Zelensky al G7: “I russi si ritirino da tutta l’Ucraina”. Il G7: Putin non deve vincere, sanzioni più dure contro suoi parenti
Jill Biden e il premier canadese Trudeau in Ucraina. Bombe su Mykolaiv e Odessa. Raid russo su scuola Lugansk: ci sono 60 dispersi. Il Reggimento Azov: “A Mariupol 25 mila morti, nessuna resa”. Putin: “Sconfiggeremo feccia nazista”. Ma Zelensky: “E’ la Russia come i nazisti”. Scholz: non porteremo la Nato in guerra.
È il 74esimo giorno di guerra, vigilia della parata del 9 maggio a Mosca, nella quale Putin potrebbe abbandonare la retorica dell'”operazione speciale” e lanciare una ‘guerra totale’. Gli occhi degli osservatori
internazionali sono puntati sulla Piazza Rossa ma le sorprese di oggi sono state due: la visita della first lady americana Jill Biden, che ha incontrato la moglie di Zelensky, Olena, in un villaggio dell’Ucraina occidentale, e il premier canadese Trudeau, che ha visitato Irpin. Arrivano le parole forti del cancelliere tedesco Scholz: “Non porteremo la Nato in guerra”. Intanto Kiev condanna il raid russo su una scuola a Bilohorivka, dove ci sono 60 dipspersi, come “crimine di guerra”. Stessa tesi della ministra britannica Truss.”La Russia è come i nazisti”, attacca Zelensky nel Giorno della memoria per la fine della Seconda guerra mondiale. E Putin: “La vittoria sarà nostra, sconfiggeremo la feccia nazista”. Dall’acciaieria Azovstal a Mariupol sarebbero stati evacuati tutti i civili secondo Zelensky. Ora il leader ucraino vuole portare fuori tutti i militari, compresi i soldati del reggimento Azov, che dicono: “Nessuna resa”. A Mariupol arriva il vicepremier di Mosca Khusnullin.
“Il presidente ucraino Zelensky ha sottolineato la ferma determinazione dell’Ucraina a proteggere la propria sovranità e integrità territoriale. Ha affermato che l’obiettivo finale dell’Ucraina è garantire il pieno ritiro delle forze russe dall’intero territorio dell’Ucraina e garantire la sua capacità di proteggersi in futuro, ringraziando i membri del G7 per il loro sostegno”. Lo si legge nella dichiarazione finale del G7 dopo il summit in videoconferenza.
18.52 I Paesi del G7: “Putin non deve vincere la guerra”
“Restiamo uniti nella nostra decisione che il presidente Putin non deve vincere questa guerra contro l’Ucraina. Lo dobbiamo alla memoria di quelli che hanno combattuto per la libertà nella Seconda guerra mondiale, continuare a combattere per essa oggi, per il popolo dell’Ucraina, dell’Europa e della comunità globale”: è la conclusione della dichiarazione finale della video call tra i leader del G7, che si sono impegnati ad aumentare i costi per Putin con nuove sanzioni o inasprendo quelle già esistenti.
18.51 Kiev: “Attacchi russi su nostri aeroporti”
“I principali sforzi del nemico si sono concentrati sulla distruzione delle infrastrutture aeroportuali al fine di prevenire le azioni dei nostri aerei, inclusi i droni Bayraktar”, in particolare nell’Ucraina orientale e nella zona operativa del mar Nero. Lo afferma lo Stato maggiore di Kiev nel suo ultimo bollettino sulle operazioni militari, secondo quanto riferisce l’Ukrainska Pravda
18.47 G7: “Più sanzioni contro parenti Putin”
Dal vertice del G7 trapela l’intenzione di rafforzare le sanzioni contro le elite finanziarie e i familiari di Putin”
18.44 Zelensky a G7: “Obiettivo ritiro russi dall’intero territorio”
Il presidente Zelensky al G7: “L’obiettivo finale è il ritiro dei russi dall’intero territorio”
18.42 Metropolita Kiev: “Putin è il nuovo Anticristo”
“Con l’aiuto di Dio sconfiggeremo il nemico, sconfiggeremo il nuovo Anticristo Putin, che ha deciso di distruggere il popolo ucraino. Ma non dobbiamo cadere, dobbiamo continuare ad essere spiritualmente forti”. Lo ha affermato in un sermone il metropolita Epifaniy di Kiev e di tutta l’Ucraina, scrive Orthodox Times. Epifaniy, primate della Chiesa ortodossa dell’Ucraina la cui autocefalia non è riconosciuta dal Patriarcato di Mosca ma da quello ecumenico di Costantinopoli, ha officiato la Divina Liturgia nella ricorrenza, secondo il calendario giuliano, di San Giorgio il Trofeo. E ha pregato per la liberazione dell’Ucraina dall’invasione straniera.
