Nello Passaro: l`Italia necessita aiuti concreti dall`Europa

by | Oct 12, 2022 | EUROPA, Italy, Nello Passaro, POLITICS

Il deficit dello stato italiano un macigno anche per l’ Europa e  il nuovo governo

di Nello Passaro


Per risolvere o mitigare l’impatto negativo dell’ attuale crisi energetica ,   che contribuirebbe  ad aggravare  ulteriormente il bilancio dello stato   gia‘ fortemente indebitato , l ‘Italia spera  di non dover mettere le mani nelle sue tasche  e di ricevere solidarieta’, sotto forma di aiuti economici, da parte dell’Europa,  come gia’ avvenuto in occasione della pandemia; soluzione  questa invocata,puntualmente  anche in questa occasione , dai nostri politici metropolitani e dai loro partiti quando non si riescono o non si vogliono , soprattutto per loro interesse piu’ elettorale che nazionale, trovare soluzioni interne.

Non si sa fino a che punto questo appellarsi alla solidarieta‘ sul piano  sostanziale abbia ragione di essere. Sara’ tuttavia compito dei membri europei , a giorni,  valutare e decidere sul merito, sperando che in ogni caso prevalga il buon senso  e che l ‘ Europa riesca a dare un suo contributo, utilizzando criteri di intervento equi ,   nell’ interesse generale.

Per essere non solo credibili ma anche per un certo decoro, l’  Italia non dovrebbe tuttavia  solo  limitarsi in  situazioni di crisi o di difficolta‘, condizionata dalla sua situazione critica interna,  a  chiedere solidarieta’  all’ Europa ma debba   dare dimostrazione di volersi  impegnare seriamente e preventivamente per ridurre il suo deficit interno.

Il  deficit  dello stato  non puo’ costituire l’ unico elemento sulla base del quale  si possano  giustificare  tutte le  richieste  di aiuto a fronte di crisi che investono allo stesso modo altri stati membri  o di fronte a situazioni di difficolta’ che diventano ancora piu‘ difficili nella contestualita‘ di un  quadro interno  di riferimento di per se’ gia‘ critico.

Sarebbe opportuno evitare di   ricorrere  invece alla  drammatizzazione di    una situazione  interna  responsabilizzando gli altri ,   mentre sappiamo o dovremmo essere consapevoli delle nostre responsabilita’ e dei tanti fattori che l’hanno determinata.

Non possiamo solo pretendere il rispetto  ma  e’ anche doveroso dare anche dimostrazione tangente  di rispettare il fine comune. Quindi ogni stato membro, come l’ Italia, non puo’  costituire un peso o un freno , per proprie problematiche interne a cui non si e’ per proprie responsabilita’ data soluzione.

E’  questo il motivo che spinge  altri paesi, sottoponendosi a critiche ingiuste,   a respingere  richieste   da parte di chi  invoca la solidarieta’  senza sanare le questioni interne.

Si e’ parlato per anni di eliminare i rami secchi; ultimamente   si e’ dato corso ad   una politica di elargizione di bonus a pioggia a tutti ,  su tutto, a prescindere,  depilando  ingenti risorse   pubbliche a vantaggio della ricchezza privata,  facendo credere di migliorare le sorti dei piu’ poveri o dei piu’ bisognosi.

Le conseguenze dell’attuale crisi energetica non possono gravare ulteriormente sulla deficitaria situazione di bilancio statale. Essa  non  colpisce tutti  allo stesso modo. Bisogna pertanto intervenire a favore di chi effettivamente , con redditi minimi o senza reddito o rendite , non puo’ fronteggiarla  ma non a favore di chi con redditi o rendite alte , sacrificando o riducendo  il risparmio, puo’ sopperire.  I ceti benestanti dovrebbero essere chiamati a sostituire lo stato nella concessione di un bonus di solidarieta’ a favore di chi questa crisi non e’ in grado di poterne sopportare gli effetti.

Prevedere quindi   interventi di solidarieta‘ che incidano non piu‘ sullo Stato ma che gravino sull’apparato produttivo  e delle fasce piu’ abbienti,   da fungere da compensativo degli evidenti  squilibri esistenti.

Sara’ il nuovo governo nascente   a riconoscere la necessita’ di creare da subito i presupposti , anche con scelte impopolari, per salvaguardare in primis  l’interesse nazionale, inteso anche come risanamento del deficit pubblico, ammesso che cio’ possa essere inteso dai  pronunciamenti  da parte della prossima  presidentessa del consiglio?

Nello Passaro