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GIRONE A
GIRONE B
GIRONE C
GIRONE D
GIRONE E   
GIRONE F
 Italia
Belgio
Austria
Croazia
Polonia
Francia
Svizzera
Danimarca
Olanda
Repubblica Ceca
Slovacchia
Germania
 Turchia
Finlandia
Macedonia del Nord
Inghilterra
Spagna
Ungheria
Galles
Russia
Ucraina
Scozia
Svezia
Portogallo
RISULTATI
RISULTATI
RISULTATI
RISULTATI
RISULTATI
RISULTATI
ITALIA 3  TURCHIA 0
DANIMARCA 0 FILNLANDIA 1
AUSTRIA  3 MACEDONIA 1
CROAZIA 0 INGHILTERRA 1
SPAGNA 0 SVEZIA 0
UNGHERIA 0 PORTOGALLO 3
SVIZZERA 1  GALLES 1
BELGIO 3  RUSSIA 0
OLANDA 3 UCRAINA 2
SCOZIA 0 R.CECA 2
POLONIA 1 SLOVACCHI A 2
FRANCIA 1 GERMANIA 0
TURCHIA 0 GALLES 2
FINLANDIA 0 RUSSIA 1
OLANDA 2 AUSTRIA 0
CROAZIA 1 R. CECA 1
SVEZIA 1 SLOVACCHIA 0
UNGHERIA 1 FRANCIA 1
ITALA 3 SVIZiZERA 0
BELGIO 2 DANIMARCA 1
UCRAINA  2 MACEDONIA 0
CROAZIA 3 SCOZIA 1
POLONIA 1 SPAGNA1
PORTOGALLO 2 GERMANIA 4
ITALAIA 1 GALLES 0
BELGIO 2 FINLANDIA 0
MACEDONIA 0 OLANDA 2
INGHILETRRA 1 R.CECA 0
SVEZIA 3 POLONIA 1
UNGHERIA - 2 GERMANIA 2
SVIZZERA 3 TURCHIA 1
DANIMARCA 4 RUSSIA 1
AUSTRAIA 0 OLANDA 2
INGHILTERRA  0 SCOZIA 0
SLOVACCHIA 0 SPAGNA 5
FRANCIA 2 - PORTOGALLO 2
CLASSIFICA
iTALIA 9 PUNTI
DANIMARCA 3 PUNTI
AUSTRIA 3 PUNTI
INGLILTERRA 6 PUNTI
SLOVACCHIA 3 PUNTI
PORTOGALLO 4 PUNTI
SVIZZERA 4 PUNTI
BELGIO 9 PUNTI
OLANDA 9 PUNTI
REPUBBLICA CECA 4 PUNTI
SPAGNA 5 PUNTI
FRANCIA 5 PUNTI
GALLES 5 PUNTI
RUSSIA 3 PUNTI
MACEDONIA  0 PUNTI
SCOTIA 0 PUNTI
SVEZIA 7 PUNTI
GERMANIA 4 PUNTI
TURCHIA 0 PUNTI
FINLANDIA 3 PUNTI
UCRAINA 3 PUNTI
CROAZIA 4 PUNTI
POLONIA 1 PUNTO
UNGHERIA 1 PUNTI
ACCOPPIAMENTI OTTAVI DI FINALE
ITALIA - AUSTRIA 2- 1
BELGIO - Portogallo 2-1
OLANDA - R. CECA 1 -  3
INGHILTERRA - Germania 2- 0
GALLES - Damimarca 1 -4
SVEZIA - Ucraina 4 =3
CROAZIA -Spagna 4-3
FRANCIA - Svizzera 3-1
ACCOPPIAMENTI SEMIFINALI
ITALIA - SPAGNA 5 -3
INHILTERRA -DANIMARCA
FINALE EUROPEI
EUROPEI 2020
Domenica a Wemley
ITALIA

SVIZZERA 1 - GALLES 1
A Baku finisce 1-1 la sfida tra Galles e Svizzera. L'Italia è al primo posto in solitaria nel girone.
90'+4'
Un minuto al termine del match. Galles che chiude in attacco.
90'+3'
Seconda sostituzione anche nelle file del Galles: Ampadu rileva Ramsey.
90'+2'
Ancora Gavranovic che ci prova di destro da dentro l'area, si oppone Ward, ma Turpin aveva fischiato il fuorigioco.
90'
Cinque i minuti di recupero concessi dal francese, Turpin.
89'
PERICOLO SVIZZERA! Incontenibile Embolo, immarcabile per Allen. Testa dello svizzero, Ward compie il miracolo e smanaccia in angolo.
88'
Gavranociv non si arrende e cerca il gol dalla distanza: conclusione sul fondo.
86'
Rete annullata. A Baku, il punteggio tra Galles e Svizzera resta inchiodato sull'1-1.
85'
Gol della Svizzera a firma di Gavranovic. Ma Turpin viene richiamato al VAR per sospetto fuorigioco del giocatore svizzero su assist di Embolo.
84'
Secondo cambio nella Svizzera: fuori Seferovic, dentro Gavranovic
82'
Botta e risposta in queste fasi del match. Cross teso di Brooks dalla sinistra, Ramsey arriva in scivolata in leggero ritardo all'appuntamento con il gol.
77'
OCCASIONE SVIZZERA! Traversone dalla destra del neo entrato Zakaria, tuffo di Embolo che di testa non inquadra la porta. Che prestazione dell'attaccante del M'gladbach.
75'
Prima staffetta anche sulla panchina di Page. Esce un incredulo James, entra Brooks.
74'
PAREGGIO GALLES! GALLES-Svizzera 1-1! Rete di Moore. Su cross di Morrell dalla destra, l'attaccante del Galles rompe le catene dalle marcature e con una splendida torsione incorna di testa, battendo Sommer.
74'
Assist Joseff Morrell
69'
Ora è il Galles a menare le danze e provare a dare maggiore densità alla propria manovra offensiva. Svizzera che cerca di chiudere ogni spazio.
66'
Prima sostituzione della partita. Petkovic richiama Shaqiri per Zakaria per creare maggiore densità in mezzo al campo.
65'
SVIZZERA PERICOLOSA! Sempre lui, sempre Embolo che questa volta entra in area: destro a giro sul palo lontano, palla di poco fuori.
64'
Parabola insidiosa di Ramsey su seguente punizione, Moore riesce soltanto a fare il solletico alla palla che si spegne sul fondo.
63'
AMMONITO MBABU! Entrata a forbice su James poco fuori il vertice sinistro dell'area svizzera. Il numero 2 degli elvetici ha rischiato il rosso.
62'
Ora è la Svizzera a difendersi in maniera ordinata. Toccherà a Ramsey e Bale caricarsi la squadra sulle spalle per cercare il pareggio.
60'
Ancora Dragoni in avanti. Sinistro da dentro l'area di Davies, impercettibile deviazione di petto di Akanji, quanto basta per spedire la palla sopra la traversa.
56'
Mette la testa fuori il Galles. Cross di Morrell a cercare la testa di James, spazza la retroguardia della Svizzera.
52'
Fermate il soldato Embolo. Galvanizzato dal gol, catapulta in area per Mbabu, ma l'esterno cicca la conclusione: palla sul fondo.
51'
Prova la reazione il Galles. Bale butta in mezzo dalla destra, Sommer blocca in presa.
49'
GOL! Galles-SVIZZERA 0-1! Rete di Embolo. Angolo dalla sinistra di Shaqiri, Embolo sovrasta fisicamente Roberts e di testa mette nell'angolo alla destra di Ward.
49'
OCCASIONE SVIZZERA! Embolo trova un varco tra Rodon e Mepham e libera un destro che Ward manda in angolo.
47'
Dopo appena due minuti di gioco, ammonito Moore per una gomitata in gioco aereo ai danni di Schär.
