Per lei lo spaghettone al pomodoro, “specialità della casa”, per gli altri in gran parte la pizza.
Napoletana. Giorgia Meloni si è concessa una cena italiana a New York ieri sera, dopo aver partecipato alla prima giornata dei lavori dell’assemblea generale dell’Onu, e ha portato tutto lo staff (e la figlia Ginevra) al ristorante Ribalta, a due passi da Union Square.
Ieri sera Meloni era attesa al tradizionale ricevimento offerto dal presidente americano Joe Biden ai leader arrivati a New York per l’Assemblea generale dell’Onu. Quest’anno Biden aveva scelto la location del Metropolitan Museum of Art per accogliere i leader. Alla cena di gala era assente, tra gli altri, la premier italiana.
“Per noi è una occasione importantissima, è sempre importante essere presi in considerazione per quel che facciamo anche per il made in italy” spiega il proprietario Rosario Procino. L’arrivo della premier, dice, non è passato inosservato, con diversi avventori che si sono avvicinati per due chiacchiere o un selfie.
In passato, racconta, anche Matteo Renzi era stato nel suo ristorante, e poche settimane fa il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida. “Ci dà molto orgoglio” la visita della presidente del Consiglio. “La cucina è una sorta di promozione del made in Italy” e avere certi ospiti è “un riconoscimento di quel che facciamo, siamo un po’ come i primi ambasciatori” dell’Italia.
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