Ucraina, Trudeau issa la bandiera canadese nell’ambasciata a Kiev18.38 Scholz: “Mai più una guerra mondiale, Ucraina resisterà Putin non vincerà”
“Che non vi debba mai più essere una guerra mondiale, a maggior ragione tra potenze nucleari: anche questa è una lezione dell’8 maggio”. Lo ha detto Olaf Scholz rivolgendosi ai tedeschi in televisione in occasione dell’anniversario della capitolazione nazifascista dell’8 maggio 1945. “Sono profondamente convinto: Putin non vincerà, l’Ucraina resisterà. Libertà e sicurezza vinceranno. Come libertà e sicurezza trionfarono 77 anni fa contro l’oppressione, la violenza e la dittatura” ha aggiunto il cancelliere. “Dare oggi un contributo a questo significa ‘mai più'”, ha aggiunto citando le famose parole ‘nie wieder’, mantra della Germania che non vuole rivivere l’orrore della guerra e dell’Olocausto. “Questa è l’eredità dell’8 maggio”, ha concluso.
18.32 Usa: incaricata d’affari dell’Ambasciata torna a Kiev
L’incaricata d’affari Usa per l’Ucraina Kristina Kvien e il suo team sono tornati a Kiev oggi. Lo ha twittato l’ambasciata Usa nella capitale ucraina. “Appena arrivati a Kiev! Felici di essere tornati nel giorno della vittoria in Europa. Gloria all’Ucraina!”, è il cinquettio. Si tratta di un passo per ristabilire la presenza diplomatica americana a Kiev dopo lo spostamento del personale fuori dai confini a causa della guerra.
18.30 Governatore Lugansk: “Nuovo attacco a raffineria, rischio esplosioni”
“I russi hanno nuovamente colpito la raffineria di Lysychansk. A seguito dei bombardamenti, hanno preso fuoco l’impianto di produzione di zolfo e la stazione di miscelazione”. Lo comunica su Telegram il governatore di Luhansk Serhiy Haidai, facendo sapere che il rogo si estende per “360 metri quadrati e c’è il rischio che esplodano le riserve di carri armati posizionate nei dintorni”. Inoltre “spegnere l’incendio è impossibile”, perché “mentre i soccorritori cercavano di domare le fiamme, è iniziato il fuoco dell’artiglieria e i vigili del fuoco sono stati costretti a fermarsi e lasciare la zona”, spiega il governatore.
18.25 Volontario difesa Odessa: “Anche oggi giornata infernale”
“Anche oggi è una giornata infernale, con attacchi massicci di razzi, che colpiscono anche obiettivi civili. Le sirene suonano in continuazione: non fa in tempo a disattivarsi un allarme anti-aereo, che ne viene attivato un altro”. A raccontarlo è l’avvocato ucraino esperto di diritto internazionale Oleksii Plotnikov, arruolato nella difesa territoriale di Odessa.
18.22 Usa: sanzioni a tv russe e dirigenti Gazprombank
Gli Usa hanno annunciato nuove sanzioni contro tre stazioni tv russe e dirigenti di Gazprombank e hanno vietato agli americani di fornire servizi alle imprese russe. Sono le ultime misure varate contro l’invasione russa dell’Ucraina. Lo riferisce la Casa Bianca.
18.17 Scholz: “Non accetteremo una pace dettata dalla Russia”
“Nessuna via solitaria per la Germania. Qualsiasi cosa faremo sarà accordata nel modo più stretto con i nostri alleati, in Europa e dall’altro lato dell’Atlantico”. Lo dice il cancelliere tedesco Olaf Scholz, nel discorso alla Nazione che sarà trasmesso stasera in tv, secondo il testo diramato dalla cancelleria. “Non intraprenderemo azioni che danneggino noi e i nostri partner più della Russia”, ha anche detto il Bundeskanzler. Non accetteremo una pace dettata dalla Russia” ha aggiunto. “Per me questo 8 maggio è diverso da tutti gli alti”, ha affermato ancora il cancelliere tedesco. “C’è di nuovo una guerra in Europa, ed è stata la Russia a scatenare questa guerra”. A detta di Scholz, “la Germania per molto tempo ha cercato di trovare una soluzione di pacificazione sia con la Russia che con l’Ucraina. Ma adesso il presidente Putin vuole sottomettere l’Ucraina, distruggere la sua cultura e la sua identità”. Questo “non può essere accettato”, ha aggiunto il cancelliere.
18.15 Casa Bianca: i Paesi del G7 impegnati per l’embargo al petrolio russo
I Paesi del G7 si sono impegnati a fermare l‘import del petrolio russo: lo riferisce la Casa Bianca dopo la video call tra i leader.
18.10 Scholz: “Non porteremo la Nato in guerra”
“Non prenderemo alcuna decisione che porti la Nato in guerra. Questo resta”. Lo dice il cancelliere tedesco Olaf Scholz, nel discorso alla nazione che sarà trasmesso stasera in tv, secondo il testo diramato dalla cancelleria. “Il fatto che non ci debba essere più una guerra mondiale, e certamente non una guerra fra potenze nucleari, anche questo è un insegnamento dell’8 maggio”, ha aggiunto con riferimento alla commemorazione della capitolazione tedesca nel Secondo conflitto mondiale.