46'
Inizia la ripresa. Si riparte dallo 0-0, con gli stessi 22 giocatori della prima frazione.
Nella ripresa ci si aspetta una Svizzera più aggressiva e frizzante e un Galles che cercherà di sfruttare eventuali corsie lasciate libere per colpire in contropiede.
Primo tempo con poche emozioni. Un'occasione per il Galles al quarto d'ora con Moore e poi Svizzera - soprattutto con Seferovic - che è mancata però in velocità e verticalità nella manovra. Troppe lente le trame imbastite dagli elvetici; ha retto bene la diga difensiva disegnata da Rob Page.
45'+3'
Si chiude sullo 0-0 il primo tempo a Baku tra Galles e Svizzera.
45'+1'
OCCASIONE SVIZZERA! Embolo protegge palla in area e apparecchia per Seferovic che arriva a rimorchio, ma il bosniaco non centra la porta da pochi passi.
44'
Punizione dalla destra di Shaqiri per fallo su Mbabu, Bale in copertura mette in angolo.
41'
Bel movimento di Seferovic che si sposta la palla sul destro e ci prova dalla distanza. Conclusione alta di poco sulla trasvera.
39'
Continua lo sterile giro palla a centrocampo della Svizzera nel tentativo di stanare gli uomini di Page. Inizia a spazientirsi il pubblico sugli spalti. Piove qualche fischio.
37'
Troppo lenta la manovra di avvicinamento della Svizzera verso l'area avversaria. Si difende con ordine il Galles che chiude tutti gli spazi.
33'
Palla buttata in mezzo da Freuler, Davies anticipa Ward e rimedia in angolo
31'
Sulla seguente punizione, parabola insidiosa di Bale a cercare Morrell: palla troppo lunga per tutti.
30'
Primo giallo della gara. James si invola sulla sinistra, Schär è costretto a stenderlo. Ammonito lo svizzero.
27'
Non alza il piede dall'acceleratore la Svizzera. Seferovic nasconde palla in area, si gira ed esplode il mancino a giro che termina a un metro alla destra di Ward.
26'
La Svizzera prova a sfondare per vie centrali. Freuler chiede il triangolo con Seferovic, ma Moore legge bene e spazza l'area.
23'
Cambio pallone. Turpin ritiene che il cuoio non sia sufficientemente gonfio. Riprende il gioco. Svizzera in avanti.
21'
SQUILLO DELLA SVIZZERA! Su cross dalla destra, deviazione di tacco di Schär, Ward respinge d'istinto. Un pericolo per parte finora.
18'
Gioco fermo per un contrasto aereo tra Moore e Mbabu. L'attaccante dei gallesi rientra in campo con una vistosa fasciatura sulla testa.
15'
BRIVIDO PER LA SVIZZERA! Percussione di James dalla sinistra, Moore svetta di testa, Sommer vola sotto la traversa a deviare in angolo.
13'
Il Galles si difende, ma quando riparte può far male. Bale affonda sulla destra, scodella sul secondo palo, troppo lungo per tutti, palla che si spegne sul fondo.
11'
Cross di Rodríguez dalla sinistra, libera di testa Rodon. Faticano gli elvetici a superare la muraglia rossa.
9'
Giro palla della Svizzera che non riesce ad attaccare gli spazi di un Galles ben disposto sul campo.
7'
Prova a rispondere la Svizzera: Embolo sradica la palla a centrocampo dai piedi di James, prova il cross dalla destra, ma Ward blocca in presa alta.
3'
Il Galles spinge sulle corsie laterali, Roberts butta in mezzo, libera l'area la difesa elvetica.
2'
Primo affondo del Galles. Traversone della sinistra di James, Sommer fa buona guardia tra i pali.
1'
Inizia Galles-Svizzera! Primo pallone toccato dagli elvetici!
E' il momento degli inni nazionali. Dopo il Salmo svizzero, tocca ora a quello dei Dragoni: il Hen Wlad Fy Nhadau. Il pubblico torna a sgolarsi insieme ai propri idoli: e l'adrenalina sale.
Vladimir Petkovic risponde con il collaudato 3-4-1-2: Sommer; Elvedi, Schar, Akanji; Mbabu, Freuler, Xhaka, Rodríguez; Shaqiri; Embolo, Seferovic.
Vediamo ora come si dispongono le due squadre sullo scacchiere. Difesa a quattro per Rob Page che si affida al 4-3-3: Ward; Roberts, Mepham, Rodon, Davies; Allen, Morrell, Ramsey; Bale, Moore, James.
Sul fronte opposto, la Nazionale elvetica prende parte alla fase finale degli Europei per la quinta volta, ma non è mai riuscita ad andare oltre gli Ottavi, come accaduto a Euro 2016, quando fu eliminata ai rigori dalla Polonia.
Galles e Svizzera si incrociano per la prima volta tra Mondiali ed Europei. I Dragoni sono reduci dalla bella favola vissuta a Euro 2016, quando entrarono nella storia come prima squadra debuttante a raggiungere la fase delle semifinali del torneo, dai tempi della Svezia nel 1992.
Buon pomeriggio da Baku. Benvenuti alla diretta testuale di Galles-Svizzera, match che chiuderà il primo turno.
Haiti sulla strada del Canada, nel ‘74 fu l’Italia ad incrociare gli isolani
Gli azzurri vinsero 3-1, Chinaglia regalo' un ombrello a Valcareggi, poi la Polonia ci mando’ a casa
Toronto- 9 giugno 2021 - Canada e Haiti hanno partecipato ad un solo mondiale, rispettivamente nel 1986 e 1974
Ora si affronteranno in un doppio scontro diretto, andata e ritorno, per continuare sognare la seconda apparizione al tavolo dei grandi, l'anno prossimo nella fornace del Qatar.
Sulla carta il Canada e' favorito avendo due autentici fuoriclasse in squadra, il velocissimo fluidificante del Bayern, Alphonso Davies, e il bomber del Nizza, Johanathan David.
Il primo match e' programmato per sabato prossimo a Port Au Prince la capitale di Haiti, il ritorno martedi' 15 giugno a Chicago.
La nazionale haitiana e la data del 15 giugno le ricordo benissimo, anche se sono trascorsi la bellezza di 47 anni, ripeto 47.
Quel giorno ero nella tribuna stampa dello Olympiastadion di Monaco di Baviera per il debutto degli Azzurri al mondiale 1974: Italia-Haiti.
Quattro anni prima, in Messico, gli Azzurri erano andati a Roma e non avevano visto il Papa, nel senso che in finale Pele' e compagni scipparono il mondiale rispondendo con un poker di gol a quello iniziale di  Boninsegna, detto Bonimba.
Haiti era la squadra materasso del gruppo comprendente anche Polonia e Argentina.
 Ct Valcareggi in quella gara schiero': Zoff, Spinosi, Burgnich, Facchetti, Morini, Benetti, Mazzola, Capello, Chinaglia, Rivera, Riva.
L'attacco azzurro era dato per “atomico”.
Zoff non  prendeva gol dalla bellezza di 1.143 minuti.
Al 46', pero', lo uccello' un certo Sanon bucandolo da lunga distanza.
Quattro anni dopo, nel 1978 in Argentina, il mitico Dino si impapero' altre due volte da lontano, poi, per fortuna del popolo italiano,  si rifece con gli interessi in Spagna.
Al’Olympiastadion l'ombra di una nuova Corea aleggio' minacciosa sino al 56' quando l'ex Golden Boy Gianni Rivera pareggio' di piatto destro da 15 metri, poi un'autorete di un certo Auguste ed una rasoiata di Pietruccio Anastasi chiuse il match.
Il bomberino siculo era entrato al 69' in sostituzione di Long John Chinaglia che nell'uscire regalo' in diretta mondiale un immenso ombrello a Valcareggi.
