Una chat aiuta i russi alla resa, boom di chiamate

by | Apr 10, 2023 | PRIMOPIANO, World | 0 comments



In un mese 3mila richieste al programma ucraino ‘Voglio vivere’



Di fronte a una possibile controffensiva ucraina per riconquistare i territori occupati dai russi, le truppe del presidente Vladimir Putin che vogliono disertare hanno raggiunto un numero record a marzo.

A sostenerlo è l’intelligence ucraina sulla base delle ultime cifre del progetto statale “Voglio vivere”, una hotline lanciata nel settembre 2022 per permettere ai russi di arrendersi volontariamente all’esercito di Kiev.

Secondo il portavoce del programma, Vitaly Matvienko, il mese scorso sono state registrate più di 3.000 chiamate al programma, il doppio rispetto alle precedenti cifre mensili.

Inoltre, l’intelligence militare afferma che i soldati di Mosca vengono anche catturati direttamente sul campo di battaglia.

Secondo Kiev, l’aumento dei contatti per la resa potrebbe essere collegato alla controffensiva ucraina attesa prima dell’estate. “L’operazione non è ancora iniziata, ma sta già dando i suoi frutti”, ha evidenziato il ministero della Difesa di Kiev, ricordando che ai soldati arresi saranno garantite condizioni di prigionia in conformità con le Convenzioni di Ginevra.

Nei primi sei mesi di attività, fino a febbraio, quasi 10.000 russi hanno contattato la linea telefonica ucraina, secondo le autorità di Kiev. Oltre alla hotline, c’è anche un chatbot e un sito web in russo gestito dal ministero della Difesa ucraino con informazioni sul programma. Ma la finestra di opportunità per consegnarsi “si sta stringendo”, sottolinea il governo di Volodymyr Zelensky. “La scelta di un soldato russo durante la guerra è semplice: morte o cattura”. E proprio sulle perdite tra i soldati di entrambi gli schieramenti non esiste certezza numerica, in una guerra che si combatte anche con le cifre. I giornalisti dell’edizione in lingua russa della Bbc e di Mediazona hanno identificato 19.688 soldati russi morti dall’inizio dell’invasione. E solo nelle due settimane dal 24 marzo al 7 aprile sono morte tra le fila russe 1.665 persone, un record dall’inizio della guerra, che però potrebbe essere dovuto al conteggio dei morti accumulato dall’inizio dell’anno e non diffuso. In ogni caso, come sottolineato anche nei precedenti report, le vittime sarebbero molte di più perché l’indagine dei media si basa su dati disponibili a tutti.

I giornalisti hanno anche confermato la morte di nove alti ufficiali nelle ultime due settimane: dall’inizio della guerra sarebbero quindi oltre 2.000. Da Mosca, l’ultimo conteggio ufficiale del ministero della Difesa risale a settembre 2022, quando è stato riferito che 5.937 soldati russi erano morti. Gli Stati Uniti stimano che circa 100.000 persone siano state uccise o ferite da entrambe le parti, mentre secondo l’ultimo aggiornamento di Kiev, le perdite russe hanno superato le 177 mila unità dallo scorso 24 febbraio.