La pandemia del Perù e la scomparsa di donne e bambine
Fra gennaio e luglio 2021 ne sono sparite nel nulla 3’425. L’Ombudsman: “Il problema sta peggiorando, dev’essere assicurato un trattamento adeguato alle denunce”
L’Ufficio del Difensore civico (Ombudsman) del Perù ha reso noto oggi che fra gennaio e luglio 2021 è stata segnalata la scomparsa di 3’425 bambine, adolescenti e donne adulte, per una media di 16 al giorno. che rappresenta un incremento del 16% rispetto a quanto registrato nello stesso periodo dello scorso anno.
Ciò significa, si legge in un comunicato pubblicato sul portale dell’organismo, che «il problema sta peggiorando, per cui deve essere assicurato un trattamento adeguato delle denunce e una ricerca efficace che garantisca l’integrità delle vittime».
Ad esempio di quanto sia grave il problema per il genere femminile, l’Ombudsman ha rivelato che in luglio sono scomparsi 417 bambini e adolescenti dei due sessi. Di essi, però, ben 363 erano ragazze e adolescenti di sesso femminile, ossia l’87% del totale.
Il Difensore civico ha infine insistito sul fatto che «la scomparsa delle donne causata da singole persone debba essere inserita come forma di violenza sia nella legge già in vigore, sia nel nuovo Piano nazionale contro la violenza di genere che sarà attivo nel 2022».
Questo, conclude il comunicato, permetterà di dare maggiore visibilità a questi due strumenti e migliorare i servizi di assistenza alle vittime, oltre a formulare e attuare politiche pubbliche e meccanismi di azione territoriale con un approccio multidisciplinare.