In sala stampa la sorte volle che la mia scrivania fosse di fronte a quella del mitico Gianni Brera.
Il piu' grande giornalista sportivo dell'Italia, mi guardo' da sopra gli occhiali a mezzaluna e fece una previsione agghiacciante: “Giovane collega – sibilo' a dentri stretti – con questa squadra non andiamo lontano”.  
Previsione azzeccata, purtroppo perche' quell'Italia, fiscamente alla frutta e con lo spogliatoio spaccato, pareggio' con l'Argentina (1-1, gol azzurro su autorete), poi le prese dalla Polonia di Lato (2-1, gol di Fabio Capello a 5 dalla fine) e lascio' la Germania tra fischi e pernacchie.
Molti nella tribuna stampa di Stoccarda, dopo il liscio e busso subito dall'Italia, erano incazzati neri, un giornalista avanti negli anni addirittura piangeva.  
Io santiavo a tutta birra sul mio primo mondiale da giornalista durato appena 9 giorni.
Ero partito da Toronto con la certezza di assistere  ad un grande mondiale, ma il buongiorni si vede dal mattino.
Infatti persi l'areo per Francoforte perche' il barbecue organizzato dau cugini sorani, Mario e Umberto Alati, tra un bicchiere e un'altro, era andato per le lunghe.
Era il 10 luglio, il mondiale sarebbe iniziato il 12 a Franconforte.
Altri voli diretti per la Germania non c'erano.
 Fui costretto a prenderne uno per Londra e di li' un altro per Francoforte per gli accrediti e per la partita inaugurale, Brasile-Scozia (0-0).  
La tribuna stampa era appena sopra il settore delle autorita'.  
Erano gli anni di piombo,  in Germania la banda Baader-Meinhoff seminava morte e terrore come le Brigate Rosse del Bel Paese
Il settore delle autorita' era protetto da una barriera di plastica anti-proiettile, la tribuna stampa no.  
Io ebbi una botta di strizza: e se i terroristi sbagliano e alzano il tiro?
Per fortuna nessuno sparo' ed il giorno dopo andai a Monaco di Baviera per Italia-Haiti.
  A Stoccarda trovai il collega radioparlatore Coco Vittorio - con il quale dividemmo vitto, alloggio e qualche avventura a luci rosse -  e un altro giornalista di Toronto, Jim Kernaghan dello Star.
Italia-Haiti fini' 3-1 per noi.  
Nonosate la vittoria  il mitico Brera suono' il de profundis: non andiamo lontano.
Brera lo incontrai di nuovo quattro anni dopo a Mar Del Plata, poi a Buens Aires, dove le cose andarono meglio fino a quando inciampammo di brutto in un campo di fetentissimi tulipani.
Il mondiale si chiuse con la vittoria della Germania Ovest (2-1 sull'Olanda) ma a quel punto io ero gia' al mio paese, Telese Terme, che raggiunsi a bordo di un'Alfetta di un collega napoletano, Mimmo Porpiglia.  
Da Stoccarda a Napoli i chilometri sono circa milleduecento, li percorremmo con il piede a tavoletta, l'Alfa volava anche nelle curve ed io pregavo San Gennaro.
Raggiugemmo Telese in un giorno e mezzo dopo una sosta a Bologna dove ci sbafammo tortelli e tagliatelle per rifarci della infame cucina teutonica.

L'Italia ha vinto il campionato Europeo di calcio battendo l'Inghilterra 4-3 dopo i rigori.
Roberto Mancini e Gianluca Vialli si abbracciano in lacrime dopo il trionfo dell'Italia ai rigori contro l'Inghilterra a Wembley. Un'esplosione di emozioni per il ct dopo tanta sofferenza e tensione vissuti fino all'ultimo. "Non so cosa dire, questi ragazzi sono stati meravigliosi. Stasera siamo felici, è importante per tutta la gente, per tutti i tifosi. Spero che festeggino". E' un Roberto Mancini commosso, che non riesce quasi a parlare per le lacrime agli occhi, quello che ai microfoni della Rai ha commentato il titolo di Campione d'Europa, conquistato dall'Italia con il 4-3 ai rigori sull'Inghilterra. "Gli italiani celebrano il successo della nazionale ai campionati europei di calcio. Gli azzurri, guidati dal commissario tecnico Roberto Mancini, hanno mostrato insieme a grandi individualità un gioco e uno spirito di squadra straordinari. Il trofeo torna in Italia dopo più di 50 anni." E' quanto dichiara il premier Mario Draghi. Il Presidente del Consiglio riceverà nella giornata di lunedì la squadra e lo staff tecnico a Palazzo Chigi per ringraziarli a nome di tutto il Governo.
"Una finale va giocata senza troppa pressione, solo se ti diverti puoi vincere", dice Roberto Mancini della sfida di domenica sera all'Inghilterra, per Euro 2020, e allora sì che in quel modo sarebbe storica. Il binomio divertimento-vittoria vale anche da consiglio a Matteo Berrettini, primo tennista italiano ad aver conquistato il diritto a giocarsi il titolo di Wimbledon, poche ore prima degli azzurri del calcio. Se la vedrà con Djokovic. "Complimenti, Matteo: domenica col cuore a Wimbledon e a Wembley, Italia!", l'incitamento del ct. "L'Inghilterra e' solida, non c'e' timore del tifo inglese perché dopo tanti mesi di stadi vuoti sara' esaltante: e sara' una finale bellissima", si dice certo Mancini, parlando della sfida ai padri del calcio, gli inglesi convinti che il 'loro' sport stia tornando a casa. La vittoria a Londra manca da 55 anni, qualcuno si è perfino divertito a misurare le miglia percorse dai calciatori inglesi dal Mondiale '66 alla prima finale ritrovata. Ma anche tra Italia e Europeo, dopo lo smacco conclusivo del 2000 e del 2012, la storia d'amore non si rinnova da 53 anni. In mezzo, però, gli azzurri contano quattro finali mondiali con due vittorie e anche la delusione per la mancata qualificazione a Russia 2018. "Mi hanno dato del folle perché dal primo giorno ci ho creduto - il flashback di Mancini - Semplicemente, penso sempre in positivo. Essere arrivati fin qui e' un grande traguardo. Ma non basta". C'è da riscattare, per Mancini, la maledizione di Wembley, quella Coppa Campioni persa con la Samp nel '92. Un riscatto da cercare a braccetto con Gianluca Vialli. "Auguri bomber e fratellino", ha twittato il ct per i 57 anni compiuti oggi dal suo gemello calcistico. A sostenere l'Italia, oltre ai 7 mila italiani di Londra, ci sara' il presidente Sergio Mattarella, in tribuna vicino al principe William. E Berrettini a tifare dall'erba dell'All England Club ("portero' in campo la bandiera italiana", ha già messo le mani avanti). "E' la finale più giusta - dice il presidente Uefa Ceferin - ma strana: l'Inghilterra gioca come giocava una volta l'Italia, l'Italia attacca".
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Calma  e gesso Italy, please.
Due furti di fila e' improbabile che avvengano, anche se non gli inglesi non si puo' mai dire.
A Wembley, domenica, fischiera' Kuipers, connazionale di quel Makkelie che i danesi  ricorderanno sempre come noi di sangue tricolore ricordiamo Bayron Moreno – sia sempre maledetto - ai mondiali del 2002.
Moreno si era venduto per favorire la Corea contro l'Italia.
Makkelie non ha intascato, presumiamo, quattrini.
Certamente pero' e' stato “pagato” con quelle che negli sport americani vengono definite “future consideration”.
Makkellie e' stato scarso, non si sa se per natura o perche' telecomandato.
