Guerra in Ucraina
Ucraina, il G7 unito: ‘Putin non deve vincere la guerra’.
Battaglione Azov alla Russia: ‘La resa per noi è inaccettabile’
I Paesi del G7 si sono impegnati a fermare l’import del petrolio russo: lo riferisce la Casa Bianca dopo la video call tra i leader mentre slitta ancora il via libera dell’Ue all’embargo graduale al petrolio di Mosca.
Intanto si muove la diplomazia.
Jill Biden ha fatto un viaggio a sorpresa nell’Ucraina occidentale incontrando la first lady Olena Zelenska in una scuola di Uzhhorod, una città di 100 mila abitanti a pochi chilometri dal confine con la Slovacchia. La moglie del presidente ucraino, ha ringraziato la first lady Usa per la sua visita, che ha definito “un atto molto coraggioso”. Il premier canadese Justin Trudeau è a Irpin, alle porte di Kiev.
E il presidente ucraino Zelensky, durante un intervento in videoconferenza a un vertice del G7, ha detto che “nel villaggio di Bilogorivka, nella regione di Lugansk, una bomba russa ha ucciso 60 civili”. Nella scuola, che dava rifugio a circa 90 persone, in 30 si erano salvate ma 60 erano rimaste sotto le macerie, e sin dall’inizio si era temuta una strage.
“Dobbiamo supportare l’Ucraina e il suo esercito per la sua legittima difesa e allo stesso tempo l’Italia continuerà a lavorare per la pace. Ma non possiamo pensare di fornire armi per colpire il suolo russo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a ‘Che tempo che fa’ su Rai3.
G7: ‘PUTIN NON DEVE VINCERE LA GUERRA’
“Restiamo uniti nella nostra decisione che il presidente Putin non deve vincere questa guerra contro l’Ucraina. Lo dobbiamo alla memoria di quelli che hanno combattuto per la libertà nella Seconda guerra mondiale, continuare a combattere per essa oggi, per il popolo dell’Ucraina, dell’Europa e della comunità globale”: è la conclusione della dichiarazione finale della video call tra i leader del G7, che si sono impegnati ad aumentare i costi per Putin con nuove sanzioni o inasprendo quelle già esistenti. Le azioni di Putin in Ucraina rappresentano “un’onta” per la Russia e per il suo popolo. Lo si legge nella dichiarazione del G7 dopo il vertice in videoconferenza con il leader ucraino Zelensky che ha ribadito ‘la ferma determinazione’ dell’Ucraina a proteggere la propria sovranità e integrità territoriale. ‘L’obiettivo finale dell’Ucraina – ha detto – è garantire il pieno ritiro delle forze russe dall’intero territorio dell’Ucraina e garantire la sua capacità di proteggersi in futuro’.
NUOVE SANZIONI USA
Gli Usa hanno annunciato nuove sanzioni contro tre stazioni tv russe e dirigenti di Gazprombank e hanno vietato agli americani di fornire servizi alle imprese russe. Sono le ultime misure varate contro l’invasione russa dell’Ucraina. Lo riferisce la Casa Bianca. In totale sono 27 le persone sanzionate, tra cui anche otto dirigenti di Sberbank. Le tv finite nella blacklist Usa sono Channel One Russia, Television Station Russia-1 e Ntv, legate direttamente o indirettamente al Cremlino. Sanzionata anche Promtekhnologiya, produttrice di armi, insieme a otto compagnie marittime. La commissione regolatoria per il nucleare sospenderà inoltre le licenze per esportare materiale nucleare speciale in Russia.
AZOV NON SI ARRENDE
“La resa per noi è inaccettabile”, dice il battaglione Azov dall’acciaieria assediata. Dopo l’evacuazione dei civili, la conferenza online proprio da Azovstal: “Ci sono molti militari feriti da evacuare ma combatteremo fino alla fine”, annuncia il comandante del battaglione, Denis ‘Radis’ Prokopenko. “Le forze russe stanno continuando a bombardare l’area e stanno cercando di assaltare l’impianto”, ha affermato il capitano Svyatoslav Kalina Palamar, vice comandante del battaglione Azov. Ha aggiunto di non poter confermare che tutti i civili siano stati evacuati dal sito, come riportato ieri. “I nemici vogliono distruggere gli ucraini, per noi è chiarissimo”, aggiunge. “Ora i nostri politici stanno provando a negoziare con quegli animali. Ma non ricordano cosa hanno fatto? Non possiamo parlare con questa gente. Il nostro obiettivo è eliminare la minaccia”, ha aggiunto il vicecomandante. “Qui stiamo difendendo il mondo libero. Non stiamo difendendo solo l’Ucraina, ma anche il mondo libero”, aggiunge.
NON SI FERMA LA GUERRA SUL CAMPO
“Forti esplosioni” sono state segnalate a Odessa e Mykolaiv, riporta Ukraina 24. Un’anziana insegnante è stata uccisa e altri 27 civili sono rimasti feriti anche gravemente negli attacchi missilistici russi su zone residenziali nella regione di Mykolaiv delle ultime 24 ore, scrive su Telegram il capo del consiglio regionale Hanna Zamazieieva, citato da Ukrinform. Secondo Zamazieieva l’esercito di Mosca ha bombardato senza sosta nella notte la regione di Mykolaiv. Ma le sirene d’allarme antiaeree hanno risuonato questa mattina in quasi tutte le regioni ucraine, riporta il Kyiv Independent. Due ragazzi di 11 e 14 anni sono stati uccisi e due ragazze di 8 e 12 anni sono state ferite ieri in un bombardamento russo sulla città di Pryvillia, del distretto di Sievierodonetsk della regione di Lugansk, riferisce l’ufficio del procuratore generale di Kiev su Telegram citato da Ukrinform. Sono oltre 200 i bambini uccisi, secondo le stime ufficiali.
Ed è stata trovata morta Sofia, la 13enne scomparsa due giorni fa dopo il bombardamento dell’esercito russo su una colonna di mezzi che stavano evacuando civili nella regione di Kharkiv. I parenti l’avevano cercata con appelli sui social. Lo ha reso noto il capo delle indagini del dipartimento di polizia regionale Sergii Bolvinov su Facebook, riportato da Ukrinform. “Purtroppo, i resti del corpo e un ciondolo indicato dai suoi parenti sono stati trovati nell’auto su cui viaggiava”, ha detto Bolvinov. Sofia era in macchina con la sorella di 6 mesi e la madre. La donna è stata gravemente ferita nel bombardamento.Circa 60 civili risultano dispersi dopo l’attacco aereo di ieri pomeriggio dell’esercito russo su una scuola con un rifugio nel villaggio di Bilohirivka, sempre nella regione di Lugansk. Lo rende noto il capo dell’amministrazione militare regionale, Sergii Gaidai, su Telegram ripreso da Ukrinform. “Tutte le 60 persone rimaste sotto le macerie degli edifici sono molto probabilmente morte”, scrive Gaidai. Ieri i servizi di emergenza ucraini avevano parlato di almeno due vittime. Nel sotterraneo si nascondevano 90 persone, nella serata almeno una trentina era stata tratta in salvo.
I SOLDATI MORTI
Sono almeno 25.500 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione: lo rende noto l’esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l’esercito indica che dopo 74 giorni di conflitto si registrano anche 199 caccia, 156 elicotteri e 360 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.130 carri armati russi, 509 pezzi di artiglieria, 2.741 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 92 missili da crociera, 179 lanciamissili, 12 navi, 1.961 tra veicoli e autocisterne per il trasporto del carburante, 86 unità di difesa antiaerea e 39 unità di equipaggiamenti speciali.