento ed elicotteri – ha proseguito – hanno attaccato diversi quartier generali militari utilizzati da alti funzionari di Hamas e, sotto la direzione delle forze sul campo, hanno distrutto con successo una serie di infrastrutture terroristiche situate in aree civili e basi militari”.