Da solo pero' non avrebbe potuto combinare il doppio pastrocchio pro Perfida Albione.
Tutta l'equipe e' da mandare direttamente in pensione, denunciarli per associazione a delinquere sarebbe forse troppo.
Ma la sequenza dell'azione incriminata sembra opera di una banda attrezzata e ben coordinata.
Lo sbandieratore sulla destra non ha segnalato la presenza in campo di due palloni, per non vederli doveva essere orbo.
Se anche l'ha fatto, l'arbitro non ha fischiato perche' a suo giudizio  il secondo pallone non intralciava l'azione pricipale.
E qui casca un altro asino, si fa per dire, perche' le due sfere erano a meno di due metri di distanza e se questo non e' intralcio si deve inventare un altro termine.
Forse il protocollo Var non permette la segnalazione in campo i due palloni.
Ma il sistema e' usato per chiarire gli episodi dubbi.
Makkelie in occasione della sceneggiata di  Sterling ha inghiottito  l'esca ed anche l'amo.
E quando dal Var gli hanno segnanalato che era rigore, lui non e' andato a controllare di persona se l'addetto aveva preso fischi per fiaschi.
Ah, gli addetti Var erano due, entrambi olandesi: Pol van Boekel e il suo primo assistente Kevin Blom. Cosi' sul pacco reagalo spedito alla Regina, pardon all'Inghilterra, c'erano le firme di tre tulipani.
E qui e' doveroso e prudente di non fare di tutta l'erba un  fascio.
Kuipers ha arbitrato quattro volte l'Italia,: una vittioria, un pari e due sconfitte.
L'unica vittoria fu  proprio contro l'Inghilettra, ai mondiali del 2014,in Brasile,  doove poi gli azzurri delusero.
Questo fischietto olandese, sino a prova contraria, e' al di sopra di ogni sospetto e, speriamo, non sia ammalato di sudditanza pisicologica.
Stessa cosa, voglia in Padreterno valga per i sui collaboratori che sono i connazionali Sander van Roekel e Erwin Zeinstra, quarto uomo lo spagnolo Carlos del Cerro Grande. Al Var ci sarà il tedesco Bastian Dankert.
Certo Wembley sara' un bolgia infernale.
Gli angle' non hanno fatto una piega sulle critiche.
Abituati a sentirsi superiori e da agire da strafottenti ne ne sono sbattuti ora che sono stati bollati  ipocriti.
“Sarebbe ora che il calcio inglese smettesse di dare lezioni al resto del continente sui tuffi in area”, il commento della stampa mondiale.
“Fans accuse England of cheating and Sterling of diving after heroic win, Three Lions roared into final”, cosi' ha scritto il Sun di Lontra inserendo addirittura nel titolo l'aggettivo “eroico”.
Lo saranno assatanati, forse si butteranno subito in avanti, forse aspetteranno in attesa del momento buo, o non sia mai, un favorino arbitrale.
In ogni caso l'Italia deve avere  I nervi saldi, non cadere nelle provocazioni e fare il suo gioco.
Con il pallone a terra siamo piu' forti di loro, su questo non ci piove.
Ma nelle finali c'e' sempre qualcosa di imponderabile, un furto per esempio.
Al Wembley, nel 1966, ci fu un furto mondiale, che tutti ricordiamo.
Domenica speriamo che la giustica prevalga, che vincere sia la squadra migliore: l'Italia, of course.
nicolasparano.com
**Nella foto Bjorn Kuipers

*Mariuoli, ma era scontato che vincessero
Rigore con 2 palloni in campo
Avrebbero vinto ai rigori come l'Italia, forse.
Ma il penalty che ha permesso ai milord di giocarsi il trofeo era almeno tre quarti fasullo.
L'altro quarto era composto dalla presenza di un altro pallone in  campo.
Un arbitro normale avrebbe fermato il gioco, ma il fischiatore olandese non dato fiato alle trombe.
Poi ha fatto di peggio.
Quando Sterling ha dimostrato che anche gli angle' sono bravi e furbi tuffatori, il solito ref ha subito indicato il dischetto.
E poi non e' neanche andato a controllare al Var, perche' gli addetti al marchingegno gli hanno detto: Non venire, e' rigore al cento per cento.
E qui e' normale ipotizzare la sudditanza pisicologica e la trama del complotto.
In questo episodio determinante ci ha messo del suo anche il Ct della Danimarca che ha affidato il  piu' pericoloso degli inglesi, Sterling, da un marcantonio alto due metri che e' riuscito mai a fermarlo.
Forse il Ct danese non sapeva che un perticone con le leve lunghe sugli scatti brevi mangia la polvere del piccoletto, o forse non aveva un difensore di taglia media da contrastarlo.
Mancini ce l'ha, e' veloce, e' tosto, e' abituato a mar care stretto: si chiama Di Lorenzo
Era scontato che l'Inghilterra dovesse raggiungere una finale che non vedono da prima che i Leafs vincessero la Stanely Cup.
Ma il fatto che la banda di Kane abbia vinto come ha  vinto, rilancia le quotazioni dell'Italia.
Perche' alla fine hanno si' dominato, ma senza far vedere nulla di trascendentale se non in difesa.
Domenica per gli angle' non sara' facile, ma avranno dalla loro il fattore campo, il pubblico e, forse ma speriamo di no, la sudditanza psicologica degli ufficiali di gara.
L'Italia, comunque, non parte battuta, anzi.
Perche' gli Azzurri hanno qualita', quantita' ed un gioco di squadra che loro non hanno.
Con la palla a terra li metteremo in croce.
Forza Azzurri, siete, siamo, ad un  passo dal trionfo piu' bello: conquistare il trofeo in casa loro.

Col cuore in gola, soffrendo come dannati.
Quest'Italia, la nostra Italia, e' in finale.
Con l'Inghilterra, se ci arriva, ce la giocheremo perche'  siamo forti anche quando non siamo al massimo.
Inoltre gli Azzurri hanno cuore grosso e palle piu grosse ancora.
Una volta i rigori erano per noi maledetti.
Poi venne Berlino e la Francia ne becco' cinque su cinque.
Oggi abbiamo sbagliato il primo, poi sono stati gol: dos, tre, quatro e cinco; il cinco lo ha calciato delicatamente il “piccolo Giorgio” scatenando dappertutto la festa azzurra.
Non e' stata una bella Italia: in vantaggio con un gol di rapina siamo stati raggiunti a 10 dalla fine dopo che Mancini aveva sostituito Verratti.
Il petite italien non aveva brillato, ma appena e' uscito loro hanno pareggiato.
Sara' stato un caso?
Nei supplementari l'Italia ha sofferto, maledettamente.
Le coronarie hanno rischiato di schioppare (scoppiare) quando Gigio cazzeggiava in area, poi rimetteva coi piedi regalando  quasi sempre la palla a loro.
Alla fine Donnarumma si e' fatto perdonare alla grande, parando il rigore di Morata.
Senza Verratti, senza Immobile, senza Insigne, senza Barella e poi anche senza Chiesa l'unica cosa da fare era puntare tutto sulla lotteria dei rigori.
Le statistiche dicono che dagli 11 metri generalmente vince la squadra che tira per prima.
Quando Locatelli si e' fatto prendere dall'emozione calciando un pallone che sembrava uno spaghetto stracotto, si e' temuto il peggio.
Invece, subito dopo il migliore in campo, Olmo, ha calciato come calcio' Roby Baggio a Pasadena.
Belotttti (4 t di elogio per lui) insacca a fil di palo, 1-0 per noi.
Moreno la piazza forte e precisa, 1-1.
Bonucci da guerriro sgamato qual’e’ spiazza e insacca, 2-1.
Thiago Alcantara (spara forte a mezz'altezza, Gigio quasi ci arriva), 2-2.
