Ucraina, la centrale nucleare di Zaporizhzhia in mano ai russi

by | Mar 5, 2022 | Breaking News, PRIMOPIANO, World

Putin: ‘Nuovo round di colloqui nel weekend’

L’Aiea afferma: “Nessuna fuoriuscita radioattiva”. A Kharkiv duemila morti, oltre 100 bambini

Sirene antiaereo risuonano ancora a Kiev. Lo annuncia sul proprio profilo Telegram la municipalità della stessa capitale ucraina invitando i cittadini ad andare nei rifugi.

A woman reacts as she stands in front of a house burning after being shelled in the city of Irpin, outside Kyiv, on March 4, 2022. – More than 1.2 million people have fled Ukraine into neighbouring countries since Russia launched its full-scale invasion on February 24, United Nations figures showed on March 4, 2022. (Photo by Aris Messinis / AFP)

Cinque persone sono rimaste uccise, di cui tre bambini, in un bombardamento avvenuto nel pomeriggio sul villaggio di Markhalivka, nella regione di Kiev. Ne dà notizia il Servizio statale per le emergenze ucraino, aggiungendo che una donna potrebbe essere ancora sotto le macerie. Secondo il Servizio, citato dalla Interfax Ucraina, otto case private hanno preso fuoco a causa del bombardamento. Due bambini sono stati estratti vivi da sotto le macerie.

Le forze militari russe intanto oggi hanno preso il controllo della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, dopo una notte di angoscia per i possibili rischi derivanti dal bombardamento dello stabilimento, denunciato dal presidente Zelensky come un atto di “terrore nucleare”. L’Agenzia Internazionale per l’Energia Nucleare (Aiea) afferma che “nessun reattore è stato colpito e non c’è stato nessun rilascio di radiazioni nell’ambiente”. Cominciano a circolare sui social media video di piccoli danneggiamenti nella centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, a seguito dei bombardamenti e degli scontri della scorsa notte, dopo i quali le forze di Mosca hanno preso il controllo dell’impianto. Le immagini, sulla cui autenticità non ci sono al momento conferme ufficiali, mostrano in particolare alcuni fori che sembrano causati da proiettili d’artiglieria in una parte della struttura vicina al reattore numero 2.

Ukrainians Bogdan and his grandmother Alina travel in a train to Lviv, Ukraine from Przemysl, Poland as many Ukrainians, including women, decided to go back to their country to fight and support their family from Russian invasion, Poland, 04 March 2022. Russian troops entered Ukraine on 24 February in an armed conflict feared it could force up to four million Ukrainians to flee. Russian Army faced resistance from Ukrainian army and civilians. EPA/MIGUEL A. LOPES

L’incendio scatenato dai combattimenti è arrivato a 450 metri dalla centrale. Attaccare una centrale nucleare è un crimine di guerra, dice l’ambasciata Usa a Kiev. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiede sanzioni più severe contro Mosca dopo l’attacco delle forze russe contro la centrale. Intanto gli operai all’interno della centrale nucleare di Zaporizhzhia, nella città di Enerhodar, “stanno lavorando sotto la minaccia delle armi”. Lo riferisce la Cnn che cita Petro Kotin, il capo di Energoatom, l’azienda di Stato ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari sul territorio.

Il presidente francese Emmanuel Macron si è detto “estremamente preoccupato dei rischi” per la sicurezza nucleare in Ucraina. Lo riferisce l’Eliseo precisando che la Francia proporrà delle “misure concrete” per la sicurezza della centrali nucleari.

La guerra prosegue su vari fronti. Le forze russe sono concentrare ad accerchiare Kiev. Lo afferma il ministero della Difesa ucraina, riferisce la Cnn online. Prosegue l’offensiva delle forze russe nel sud dell’Ucraina: le truppe di Mosca sono entrate oggi per la prima volta nella città portuale ucraina di Mykolayiv, sul Mar Nero, a metà strada tra Kherson e Odessa. Ieri a Kharkiv le autorità locali hanno contato più di 2.000 morti, fra i quali oltre 100 bambini. Circa 100 persone potrebbero trovarsi sotto le macerie delle case a Borodyanka, nella regione di Kiev. L’avanzata russa in terra ucraina porta con sé una scia di sangue e violenza. I territori occupati diventano la terra di mezzo, dove a comandare sono soprusi e abusi nei confronti di una popolazione che sta abbandonando, ogni giorno di più, il proprio Paese. Di ora in ora si inseguono le testimonianze di donne che denunciano di essere state stuprate dai militari russi, così come i racconti di chi ha visto i propri familiari o i propri amici essere portati via dall’esercito di Putin, sequestrati e rinchiusi chissà dove. E’ lo stesso ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, a parlare degli abusi in diretta televisiva. “Quando i soldati stuprano le donne nei territori occupati, e abbiamo diversi casi – le sue parole al canale televisivo N1 -, quando i soldati russi abusano delle donne nelle città ucraine, è chiaramente difficile parlare dell’efficacia della legge internazionale”. Vitaliy Kim, capo dell’amministrazione regionale della città di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina, ha affermato che c’è una situazione di stallo tra le truppe ucraine e russe in giro per la città. Lo scrive la Cnn, “Non spariamo più. Non sparano”, ha detto sul suo account Telegram. Kim ha aggiunto che i russi avevano lasciato l’aeroporto militare ma erano ancora “vicino alla città”. “Non posso definirla una vittoria, perché il nemico non è stato messo fuori combattimento, si sono ritirati”, ha proseguito. Ore prima Kim aveva detto che le forze russe erano state cacciate dalla città. “Li abbiamo cacciati’, ma i combattimenti continuano”, aveva detto, “Ma ora sono in periferia. Li abbiamo cacciati dalla città”.