18.07 Governatore regione di Sumy: “Attacco sul distretto di Shostka”
“C’è stato un attacco missilistico sul territorio del distretto di Shostka”. Lo comunica su Telegram il governatore della regione di Sumy Dmytro Zhyvytskyy, raccomandando alla popolazione di “non lasciare i rifugi durante un allarme aereo”.
17.54 Bono a Borodyanka, Irpin e Bucha
Il cantante irlandese Bono, leader degli U2, ha visitato insieme al chitarrista della band The Edge le città bombardate di Borodyanka e Irpin e la fossa comune di Bucha, simbolo delle atrocità commesse dall’esercito russo durante la sua occupazione, in occasione del giorno della Vittoria contro il nazismo, precedentemente commemorato il 9 maggio.
Ad appena un mese dalla pubblicazione della sua canzone “Walk on Ukraine” dedicata alle vittime ucraine dell’invasione russa, Bono si è recato nelle zone più colpite dall’invasione, ha detto, su richiesta del presidente Volodimir Zelensky, che vedrà più tardi. A Borodyanka, dopo aver letto una poesia accanto alla statua del poeta ucraino Taras Shevchenko, ha espresso la speranza che i giovani russi cambino e caccino il presidente Putin.
17.35 Leader G7 incontrano in videoconferenza Zelensky
I leader dei Paesi del G7 si stanno incontrando in videoconferenza e al vertice partecipa anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelenskiy, per discutere degli sviluppi della guerra e nuove misure contro la Russia. Lo ha riferito un funzionario Usa. Il presidente Usa, Joe Biden, è collegato dalla sua casa nel Delaware, dove si trova per il fine settimana. Un funzionario della Casa Bianca ha detto che l’incontro era in corso. “Discuteranno degli ultimi sviluppi nella guerra della Russia contro l’Ucraina; dell’impatto globale della guerra di Putin, del sostegno all’Ucraina e al futuro del Paese, per una risposta collettiva all’insegna dell’unità del G7, compreso il ricorso a sanzioni senza precedenti per imporre gravi costi a Putin”, si legge in una nota della Casa Bianca.
16.55 Ministra britannica Truss: “Per bombe su scuola Putin risponderà di crimini di guerra”
Il ministro degli Esteri britannico Liz Truss ha detto di essere “inorridita” dal bombardamento russo di una scuola a Luhansk, in Ucraina, “che ha provocato la morte di persone innocenti che cercavano riparo dai bombardamenti russi”. Su Twitter Truss ha scritto che “prendere di mira i civili e le infrastrutture civili equivale a crimini di guerra. Garantiremo che il regime di Putin sia ritenuto responsabile”.
16.50 Ambasciatore italiano a Kiev: “Putin si è illuso che russofoni fossero russofili”
“Putin si era illuso che la maggior parte degli ucraini russofoni fosse ancora russofila. In venti anni ci sono stati tanti elementi che gli hanno portato l’Ucraina nel cuore. Ora è montato un astio nei confronti dei russi”. Così l’ambasciatore italiano a Kiev Pier Francesco Zazo a ‘Mezz’ora in più’ su Rai3. “Gli ucraini spesso l’hanno detto, e credo sia giusto, che la guerra in Donbass nel 2014 ha rappresentato un fatto traumatico – ha spiegato – Mi dicono spesso: sì la Russia avrà vinto a livello militare, ha acquisito il 7% del territorio dell’Ucraina, ma ha perso definitivamente il cuore degli ucraini. Mentre vent’anni fa nelle regioni orientali si parlava solo russo, oggi i giovani parlano anche l’ucraino. Lo stesso Zelensky, che è un russofono, ha imparato. Ci sono state leggi per la promozione della lingua ucraina molto critiche per i russi. E’ nata una chiesa ortodossa autocefala ucraina che si è staccata dal patriarcato di Mosca – ha aggiunto -, sono tanti gli elementi che hanno staccato con il passato, tuttavia i legami sono ancora forti: un quarto degli ucraini ha parenti in Russia”. Ciò dimostra “la follia di questa guerra”.
16.42 Viceministro ucraino Kuleba: “In arrivo nuove rigide sanzioni Usa contro Russia”
“Nella Giornata della Memoria e della Riconciliazione, Giornata della Vittoria in Europa, ho parlato con il Segretario di Stato Usa Antony Blinken sui passi da compiere per avvicinare il giorno della vittoria dell’Ucraina”. Lo ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmyrro Kuleba annunciando che “stanno arrivando nuove rigide sanzioni statunitensi contro la Russia. Ha discusso i modi per sbloccare le esportazioni alimentari dell’Ucraina e garantire la sicurezza alimentare globale”.