Bernardeschi, cannonata al sette, 3-2
Morata avanza lemme lemme, finta e tira: Gigio si allunga e para, sempre 3-2 per noi.
Poi e Jorginho che si traveste da torero, spaccia la bestia cornuta, e ci manda in finale, 4-2.
Dopo la festa, passata la sbornia di felicita', Mancini da domani sera (mercoledi') sapra' il nome dell'ultima avversaria.
Chiunque essa sia, piu' l'Inghilterra che la Danimarca, il Ct azzurro in vista della finale deve sistemare il reparto di centrocampo che ha retto a fatica contro il palleggio degli spagnoli e arrangiarsi come puo' in attacco dove Immobile proprio non va.
Gli inglesi, o i danesi, non giocano di fino ma di forza e dovrebbero soffrire il gioco a terra dei nostri.
Comunque, alla finale cominceremo a pensarci sul serio da domani.
Ora sgoliamoci a gridare: Brava Italia, forza Italia.
Parte l'operazione Spagna per gli Azzurri. Mancini studia i cambi di formazione: obbligato quello di Spinazzola, che si opererà in Finlandia per la rottura del tendine d'Achille.
Arbitrerà il tedesco Brych, che ha diretto la finale di Champions League persa 4-1 dalla juve con il Real.
Primo e ultimo allenamento per la Nazionale a Coverciano dopo il ritorno dal Monaco di Baviera e la vittoria dei quarti di finale contro il Belgio. Gli azzurri stanno lavorando con il nuovo pallone, grigio, delle semifinali e della finale dell'Europeo. La partenza per Londra è prevista domani, 5 luglio, intorno alle 11 con un volo charter Firenze-Luton, alle 14,30 (ora italiana) conferenza stampa del ct Mancini e del capitano Chiellini a Wembley mentre la rifinitura verrà svolta alle 18 allenamento a The Hive Stadium, l'impianto situato ad Harrow, nel nord-ovest di Londra usato principalmente per la partite interne del Barnet: l'Uefa vuole preservare il terreno di gioco di Wembley per le due semifinali e la finale dell'11 luglio.  
''La Spagna campione d'Europa aveva un centrocampo incredibile, con tanti grandissimi campioni. La speranza è fare come loro e magari anche meglio''. Così Nicolò Barella, uno dei punti fermi della Nazionale tornata ad allenarsi a Coverciano in vista della semifinale contro la formazione iberica.''Qui siamo tutti titolari, non soltanto io o Jorginho e Verratti che pure sono due fenomeni - ha proseguito il centrocampista campione d'Italia con l'Inter - Per il centrocampo ci sono Pessina, Locatelli, Castrovilli, chi è rimasto a casa per infortunio o per scelta. Parlare solo di noi sarebbe irrispettoso"
Gli azzurri  di Mancini, verso l'Austria: Verratti e Chiesa elogi esagerati, meglio Locatelli e Berardi
Fino a questo momento Mancio le ha indovinate tutte, speriamo ardentemente che continui anche con l'Austria... e oltre.
Dopo l'1-0 sul Galles i giornali hanno incoronato Chiesa migliore in campo e  riempito di elogi la prova di Verratti.
I due, sempre a detta dei media, contro l'Austria potrebbero sostituire Berardi e Locatelli.
Da fuori e da lontanissimo oso dire che Verratti ha accentrato ma non velocizzato affatto la manovra, mi e' sembrato il lento Modric di questi europei.  
Il suo squillo di tromba e' stata la punizione che ha permesso a Pessina di segnare, poco per esaltarlo, o no?
Sempre da fuori e da lontanissimo oso dire che Chiesa salta si' l'uomo ma lo fa, come spiegarlo?, in maniera meno fluida di Berardi la cui corsa e' piu' rapida e piu' “limpida”.
Il mancino del Sassuolo, inoltre, crossa meglio e con estremo profitto avendo propiziato l'inciuchimento di Demiral (autorete con la Turchia) e servito il passaggio con su scritto “basta spingere” (ricordate Bruno Conti in Espana 82?) sfruttato da Locatelli con la Svizzera.
Va sottolineato con estremo vigore che propiziare o realizzare il primo gol, quello che sblocca la partita, e' sempre cruciale, fondamentale.
Tutte queste cosette Mancio le conosce a menadito.
Il Ct, inoltre, ha dimostrato che non si fa condizionare da critiche, elogi e suggerimenti.
Mancio va avanti per la sua strada, non cerca idee e moduli nuovi solo per dimostrare di essere un super-tecnico (a la mode di Arrigo) in grado di trasformare le 500 in Ferrari.
Il Ct di Iesi (Ancona)  punta  sulla qualita' (piu' talento c'e', meglio e') e facendo giocare ogni azzurro nel proprio ruolo, quello che interpreta nella squadra di club.
Leonardo Spinazzola ha spiegato: “Sapevamo bene di essere una buona squadra. Siamo molto a nostro agio. L’allenatore è in grado di trasmettere entusiamo e fiducia giorno dopo giorno. Abbiamo tutto, buona difesa, buon centrocampo e buon attacco. E’ una grande combinazione di qualità. Alcuni di noi sono molto tecnici, alcuni sono davvero forti e alcuni di noi hanno tutto. Abbiamo davvero molta varietà in questa squadra”.
Mancini mette tutto insieme in un modo che raramente gli allenatori dell’Italia hanno fatto da quando Marcello Lippi ha portato gli Azzurri al loro quarto titolo mondiale nel 2006.
Sono due anni che la sua Italia va avanti come un rullo compressore (30 match di fila senza sconfitte) e non prende gol da 11 gare.
Inoltre va sottolineato che la nazionale Azzurra storicamente non e' mai stata una macchina da guerra segnando appena l'indispensabile, con Mancini ne ha fatti sette in tre partite.
Oggi come oggi l'Italia e' una squadra solida, con una identità precisa e con le idee chiarissime in tutte le situazioni di gioco.  
Calma e gesso dunque, restiamo con i piedi per terra e sculacciamo anche l'Austria.
Poi sara' il Belgio a dover indossare i mutandoni imbottiti.
Italia batte Galles 1-0
Mancini, meglio di così non si poteva andare
L'Italia batte il Galles 1-0 grazie a un gol di Pessina e chiude prima, a punteggio pieno, il suo gruppo a Euro 2020. Agli ottavi, a Wembley il 26 giugno alle 21, incontrera' una tra Ucraina e Austria, che si affrontano domani per il secondo posto del gruppo C.  (LA CRONACA DELLA PARTITA)
Agli ottavi anche il Galles come seconda classificata nel gruppo, dopo il risultato di 3-1 tra Svizzera e Turchia.
Morata non basta, pari
tra Spagna e Polonia
Un pari che lascia aperte le porte degli ottavi sia alla Spagna che alla Polonia anche se per la formazione di Paulo Sousa le speranze sono ridotte al lumicino con un solo punto all'attivo. Al Cartuja Stadium di Siviglia finisce 1-1 con gli iberici per primi in vantaggio grazie al gol di Alvaro Morata prima annullato e poi convalidato dal Var 'made in Italy' in una partita, valida per la seconda giornata del gruppo F degli Europei, diretta dall'arbitro italiano Daniele Orsato con quarto giudice di gara la francese Stéphanie Frappart.
In Italia scrivono che potrebbe convenire perdere con il Galles
di Nicola Sparano
NON fate i fessi, vincete e basta, poi sara' quello che sara'....
Abbiamo vinto due mondiali battendo i migliori, ora dovremmo perdere con il Galles per aver un cammino teoricamente piu' facile.  
Speculare e' nel DNA del popolo italiano, a volte paga dividenti, ma in questo caso il solo pensarlo  e' vergognoso ed umiliante.
Perdere di proposito significherebbe interrompere il filotto di vittorie e di zero gol incassati.