Le forze russe colpiscono la centrale nucleare di Zaporizhzhi

“Questa è la peggiore aggressione militare da decenni, con città, scuole, ospedali, edifici residenziali bombardati, attacchi alle centrali nucleale. I giorni che verranno probabilmente saranno peggiori, con più morti e più distruzione”, dice il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

Vladimir Putin ha intanto informato il cancelliere Olaf Scholz che il terzo round  di colloqui tra Russia e Ucraina potrebbe svolgersi nel weekend. Lo riferisce il portavoce del governo tedesco in una nota, dopo la telefonata fra il cancelliere e il presidente russo. Il terzo round dei colloqui, annunciato per l’inizio della prossima settimana, potrebbe in effetti essere anticipato a domani o dopodomani, ha detto Mikhaylo Podoliak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato dalla Tass. Putin ha detto nel colloquio Scholz che un’intesa con Kiev è possibile solo “se tutte le richieste russe” saranno soddisfatte. “Spero che Kiev sia ragionevole”, ha aggiunto, avvertendo chi si oppone alle azioni della Russia in Ucraina di “non esacerbare la situazione” imponendo ulteriori sanzioni al suo Paese. “Restiamo pronti a adottare ulteriori sanzioni se Putin non si fermerà e tornerà indietro dall’invasione. Siamo risoluti, determinati, uniti”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in una dichiarazione congiunta con il segretario di Stato Usa Antony Blinken. Von der Leyen rimarca che “la cooperazione tra Usa e Ue è il cuore dell’efficace risposta” alla Russia. L’Unione europea sta valutando di “aumentare il numero di banche russe da escludere dal sistema Swift”. Lo ha detto l’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell, al termine del Consiglio Esteri straordinario a Bruxelles. “Le sanzioni non devono provocare un cambio di regime in Russia. Lo scopo è indebolire l’economia russa”, ha sottolineato Borrell.

“Oggi si è presa una decisione importante, non si istituirà la no-fly zone della Nato“. Lo ha ricordato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a Tg2 Post, sottolineando che attivare la no-fly zone come richiesto dall’Ucraina “significherebbe portare in guerra i paesi alleati, inclusa l’Italia e questo non ce lo possiamo permettere, perché si rischia una guerra mondiale”. Di Maio ha comunque assicurato che “daremo tutto il supporto che serve all’Ucraina per difendersi”.

Giallo sulla posizione di Zelensky. “Ha lasciato l’Ucraina e ora è in Polonia”, sostiene il presidente della Duma Volodin sul suo canale Telegram. Pronta la replica ucraina: “Gli occupanti hanno diffuso un altro falso. Non è vero, il presidente è Kiev con la sua gente”. L’Autorità ucraina per le Comunicazioni ha smentito su Telegram la notizia secondo la quale l’esercito russo avrebbe preso possesso della torre tv di Melitopol dalla quale trasmetterebbe canali russi. Secondo  il presidente della Duma russa Vyacheslav Volodin sul suo canale Telegram – secondo quanto riferisce la Tass – Zelensky “ha lasciato l’Ucraina ed è andato in Polonia”. Ma non c’è nessuna conferma da parte ucraina.

Il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite ha deciso di istituire urgentemente una commissione d’inchiesta internazionale indipendente a seguito dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina. Le atrocità commesse non rimarranno impunite”. Lo scrive in un tweet l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba chiede ai paesi occidentali di approvare la creazione di un tribunale speciale per punire Vladimir Putin. Kuleba ha anche denunciato casi di donne violentate nei territori occupati dall’esercito russo. La Bbc ha deciso di ritirare i suoi giornalisti dalla Russia. L’agenzia Bloomberg annuncia la sospensione dell’attività dei suoi giornalisti in Russia.