Il segretario dm, Letta è infuriato e chiama in causa Conte
di Ilaria Proietti | 16 NOVEMBRE 2021
Ma cosa è successo in Giunta? L’ultima puntata c’è stata una settimana fa circa quando si è svolta la camera di consiglio all’esito della procedura di contestazione del seggio. Seduta a cui hanno partecipato, come di rito, anche i due interessati ossia Cario e Porta, ma soprattutto i loro avvocati. Quello di Cario è Maurizio Paniz, già deputato forzista nel cuore di Silvio Berlusconi e diventato più di recente notissimo per essere il difensore di centinaia di ex parlamentari desiderosi di riavere senza tagli o ricalcoli i loro vitalizi. Che ha convinto tutti o quasi che bisognava confermare l’elezione di Cario sulla base di due pregiudiziali: la presunta contestazione tardiva dell’elezione da parte di Porta e soprattutto la questione del procedimento penale nel corso del quale è stata ordinata la perizia calligrafica. “Procedimento penale di cui – ha detto Paniz – Cario non è parte (non essendo indagato, ndr) e quindi non ha potuto far fare una controperizia”. Ma Paniz è andato forte soprattutto nel merito: “Il legislatore ha scelto per gli italiani all’estero il voto per corrispondenza. Cosa succede alle schede (nei passaggi tra Italia e consolato e ritorno) esula dalla disponibilità di chi viene penalizzato o beneficiato del voto. Abbiamo il dovere di ipotizzare che il voto sia stato legittimamente espresso e vada riferito agli autori delle singole schede”. O meglio : “una illegittimità va provata in maniera rigorosa, mentre qui la prova non c’è ma vengono forniti solo alcuni indizi: la prova del contrario deve invece essere piena, inequivoca e sicura”.
Insomma per Paniz non basta la prova che Cario in alcune sezioni come in quelle di Buenos Aires abbia conseguito percentuali record un filo sospette. Né che le perizie abbiano dimostrato che sempre le stesse mani abbiano vergato più di una scheda come accertato anche dal comitato costituito in seno alla Giunta per le elezioni. Ma tant’è: per Paniz è tutto spiegabilissimo: “Il risultato di Cario registra un trend in atto: un calo progressivo dei voti ai partiti tradizionali a favore delle liste e movimenti indipendenti come la sua”. E le perizie calligrafiche? “L’esame ha riguardato poche schede e poche sezioni: elementi minimali per contestarne l’elezione”. Inutile la difesa di Porta: “La legge per l’elezione degli italiani all’estero ha delle criticità e la Giunta del Senato ha un potere di controllo costituzionale che serve a garantire la rappresentanza. Non possiamo accettare moralmente di mettere la testa sotto la sabbia”. Alla fine ha parlato pure Cario, cosa più unica che rara a Palazzo. E viste le difficoltà con l’italiano, ha semplicemente sottoscritto quanto affermato da Paniz. “Ringrazio la Giunta”, ha detto, “non ho parole”. Sipario.