Ma significherebbe soprattutto perdere la faccia e sporcare quanto di bello fatto fin'ora?
Forza azzurri, pigliatevi il primo posto poi sara' quello che sara'.
Ecco cosa scrivono in Italia: Euro2020, il paradosso di Italia-Galles: agli azzurri può convenire una sconfitta......
L’Italia si prepara a chiudere il Gruppo A con il Galles. Basta non perdere per arrivare primi, ma gli azzurri si trovano di fronte a un paradosso: così facendo, il cammino verso la finale di Wembley sarebbe più complicato. Molto probabilmente gli avversari della Nazionale di Mancini nella fase a eliminazione diretta sarebbero il Belgio di Lukaku nei quarti e poi la Francia campione del Mondo in semifinale. Dall’altra parte del tabellone – quella riservata a chi arriva al secondo posto nel Gruppo A – le squadre sembrano più abbordabili. Non è la prima volta che si possono fare calcoli nell’ultima giornata dei gironi di un Europeo o di un Mondiale: in alcune edizioni ci sono stati veri e propri "biscotti". Non sarà però il caso dell’Italia, visto che il Galles ha lo stesso interesse a non arrivare primo nel girone.
L'Italia batte la Svizzera 3-0
Azzurri già agli ottavi
Doppietta di Locatelli e gol di Immobile
L' Italia ha battuto la Svizzera 3-0 (1-0) in una partita del gruppo A di Euro 2020 garantendosi con un turno di anticipo la qualificazione agli ottavi di finale.
Le reti Locatelli al 26' e 52' e di Immobile all'88'  
Gli azzurri avevano segnato anche al 18' con Chiellini, ma il VAR aveva annullato per un fallo di mano. Chiellini è poi uscito poco dopo per Acerbi.
Tutto secondo previsioni nella formazione dell'Italia.
L'unica novità rispetto agli undici schierati dall'inizio contro la Turchia è Di Lorenzo esterno basso a destra, al posto dell'infortunato Florenzi: Mancini lo ha preferito a Toloi. Italia quindi in campo con Donnarumma, Di Lorenzo, Bonucci, Chiellini, Spinazzola, Barella, Jorginho, Locatelli, Berardi, Immobile, Insigne. L'altra novità è l'assenza in panchina di Marco Verratti. Il giocatore è recuperato ma il commissario tecnico Roberto Mancini ha preferito lasciargli ancora un margine di riposo.
ITALIA 3 - TURCHIA 0
Diretta del Corriere dello Sport
Esordio esaltante per l'Italia, che batte con un netto 3-0 la Turchia al debutto ad Euro 2020. Dopo un primo tempo con un atteggiamento molto offensivo ma senza trovare l'acuto giusto, l'Italia passeggia nella ripresa rifilando tre reti alla squadra turca. La prima rete viene propiziata da Berardi che mette un pallone teso al centro, con Demiral che in maniera maldestra devia nella sua porta. La seconda rete porta la firma di Immobile, che con il suo killer instinct si avventa su un pallone che vaga in area e lo corregge in rete. Infine, Insigne chiude la partita con la specialità della casa, un tiro a giro sul secondo palo da distanza ravvicinata, servito al bacio da Immobile. Sugli scudi Domenico Berardi, in assoluto uno dei migliori, anche se nel complesso l'Italia in toto ha giocato una grande partita, senza concedere nulla alla Turchia e disegnando calcio in alcuni frangenti di gara.
90'+4'
Finisce la partita! L'Italia batte la Turchia 3-0 nella prima gara di Euro 2020!
90'+4'
Grandissima chiusura di Chiellini su Yilmaz, impedendo all'attaccante del Lille di andare al tiro a pochissimi metri da Donnarumma.
90'+3'
L'Italia imbastisce un palleggio molto accurato, che quasi indispettisce la squadra turca.
90'+1'
Vengono concessi tre minuti di recupero.
90'
Cartellino giallo anche per Halil Dervisoglu per un intervento in ritardo su Barella.
89'
Partita che volge al termine con risultato netto ormai acquisito dall'Italia.
88
Çaglar Söyüncü viene ammonito per un gomito largo su Bernardeschi.
85'
Fuori anche Domenico Berardi, entra Federico Bernardeschi.
83'
L'Italia adesso è in totale gestione della partita e si limita a palleggiare, abbassando il ritmo.
82'
Fuori anche Ciro Immobile per lasciar spazio ad Andrea Belotti.
81'
Esce l'autore del 3-0 Lorenzo Insigne ed entra Federico Chiesa.
79'
GOL! Turchia-ITALIA 0-3! Rete di Lorenzo Insigne! Berardi recupera un pallone sulla trequarti della Turchia e apparecchia una palla per Immobile, che a sua volta serve Insigne che si trova tutto solo a pochi passi dallo specchio e trafigge il portiere con un tiro a giro sul secondo palo.
77'
Bellissima imbucata di Berardi per Spinazzola, che taglia tutta la trequarti della Turchia ma al momento del tiro il difensore della Roma si lascia intercettare.
76'
Sostituzione Kenan Karaman Halil Ibrahim Dervisoglu
75'
Insiste la Turchia con le sue sortite offensive, ma senza rendersi mai davvero pericolosa.
74'
Sostituzione nell'Italia: fuori Manuel Locatelli, dentro Bryan Cristante.
74'
Adesso gioca in totale scioltezza l'Italia, forte del doppio vantaggio.
71'
Sta alzando la pressione la Turchia adesso, ma la difesa dell'Italia è coriacea e non concede nulla.
69'
La Turchia ora accenna una reazione. Il doppio svantaggio può pesare sul morale dei turchi.
66'
GOL! Turchia-ITALIA 0-2! Rete di Ciro Immobile! Su una ribattuta corta del portiere turco sul tiro di Spinazzola, Ciro Immobile si avventa rapace e correge in rete da pochi passi.
66'
Altra sostituzione nella Turchia: fuori Ozan Tufan, dentro Kaan Ayhan.
65'
Sostituzione nella Turchia: fuori Okay Yokuslu Irfan e dentro Can Kahveci.
64'
Funziona bene la catena di destra con Berardi e Di Lorenzo che sono una spina nel fianco della difesa turca.
62'
L'Italia ora sta assediando la porta avversaria, alla ricerca del raddoppio.
60'
OCCASIONE ITALIA! Su una palla respinta male dalla difesa turca Berardi si trova sul sinistro una palla al volo a poca distanza dalla porta ma svirgola il tiro e la palla finisce addirittura in fallo laterale.
59'
Ci prova Locatelli con il tiro a giro rasoterra da fuori sul secondo palo, ma il portiere devia in angolo.
58'
Dialogano molto adesso Insigne ed Immobile, con l'attaccante del Napoli che arriva al tiro da buona posizione ma la sua conclusione viene deviata in angolo.
56'
Scatenato Spinazzola sulla sinistra, che fa fuori due giocatori e all'ingresso in area arriva al tiro, ma il portiere respinge la conclusione.
53'
GOL! Turchia-ITALIA 0-1! Autogol di Demiral! Su una palla messa al centro dalla destra da Berardi, Demiral cerca di scacciare il pericolo a centro area ma indirizza male e insacca nella sua stessa porta!
52'
Cengiz Ünder recupera palla nella sua trequarti e fa tutto il campo palla al piede, arrivando al tiro da fuori, ma la sua conclusione viene bloccata da Donnarumma.
51'
Brutto scontro di gioco tra Umut Meras e Barella, con il difensore turco che resta a terra dolorante.
49'
Si fa subito vedere il neo entrato Cengiz Ünder nella Turchia, con una percussione sulla sinistra ma viene fermato da Di Lorenzo.
48'
Parte subito grintosa l'Italia, riversandosi in attacco.
