Kiev, Putin vuole il Donbass entro l’1 luglio

by | Jun 1, 2022 | Breaking News, Guerra, World

Guerra in Ucraina 


 Severodonetsk vicina alla resa

Lavrov in Turchia l’8 giugno per discutere di “corridoi sicuri” per il grano. Anche patriarca Kirill nella black list di Bruxelles

“Prendere il Donbass entro un mese”.

Mentre Severodonetsk è sempre più stretta nella morsa dei russi, che ormai controllano la maggior parte della città e dove è stata colpita anche la fabbrica chimica Azot, l’ordine di Vladimir Putin arriva perentorio a spingere l’avanzata delle sue truppe, sempre più determinate ad assumere il controllo delle intere regioni di Lugansk e Donetsk.

A photograph shows an explosion in the city of Severodonetsk during heavy fightings between Ukrainian and Russian troops at eastern Ukrainian region of Donbas on May 30, 2022, on the 96th day of the Russian invasion of Ukraine. – EU leaders will try to overcome Hungary’s rejection of a Russian oil embargo on May 30, 2022 as part of a further tightening of sanctions against Moscow, whose forces are advancing in eastern Ukraine, with fighting in the heart of the key city of Severodonetsk. (Photo by ARIS MESSINIS / AFP)

Il comando inviato dal Cremlino, rivelato dagli 007 ucraini, chiarisce una volta di più le attuali priorità strategiche dell’offensiva, che dopo quasi cento giorni appare a un punto di svolta: la conquista dei territori da cui tutto è partito, con il riconoscimento da parte di Mosca delle repubbliche separatiste alla vigilia del conflitto, potrebbe far dichiarare al presidente russo missione compiuta, convincendolo a sedersi infine al tavolo delle trattative per chiudere le ostilità. A Severodonetsk, l’avanzata sembra ormai irrefrenabile. “La maggior parte” della città è ormai in mani nemiche, ha ammesso dopo un’altra giornata di intensi combattimenti strada per strada il governatore Sehiy Gaidai, spiegando che il 90% degli edifici privati è stato distrutto o danneggiato.”La situazione nella direzione del Donbass è molto complicata. Severodonetsk, Lysychansk, Kurakhove sono ora l’epicentro dello scontro”, ha detto in un discorso video sui social il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato dall’Ukrainska Pravda.

L’EUROPA TROVA L’ACCORDO SULL’EMBARGO – L’Unione europea raggiunge l’accordo sull’embargo al petrolio russo, parte del sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca per la guerra in Ucraina che sarà finalizzato domani dagli ambasciatori dei 27 a Bruxelles: stop immediato al greggio che arriva dalla Russia all’Ue via mare, rinviato invece l’embargo del gas trasportato dagli oleodotti. Prevista l’adozione di “misure d’emergenza” nel caso di interruzione delle forniture. Nella black list Ue dovrebbe entrare anche il patriarca Kirill. E il parlamento ucraino, la Verkhovna Rada, ha votato per l’imposizione di sanzioni contro Kirill. abbiamo i dettagli del sesto pacchetto di sanzioni dell’Unione europea contro la Russia per questa guerra. Gli elementi chiave del pacchetto sono già chiari e, soprattutto, la sua direzione. I Paesi europei hanno deciso di limitare in modo significativo le importazioni di petrolio dalla Russia. E sono grato a tutti coloro che hanno lavorato per raggiungere questo accordo”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto intervento video serale, diffuso su Telegram. “Il risultato pratico è decine di miliardi di euro in meno, che la Russia non potrà ora utilizzare per finanziare il terrorismo”, ha aggiunto.

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LA CRISI ALIMENTARE – Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov sarà in Turchia l’8 giugno per “discutere di corridoi sicuri” per il trasporto di grano dall’Ucraina. Lo annuncia la Turchia. I capi di stato e di governo europei riuniti a Bruxelles hanno adottato le conclusioni del vertice relative alla sicurezza alimentare con un appello alla Russia a porre fine agli attacchi alle infrastrutture di trasporto in Ucraina, revocare il blocco dei porti ucraini del Mar Nero e consentire le esportazioni di cibo. Il presidente dell’Unione Africana Macky Sall telefonerà a Vladimir Putin per esprimergli la sua “preoccupazione” riguardo la crisi alimentare. Lo ha detto, a quanto si apprende, lo stesso Sall nel corso del suo intervento al Consiglio Europeo. Il Consiglio europeo pronto a offrire 9 miliardi per la ricostruzione in Ucraina.

LA SITUAZIONE SUL CAMPO – E’ in costruzione la prima linea di difesa di Kiev per fronteggiare un eventuale nuovo attacco dei russi. Lo ha riferito l’amministrazione militare di Kiev su Telegram, riporta Unian. La Russia annuncia di avere distrutto una postazione ucraina “dove i nazionalisti avevano posizionato artiglieria inviata dall’Italia”. Ma fonti della Difesa smentiscono. Le forze russe controllano “la maggior parte” di Severodonetsk. Un serbatoio di acido nitrico in un’industria chimica è stato colpito da un bombardamento russo a Severodonetsk, la città sotto assedio della regione orientale ucraina di Lugansk. Lo ha riferito su Telegram il governatore Serhiy Gaidai. “L’acido nitrico è pericoloso se inalato, ingerito e se entra in contatto con la pelle”, ha sottolineato. Il Consiglio norvegese per i rifugiati ha dichiarato che fino a 12.000 civili rimangono intrappolati e bisognosi di aiuto nella città orientale. E i filorussi annunciano che le navi civili a Mariupol “ora sono la nostra flotta”. Biden nega intanto che gli Usa invieranno a Kiev sistemi missilistici che possano raggiungere il territorio russo. “Siamo particolarmente preoccupati dalle mosse della Russia per sottrarre sovranità all’Ucraina, soprattutto nella zona di Kherson”. Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Ned Price, in un briefing con la stampa, ribadendo che l’obiettivo iniziale del Cremlino “di conquistare territorio ucraino è un completo fallimento”.

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IN COSA CONSISTE L’ACCORDO EUROPEO SULL’EMBARGO AL PETROLIO

Dopo il bombardamento di un veicolo di evacuazione vicino a Lysychansk, in cui un giornalista francese è rimasto ucciso e diverse persone sono rimaste ferite, l’evacuazione dalla regione di Lugansk è stata interrotta.

PARTITA LA PRIMA NAVE CARGO DA MARIUPOL – La prima nave cargo dopo due mesi di blocco dovuto alla guerra ha lasciato il porto di Mariupol, trasporta un carico di metallo. Lo riferisce l’ufficio stampa del Distretto militare meridionale russo citato dalla Tass. È stata la prima nave ad entrare nel porto dopo la fine dei combattimenti a Mariupol. “La nave ha lasciato il porto”, ha dichiarato l’ufficio stampa.