Addio ad Aldo Lista allenatore e re della birra a Port Credit
Come e’ difficile scrivere di questi tempi! Lo stress da Covid 19, lo stress della tecnologia dirompente (zoom – social media – whattsup e chi piu’ ne ha piu’ ne metta), lo stress dall’impossibilita’ di fare le cose piu’ semplici senza insormontabili difficolta’, ha reso la nostra esistenza quanto mai problematica. E poi le brutte notizie di amici che si ammalano di Corona, di amici che non riescono a farsi rinnovare un semplice passaporto scaduto, di scuole che aprono e chiudono seduta stante….Vabbe’, e’ cosi’ e possiamo farci ben poco. Dopo tanto titubare anch’io mi sono vaccinato ed almeno da un punto di vista psicologico qualche effetto positive dovrebbe farsi sentire. Intanto parto con questo colloquio con i lettori con una triste notizia che ci giunge da Mississauga, sobborgo di Toronto, dove e’ venuto a mancare un grande personaggio del mondo del calcio e dell’industria della birra artigianale: Aldo Lista. Era nato il 9 Gennaio del 1930 a Montalto Uffugo (Cosenza). Aveva quindi 91 anni. Aveva iniziato allenando il Port Credit che poi si trasformò in Mississauga City Soccer Club nel 1974. A quei tempi era proprietario dello studio fotografico Paramount Studies su St Clair, la via “italiana” di Toronto. In Italia aveva giocato portiere a livello dilettantistico raggiungendo anche la nazionale militare. “Era un allenatore avanti anni luce” – dice di lui Enzo Concina, suo pupillo e sua grande scoperta.
“Ci faceva fare delle esercitazioni tecniche che ho visto fare in Serie A 30 anni dopo”. Aldo e sua moglie Noreen erano proprietari della Old Credit Brewing Company in Port Credit (votata migliore craft beer in Canada diverse volte). Ciao grande Aldo, maestro di vita!
Ed a proposito di medicina una bella notizia me la fornisce il “Genovese verace” Tino Ghersini che mi comunica che in Italia e’ stato creato un prototipo di scanner che permetterebbe di controllare in diretta i movimenti delle masse dei tumori nell’organismo eseguendo una protonterapia, tecnica emergente e alternativa rispetto alla radioterapia. Il prototipo che combina un dispositivo di risonanza magnetica rotante (mri) con un fascio di protoni è frutto della collaborazione fra Italia, Germania e Canada. Per il Canada la ditta coinvolta sarebbe la MagnetTx di Edmonton il cui responsabile della ricerca, Aswin Hoffmann, ha spiegato cosi’ la particolarita’ di questo scanner: ” Questo scanner Mri e la sua particolarita’ è che può essere ruotato intorno al paziente rispetto al fascio, permettendoci di studiare gli effetti dosimetrici e biologici del fascio sui campi magnetici della risonanza magnetica sia perpendicolari che paralleli al fascio di protoni”. Non essendo dottore e non avendo studiato medicina lascio a voi capirci un po’ di piu’. Chiudo invece con una bella notizia che mi viene fornita da alcuni amici calabresi. Lo sapevate che in Calabria e’ nato l’ “Uovo di Pasqua alla Cipolla Rossa di Tropea”? Una creazione originale, un connubio di sapori inaspettato, realizzato dal poliedrico e pluripremiato chef calabrese Antonio Biafora di San Giovanni in Fiore. Ma non e’ tutto: un altro tocco speciale viene dato dal “contenitore” che racchiude questa creazione artigianale. Ovvero una pigna di ceramica realizzata dal maestro Domenico Ditto, attivo a Seminara. Non solo contiene l’uovo ma potrà essere utilizzato anche come lanterna: «un prodotto di design davvero unico realizzato da un artista molto apprezzato anche fuori dai confini regionali». Adesso aspettiamo soltanto l’Uovo all’ N’Dujia!