47'
Riparte la gara! Primo possesso affidato agli Azzurri.
46'
Una sostituzione anche nella Turchia, con Cengiz Ünder al posto di Yazici.
46'
Cambio nell’Italia: dentro Di Lorenzo al posto di Florenzi.
Nella ripresa è possibile presagire che l'Italia continuerà sulla stessa falsariga, con la Turchia che continuerà probabilmente a giocare di rimessa.
La prima frazione di gioco termina a porte inviolate, nonostante alcune occasioni da gol importanti create dall'Italia e un atteggiamento molto offensivo da parte degli Azzurri. Le chance migliori capitano sul destro di Insigne e sulla testa di Chiellini, con il primo leggermente impreciso e il secondo che deve arrendersi ad una grande parata di Çakir. La Turchia nel primo tempo ha attuato un'ottima strategia difensiva, con una difesa ordinata e molto compatta.
45'+2'
Finisce il primo tempo! Partita sullo 0-0.
45'+1'
Su una palla messa al centro da Spinazzola c'è il tocco di mano di un difensore turco ma dal silent check del VAR non viene concesso calcio di rigore.
43'
Adesso l'Italia cinge d'assedio l'area avversaria ma senza trovare il guizzo giusto.
40'
L'Italia prova spesso il tiro da fuori, causa una difesa turca molto stretta, che non consente penetrazioni.
39'
La Turchia non costruisce mai dal basso, temendo il pressing offensivo degli Azzurri.
37'
Insigne tenta la conclusione di interno destro da fuori area, ma il tiro è centrale, facile preda del portiere.
35'
Ci prova la Turchia con Burak Yilmaz, che dopo una bella cavalcata palla al piede mette una palla velenosa da sinistra ma Donnarumma respinge di pugno.
33'
Bella occasione per Immobile, che su un cross dalla sinistra di Berardi salta di testa non molto distante dalla porta ma non riesce a dare forza al suo stacco e la palla esce alla sinistra del portiere.
32'
Forcing offensivo dell'Italia, con Insigne che mette una palla insidiosa al centro dalla sinistra che viene messa in angolo dalla difesa turca.
29'
Prova la conclusione dal limite Barella, ma il suo destro si perde alto sul fondo.
29'
L'Italia sviluppa molto il gioco sulla catena di sinistra, con Spinazzola spesso chiamato in causa.
27'
Qualche errore di troppo adesso per l'Italia, con Insigne e Barella che si infrangono sulle maglie avversarie.
26'
Le ripartenze della Turchia passano tutte dai piedi di Calhanoglu, vero regista della squadra.
22'
OCCASIONE ITALIA! Su calcio d'angolo battuto da Insigne, Chiellini svetta in area di rigore e indirizza la palla di testa nel sette, ma Çakir con un intervento prodigioso mette in corner!
20'
L'Italia ha il baricentro molto alto e recupera palla sulla linea di centrocampo con Bonucci, che avanza e arriva al tiro, distante dalla porta di Çakir.
18'
OCCASIONE ITALIA! Insigne dialoga a limite dell'area con Berardi, che gli restituisce il pallone ma il fantasista napoletano non riesce a chiudere il suo destro a giro sul secondo palo.
17'
L'Italia si affaccia spesso in avanti ma la Turchia è molto compatta dietro.
15'
Gioco duro di Locatelli su Tufan, che subisce fallo e fa ripartire così la sua squadra.
14'
Prende fiducia adesso la Turchia che inizia ad articolare il suo palleggio.
12'
Scodella al centro dalla destra Yilmaz, ma Barella in ripiegamento difensivo scaccia la minaccia.
10'
Cerca una leziosità di troppo Insigne, che con il tacco non riesce a trovare Spinazzola sulla fascia sinistra.
8'
Tenta la prima sortita offensiva la Turchia, la l'Italia fa buona guardia con Chiellini.
7'
I turchi fanno fatica a dialogare. L'Italia è ben messa in campo.
5'
Italia in totale controllo, con la palla costantemente tra i piedi degli Azzurri.
4'
L'Italia fa un pressing molto alto, con Immobile che aggredisce ogni pallone.
3'
Bella imbucata dalle retrovie di Florenzi per Berardi sulla corsia destra, ma l'attaccante del Sassuolo non riesce a girarla al centro.
1'
Sin dalle prime battute allo stadio si sente un tifo assordante, con i tifosi accorsi allo stadio dopo tanto tempo.
1'
Inizia Euro 2020! Primo pallone giocato dalla Turchia!
La cerimonia di apertura è terminata e le squadre sono pronte ad inaugurare Euro 2020 con il calcio d’inizio! Sarà l’olandese Danny Makkelie a dirigere l’incontro.
Anche nell’Italia nessuna novità rispetto alla squadra titolare che ha vinto 4-0 contro la Repubblica Ceca, confermando il tridente offensivo Insigne-Immobile-Berardi andato interamente a segno contro i cechi.
La Turchia conferma l’undici iniziale sceso in campo nell’ultima uscita e che ha battuto la Moldavia per 2-0 in amichevole.
L’Italia risponde con il collaudato 4-3-3, formato da: Donnarumma - Florenzi, Bonucci, Chiellini, Spinazzola - Barella, Jorginho, Locatelli - Berardi, Immobile, Insigne.
La Turchia si schiera con un 4-1-4-1, composto da: Cakir - Celik, Demiral, Soyuncu, Meras - Yokuslu - Karaman, Tufan, Yazici, Calhanoglu - Burak Yilmaz.
L’Italia prenderà parte alla fase finale degli Europei per la decima volta. Gli Azzurri hanno alzato il trofeo nel 1968, alla prima partecipazione; da allora sono arrivati in finale due volte senza riuscire ad aggiudicarsi la competizione, nel 2000 e nel 2012.
La Turchia parteciperà per la quinta volta alla fase finale degli Europei, riuscendo al massimo ad arrivare in semifinale, nel 2008. La Nazionale turca, inoltre, prenderà parte al torneo in due edizioni consecutive solo per la seconda volta, dopo il 1996 e il 2000.
La lunga attesa finalmente è giunta al termine e dopo il rinvio dello scorso anno per le note vicende legate alla pandemia gli Europei stanno per iniziare. La competizione verrà inaugurata allo stadio “Olimpico” di Roma, dove scenderanno in campo Turchia e Italia.
Buonasera e benvenuti alla diretta testuale di Turchia-Italia, gara inaugurale di Euro 2020.





EURO 2020
Italia spettacolo al debutto, 3-0 alla Turchia a Roma
L'Italia vola al debutto di Euro 2020. Torna il pubblico all'Olimpico e gli azzurri danno spettacolo.
Tre gol alla Turchia alla fine sembrano pochi, malgrado il muro eretto da Gunes. Serve un tempo per sfondarlo. Dopo un sospetto rigore (ma la regola sul mani in area è appena cambiata), al 53' arriva l'autogol di Demiral su cross di Berardi a premiare l'assedio azzurro. L'uno-due di Immobile e Insigne in 17' chiude i giochi. Donnarumma inoperoso, Spinazzola sugli scudi. Alla fine si fa festa con i 16mila tornati a sorridere allo stadio dopo lo stop per la pandemia.
Nessuna sorpresa nella formazione dell'Italia che sta per affrontare la Turchia. Il ct Roberto Mancini manda in campo la formazione prevista, quella dell'ultima amichevole, con il 4-3-3 che prevede Donnarumma in porta, la difesa a quattro con Florenzi, Bonucci, Chiellini e Spinazzola, centrocampo con Barella, Jorginho, Locatelli, tridente offensivo con Berardi, che ha vinto il ballottaggio con Chiesa., Immobile e Insigne. Nella formazione della Turchia presenti i due 'italiani' Demiral e Calhanoglu.
Inizia l`avventura azzurra!
Voliamo basso, please. E prepariamoci a soffrire, of  course.
L'Italia nostra, quella del pallone, ha nel suo DNA la molecola del tormentone che salta fuori ogni volta che la nazionale partecipa a qualcosa di importante.
All'Euro ci arriviamo vogliosi di cancellare l'umiliazione di un mondiale mai disputato (Russia 2018) e imbaldanziti dalla cura di Roberto Mancini.
Il Ct ha chiamato coloro che ritiene siano i migliori pedatori tricolori del momento e su questo non ci piove.
La striscia di 8 vittorie senza subire gol  e ' incoraggiante, ma e' la solidita' della difesa che fa salire il termometro della speranza.
La chiave di ogni vittoria, a parer mio, e' il reparto arretrato: se non prendi gol uno prima o dopo lo segni.
In ogni caso Mancini ha in testa quest'Italia schierata con il 4-3-3.
Donnarumma; Florenzi, Bonucci, Chiellini, Emerson Palmieri; Barella, Jorginho, Verratti; Chiesa, Immobile, Insigne.  
La formazione sulla carta e' solida.
Ma se proprio si vuole cercare il pelo nell'uovo ogni azzurro titolare ha qualcosina che induce al sospetto.
Gigio Donnarumma non convince nelle uscite e con i piedi piombo che ritrova guai a provare quei passaggetti in area.
Florenzi e’ un piccoletto con il cuore da leone, spinge la squadra con il suo esempio, potrebbe pero' costituire un problema per la squadra se gli altri attaccano a tutto spiano e con le palle alte.
Emerson Palmieri:  ha i piedi buoni, anche lui scende sulle fasce in alternanza a Florenzi, ma gioca come un milord inglese, fa il suo dovere ma non getta il cuore oltre l'ostacolo.
Chiellini e Bonucci sono i veterani, i  leader del reparto arretrato. I dubbi riguardano la loro condizione fisica. Reggeranno? Speriamo di si, altrimenti saranno guai.
Barella e' un peperino con quantita' (molta) e qualita' (non eccelsa ma sopra la media). Ha anche un temperamento che lo porta a strafare, calma e gesso guaglio'.
Jorginho e Verratti, a mio parere uno dei due e' di troppo, a volte si pestano i piedi, sanno distribuire la palla ma sono poco mobili.
Chiesa e' addetto a saltare l'uomo sulle fasce, e' forte, veloce, sanguigno, a volte fa teatro e spesso protesta troppo, anche per lui vale il consiglio calma e gesso.
Immobile, Ciruzzo e' soprattutto un rapinatore d'area che ha bisogno di molti palloni in area per fare male.
Insigne in quest'Italia dovrebbe esssere l'uomo della provvidenza segnando e facendo segnare. Insoma dovrebbe tornare ad essere  Lorenzo il Magnifico come non lo e' stato nelle ultime partite del Napoli quando bisognava  caricarsi la squadra sulle spalle portarla alla qualificazione Champions.
Mancini, il Ct deve saper leggere la partita ed essere pronto a cambiare al volo per compattare l'Italia e sfruttare le deficienza degli avversari.
Poi ci vuole anche la botta di culo, of course.
Senza un pizzico di fortuna non si va troppo avanti.
Quella fortuna che e' sempre mancata quando l'Italia e' partita convinta di fare sfracelli.
La storia insegna che abbiamo fatto cilecca ogni volta che si pensava fossimo attrezzati per puntare in alto.
Quando, invece, la nazionale ha tenuto il profilo basso, quando si era maglia nera nella classifica dei favoriti, c'e' scappata la sorpresa mondiale, pardon, la doppia sorpresa mondiale.
Da venerdi' non e' Mondiale ma Europeo, trofeo che vincemmo la prima e l'ultima volta nel 1968, quando ai Maple Leafacchiotti non era ancora passata la sbornia per la troppa birra tracannata l'anno prima dopo la conquista di quella Coppa che da allora vincono sempre gli altri.
Profilo basso, dicevamo.
Ma anche, e soprattutto, giocatori incazzati e col veleno negli scarpini.
Nella gloriosa estate numero uno, quella dell'82, dopo le tre impalpabili partite del primo turno, qualcuno scrisse che Cabrini e Paolo Rossi erano una coppia, in tutti i sensi.
La maldicenza accese il fuoco sotto la coda degli azzurri e li trasformo' da mezzi brocchi a fenomeni.
Nella gloriosa estate numero due, quella dell'86, il fuoco sotto il sederino degli Azzurri l'aveva acceso il colossale pastrocchio Calciopoli che aveva imbarazzato l'intero apparato della Serie A.  
Quella nazionale  gioco' con il sangue agli occhi, gli azzurri scesero in campo per dimostrare che se il sistema era corrotto la colpa non era dei giocatori ma dei dirigenti. Ed alla fine trionfarono alla faccia del poco onesto colonnello svizzero, successivamente sbattuto fuori a calci dall'organizzazione mondiale che aveva sfruttato collezionando tangenti di ogni tipo.
A braccio ricordiamo i mondiali che ci sono restati in gola quando l'Italia vi partecipava da favorita.
Cile 1962, battuti, bastonati ed eliminati al primo turno dal paese ospitante.
Inghilterra 1966: un dentista della squadra di Ridolini (cosi' Valcareggi defini' qruelle Corea) rifece la dentiera ai nostri che cosi' tornarono a predere un po' di ortaggi al ritorno in Italia.
Germania Ovest, 1974: quella volta c'era ancora il muro vero, quello che separava il paese in due. L'Italia a Berlino non ci arrivo' ma un muro se lo tovo' lo stesso davanti. Era il muro virtuale della Polonia di Lato che avanzo' al secondo turno mentre gli azzurri andavano al mare.
Messico, 1986: ci arrivammo baldanzosi da campioni del mondo, uscimmo al primo match da dentro o fuori battuti da monsieur Platini'.
Italia, 1990: potevamo vincere, dovevamo vincere. I gol di Toto' e Roby ci portarono alla semifinale dove ci si mise prima Zenga (uscita avventata sul gol dell'1-1) e poi Maradona.
Stati Uniti, 1994: potevamo vincere, ma Roby Baggio arrivo' mezzo rotto alla finale, il Brasile fece catenaccio e poi si impose ai rigori 3-2, per i nostri ciccarono dal dischetto Massaro, Baresi e, per ultimo, Baggio.
Francia, 1998: L’eliminazione dell’Italia e’ di rigore. Ai quarti ci sbatte' fuori la Francia che poi vincera' il suo primo mondiale. E’ la terza volta consectiva che questa maledizione degli undici metri che ci affligge e che ci deprime: 1990 (Argentina), 1994 (Brasile), 1998 (Francia). Fortunatamente a Berlino, nel 2006, ci siamo rifatti alla grande.
Corea del Sud, 2002: potevamo vincere, ma ad elimare quella forte Italia fu un arbitro venduto, Moreno, che ne combino' di tutti colori per favorire la nazionale di casa su ordine di quell'infame di Blatter.
Sud Africa, 2010: ci andammo baldanzosi da campioni del mondo, ne uscimmo con la coda tra le gambe bastonati nientedimeno da Paraguay e Slovacchia e pareggiato con la quotatsssima Nuova Zelanda.
Brasile, 2014: nuova corsa, nuova eliminazione al primo turno, eravamo partiti alla grande strappando i tre punti agli inglesi, poi non ne prednemmo nessuno contro Cosarica e Uruguay.
Russia, 2018: non c'eravamo, la prima volta senza l'Italia dal 1954.
*L'Italia debutta venerdi' con Turchia. Le altre squadre del gruppo sono Svizzera e Galles. Soltanto la prima del gruppo passa al turno successivo.
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